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Nelle storia del calcio ci sono stati decine di fuoriclasse, di campioni assoluti, in grado di far innamorare e sognare milioni di tifosi, e Napoli ne sa qualcosa. Ma non solo. Nel mondo del pallone sono altrettanti, se non un maggior numero, i giocatori che potevano ambire a tali riconoscimenti o comunque, fare delle carriere di altissimo livello. Poteva essere l’esempio di Henrique Adriano Buss. Difensore brasiliano di belle speranze, ha giocato anche dal Napoli, senza lasciare il segno, ma dove ha vinto una Coppa Italia. E’ passato anche dal Barcellona e nella Nazionale verdeoro. Andiamo a scoprire più nel dettaglio la sua storia, la sua carriera, soprattutto quella con la maglia dell’SSC Napoli.
Napoli, gli inizi di Henrique: dal Coritiba al Camp Nou

Henrique Adriano Buss nasce a Marechal Cândido Rondon, una piccola città vicino al confine con il Paraguay, il 14 ottobre 1986. Gli inizi della sua carriera calcistica fanno parlare un gran bene di lui. Dal 1998 al 2006 fa parte delle giovanili del Coritiba FC. All’età di 20 anni entra nel giro della prima squadra ed è subito titolare e vince il campionato di Serie B brasiliana. Dopo 58 presenze e 6 reti con la maglia del Coritiba, Henrique passa al Palmeiras. Con i Verdão gioca solo 5 partite nel Campionato Paulista, segnando un gol. Queste prestazioni valgono, all’ex difensore del Napoli, la sua prima convocazione con il Brasile, nel match amichevole perso contro il Venezuela per 2-0, dove gioca al centro della difesa verdeoro. Il 22 luglio 2008 il Barcellona, allenato all’epoca da Pep Guardiola, sborsa per lui una cifra intorno agli 8 milioni di euro più bonus, e offrendogli un contratto quinquennale. Henrique Adriano Buss, però, non giocherà mai al Camp Nou.
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La storia di Henrique: gli anni di prestiti e l’arrivo a Napoli
Henrique Adriano Buss è arrivato nel club più ambito del momento. Probabilmente non era ancora pronto a fare un salto così grande, e la sua carriera ne ha risentito. La maglia bluagrana, nonostante un contratto di cinque anni, non la indosserà mai. Il giorno dopo il suo arrivo in terra iberica, il difensore brasiliano viene mandato in prestito al Bayern Leverkusen. Nei suoi primi mesi in Bundesliga, Henrique sforna ottime prestazioni, sia come centrale sia come laterale destro, prendendosi subito il posto da titolare. Con il Leverkusen, in un anno, realizza 31 presenze tra campionato e coppa, arrivando in finale in DFB-Pokal. L’ex Napoli fa ritorno in Spagna e stavolta il prestito è in Liga, al Racing Santader. Nelle due stagione con i Los Racinguistas gioca prevalentemente da difensore centrale, e segna 4 gol in 63 presenze.
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Dopo l’esperienza europea torna a giocare in patria. Nel 2011 il Palmeiras lo acquista a titolo temporaneo dal Barcellona. Al suo ritorno in Brasile, Henrique ritrova la serenità e la voglia di giocare. Nel 2012 rescinde il suo contratto con i Bluagrana e firma con il Palmeiras fino al 2017. In quello stesso anno, con i Verdão retrocede in Serie B, ma vince la coppa nazionale: battendo in finale proprio il Coritiba, il club che lo ha cresciuto. Dopo un altro anno con la maglia del Palmeiras, il 30 gennaio 2014 approda al Napoli. La società partenopea ha bisogno di allungare la rosa a disposizione di Rafael Benitez, e sborsa per il difensore brasiliano circa 4 milioni di euro.
Napoli, la storia di Henrique: la sua carriera con i partenopei
Henrique Adriano Buss debutta con il Napoli il 12 febbraio 2014, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Roma al San Paolo. Gioca solo cinque minuti, sufficienti per aiutare la squadra a mantenere il vantaggio e approdare così in finale. Pochi giorno dopo esordisce in Serie A nella sfida contro il Sassuolo. Realizza il suo primo gol con la maglia del Napoli il 26 marzo contro il Catania. I suoi primi sei mesi in Campania sono più che positivi. La ciliegina sulla torta è la vittoria della Coppa Italia 2013/2014, dove Henrique gioca 90 minuti nella finale contro la Fiorentina. Le ottime prestazione con il Napoli gli valgono la convocazione alla Coppa del Mondo, che si disputa in Brasile. Gioca solo cinque minuti del quarto di finale contro la Colombia, subentrando dopo l’infortunio di Neymar, che sarà fatale per le sorti dei Verdeoro in quella competizione.

Nel suo secondo anno al Napoli non riesce a ripetere le buone prestazioni della stagione precedente. E’ un comprimario nella gestione Benitez e realizza solo 21 presenze tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, spesso entrando dalla panchina. Henrique, comunque, si fa trovare spesso pronto ogni volta che viene chiamato in causa, giocando sia come centrale sia come terzino destro. Realizza il suo primo gol internazionale al match d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Trabzonspor. L’anno successivo approda a Napoli Maurizio Sarri. Con l’arrivo dell’allenatore toscano, Henrique Adriano Buss esce completamente dal progetto Napoli, non collezionando presenze nella stagione 14/15. La sua storia a con la maglia azzurra finisce così, nel dimenticatoio. I tifosi partenopei lo ricorderanno per la sua prestazione nella finale di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina, ma poco di più. Dopo l’esperienza italiana, Henrique tornerà a giocare in patria, al Fluminense. Ora, l’ex Napoli è tornato dove tutto è iniziato, al Coritiba. Una carriera che, forse, non ha rispettato le aspettative. Una carriera da meteora, passata anche da Napoli, di un talento che non è riuscito a sbocciare.