Lo Scudetto 2018/2019 si chiuse matematicamente già il 20 aprile, quando il successo interno della Juventus per 2-1 sulla Fiorentina permise ai bianconeri di festeggiare con cinque giornate di anticipo il 35º titolo assoluto nonché 8º consecutivo nel vittorioso ciclo degli anni 2010.
Con Massimo Allegri recordman con 5 scudetti di fila e Carlo Ancelotti che durò solo un anno sulla panchina del Napoli, fu la stagione dell’addio di capitan Marek Hamsik, detentore del record di presenze e reti del club partenopeo.
Un distacco abissale quello della Juventus sul Napoli che, invece quest’anno, grazie all’istrionico e geniale Luciano Spalletti, ha grande voglia di riscatto e di vendicarsi di quegli anni di smacchi e cocenti delusioni subite a ripetizione, scrollandosi finalmente di dosso il marchio di eterna seconda, per la gioia dei tifosi partenopei.

Il ricorso di Codacons e Associazione Club Napoli Maradona contro la Juventus
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, comunemente conosciuto come Codacons, e l’Associazione Club Napoli Maradona hanno fatto ricorso al TAR del Lazio e al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI nei confronti dello Scudetto della stagione 2018/2019, vinto dalla Juventus con il Napoli di mister Ancelotti secondo in classifica.
L’istanza presentata al TAR è un intervento ad opponendum, ovvero la possibilità prevista nel diritto pubblico di rivendicare diritti spettanti entro un termine stabilito. Il ricorso rivendica infatti quello di revocare lo Scudetto 2018/2019 alla Juventus e di conseguenza assegnarlo al Napoli. Lo rivela l’ANSA spiegando che entrambe le istanze sono state formalizzate dagli avvocati Enrico Lubrano, Angelo Pisani, Oreste Pallotta e Carlo Claps.

Controffensiva da Napoli contro il ricorso al CONI presentato dalla Juventus
L’istanza presentata al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, invece, chiede di rigettare il ricorso presentato dai legali della Vecchia Signora sui 15 punti di penalizzazione e che vengano confermati proprio perché negli anni tra il 2018 e il 2021 la Juventus, secondo gli accusatori, avrebbe alterato la regolarità dei tornei, principalmente a discapito del Napoli.
I legali hanno anche chiesto una copia del ricorso presentato dai bianconeri per predisporre una memoria difensiva da depositare entro il prossimo venerdì 7 aprile 2023, in vista dell’udienza del 19 aprile 2023, al fine di potere garantire il contraddittorio, quale espressione del giusto processo. I legali, per ultimo, hanno avanzato la richiesta di poter essere ammessi a partecipare alla discussione nell’udienza fissata appunto il prossimo 19 aprile.