Napoli, non solo Kvaratskhelia: Elmas è l’uomo in più di Spalletti

Tra i segreti del Napoli c'è la profondità della rosa: Spalletti, quando manca Kvaratskhelia, può contare su un Elmas divenuto uomo in più degli azzurri

Orazio Musmeci
8 Min di lettura

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Nel calcio non ci sono solo i numeri 10, i titolari o le primedonne, ma esistono anche quei giocatori umili e utili che accettano la panchina senza fare troppe storie e si fanno trovare pronti quando il mister li chiama a scendere in campo, riuscendo in alcuni casi a fare la differenza in zona offensiva o difensiva. Su questi elementi si possono fondare le basi di un gruppo coeso e soprattutto vincente, in cui ciascuno si sacrifica per l’altro. Uno di questi gruppi è al momento il Napoli di Luciano Spalletti, autentico dominatore della prima parte di stagione della Serie A, grazie ad un gioco spumeggiante e che coinvolge praticamente tutti i componenti di una rosa lunga e ben assortita. Fra questi si sta mettendo in evidenza un profilo spesso poco considerato o sottovalutato, che si sta rendendo utilissimo alla causa e decisivo in alcune circostanze: stiamo parlando di Eljif Elmas. Il macedone si sta rivelando l’uomo in più del tecnico dei partenopei, con reti che hanno tolto le castagne dal fuoco in determinate partite di questa annata.

Eljif Elmas (Napoli)
Eljif Elmas (Napoli)

Napoli, la duttilità di Elmas: problema o risorsa?

Tra le qualità principali del classe 1999 c’è senza dubbio la sua estrema duttilità, che gli permette di poter giocare in diverse posizioni: nasce come mezz’ala offensiva, suo ruolo naturale, ma può essere schierato anche come esterno di centrocampo, trequartista o ala mancina d’attacco. Una preziosa risorsa, si potrebbe pensare con una prima superficiale analisi, ma al tempo stesso una condizione che potrebbe creargli qualche problema, in quanto cambiare spesso la zona di campo di competenza non gli ha ancora fatto trovare la sua dimensione e la giusta continuità per la propria definitiva consacrazione. Bisogna anche considerare che il jolly macedone è giovane ed ha ancora diversi margini di miglioramento ma è anche vero che Elmas ha dimostrato di avere una forte personalità, che gli ha permesso di distinguersi e farsi apprezzare dalla piazza partenopea fin da quando è arrivato nell’estate del 2019 e di compiere graduali ma costanti miglioramenti nelle ultime stagioni, anche in quella in corso.

Leggi anche: Napoli, Elmas incanta: Spalletti si gode il suo jolly

Napoli, Elmas sempre più decisivo: 7 punti regalati agli azzurri

L’annata 2022/23 del diamante di Skopje inizia con le prime 5 giornate di campionato, nelle quali subentra dalla panchina in 4 occasioni, sempre tra il 60′ e il 70′. L’unica volta in cui parte titolare, ovvero nella sfida del 31 agosto col Lecce, fa la differenza e realizza il suo primo gol stagionale, purtroppo non sufficiente per la vittoria dei suoi ma comunque importante per consegnare un punto agli azzurri. Entra a partita in corso anche nel trionfale esordio in Champions League col Liverpool ma torna a giocare dal 1′ nel successivo impegno di campionato con lo Spezia, match nel quale però non incide, viene ammonito e sostituito al 75′. Nel secondo impegno europeo gli tocca ancora un posto iniziale dalla panchina, mentre nelle sfide contro Milan e Torino mister Spalletti gli concede solo una manciata di minuti nel finale. Nella goleada europea in casa dell’Ajax, per la terza volta di fila si scalda ed entra in campo nel secondo tempo, mentre nella trasferta di Cremona non viene nemmeno impiegato.

Questo è il momento più difficile della sua prima parte di stagione, visto lo scarso minutaggio che condiziona anche il suo rendimento. Tale situazione avrebbe potuto scoraggiarlo o creare in lui dei malumori, ma Elmas si sente comunque coinvolto nel progetto azzurro e si impegna sempre al massimo in allenamento, cercando di mettere in difficoltà il suo mister e di dare il suo contributo quando chiamato in causa. Da qui in avanti il jolly macedone comincia ad avere più spazio e a mostrare di che pasta è fatto. Dopo essere di nuovo subentrato nella seconda sfida europea agli olandesi, disputa una ventina di minuti col Bologna e una mezz’ora abbondante sia con la Roma che col Sassuolo, con in mezzo la prima titolarità in Champions nel ruolo di mezz’ala con i Rangers, fornendo delle ottime prove.

Queste sono il preludio al suo super finale di 2022: chiuso il girone continentale senza acuti personali, il classe 1999 si prende la scena nella trasferta di Bergamo, nella quale realizza il gol decisivo del 2-1 a favore dei partenopei, e nell’ultima sfida prima della sosta con l‘Udinese, in cui fornisce un assist e segna la rete del momentaneo 3-0, rivelatasi fondamentale vista la rimonta solo accennata dai friulani. A conti fatti, il buon Eljif consegna due successi importantissimi al suo Napoli, regalando così ben 7 punti a Spalletti coi suoi 3 gol stagionali.

Eljif Elmas, Atalanta-Napoli @Image Sport
Eljif Elmas, Atalanta-Napoli @Image Sport

Napoli, Kvaratskhelia out: El+mas è l’uomo in più di Spalletti

Le ultime uscite di quest’anno della squadra partenopea, pur essendo vincenti, sono state in parte condizionate dall’assenza del vero gioiello degli azzurri che ha brillato in questo primo scorcio di stagione: il riferimento è ovviamente a Kvicha Kvaratskhelia. Il georgiano ha stupito e conquistato tutti con prestazioni strepitose condite da gol, assist e giocate di classe che hanno incantato non soltanto i tifosi del Napoli ma tutti gli addetti ai lavori e gli appassionati di calcio. La sua assenza per una fastidiosa lombalgia ha dunque fatto preoccupare i supporters della capolista, ma la rosa a disposizione di Spalletti è profonda e ben coperta in praticamente tutti i reparti ed ecco che a rimpiazzarlo ci ha pensato più che egregiamente proprio Elmas.

Il macedone non ha fatto per nulla rimpiangere l’assenza di Kvara, anzi ne ha fatto le veci anche sotto porta andando a segno due volte e regalando un passaggio decisivo a un compagno. Il giovane ma talentuoso Eljif si è dimostrato una volta ancora una freccia preziosa nell’arco dell’arciere Luciano, che quando si gira verso la panchina vede qualità e abnegazione: da Raspadori a Simeone, da Olivera a Nndombele fino a Politano. Tornando al protagonista dell’articolo, questo si è dimostrato una risorsa utile e preziosa, un uomo in più che potremmo ribattezzare “El más” (letteralmente “Il più“) per usare un gioco di parole tra il suo cognome e lo spagnolo. Il gioiellino di Skopje non ha intenzione di fermarsi qui, e anche se nel 2023 ci sarà il ritorno di Kvaratskhelia intende giocarsi le sue carte e avere spazio all’interno di questo Napoli, anche in altri ruoli. Una cosa è sicura: Spalletti può contare sul suo uomo in più.

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