Dopo la partita contro il Milan in campionato e lo sconforto generato dalla sconfitta rimediata in casa per 0-4, in orbita Napoli continua a tenere banco la questione stadio. Negli ultimi giorni si sono sentite tante voci dai diretti interessati per spiegare quanto accaduto fuori dal Maradona e sugli spalti durante il match contro i rossoneri. Gli ultras partenopei hanno messo in atto una protesta contro la società in merito all’impossibilità di entrare nell’impianto di Fuorigrotta con il materiale nonostante le richieste inviate al club.
Per gli scontri avvenuti in Curva B allo stadio Maradona durante la partita contro il Milan, tra gli stessi tifosi del Napoli con vedute diverse in merito alla protesta contro la società, nella giornata di ieri, 4 aprile, erano già arrivati diversi DASPO e sanzioni per le persone coinvolte. Le stangate però non sarebbero finite qui, infatti secondo quanto riportato da CalcioNapoli24, la questura del capoluogo campano avrebbe fatto partire altri 4 DASPO nei confronti di tifosi beccati a infrangere le regole durante il match di Champions League contro l’Eintracht Francoforte.
Napoli, tensione tra De Laurentiis e i tifosi
Non accennano a placarsi le polemiche per la situazione venutasi a creare tra i tifosi del Napoli e il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, reo secondo gli ultras di non aver più permesso agli stessi di entrare allo stadio Maradona con il materiale necessario alle curve per sostenere la squadra in campo. Dopo le parole del leader della Curva B ascoltate nel post Milan, ad intervenire sulla questione è stato uno dei rappresentanti della Curva A.
Uno dei portavoce della Curva A, intervenuto a Radio Marte, ha gettato acqua sul fuoco ammettendo che visto il percorso della squadra e il lavoro di De Laurentiis, sarebbe giusto fare un passo indietro e cercare un accordo comune tra le parti.