Il campionato italiano gode di alcune delle storie più belle del calcio, ma alcune purtroppo non finiscono bene. C’è un allenatore che sta rivoluzionando il gioco in questa stagione e sta facendo innamorare tanti appassionati in giro per l’Europa. Si parla di Luciano Spalletti, sulla panchina del Napoli dal 21 maggio 2021. Durante questo fine settimana farà i conti con il suo passato, con tutto quello che poteva essere e non è stato, ritornerà a Roma. Quello tra il tecnico di Certaldo e i giallorossi è un amore che si è infranto bruscamente e nessuno dei due guarda più di buon occhio l’altro.
L’ultima stagione in panchina nella capitale lo vide protagonista per i risultati raggiunti, ma non solo. La causa scatenante del suo esonero venne considerata la pressione sulla società per il ritiro di Francesco Totti. Per questo i tifosi si schierarono tutti a favore del capitano, per non rinunciare al giocate del numero 10. Quando varca di nuovo le soglie dell’Olimpico non è mai un momento casuale, come non lo sarà domenica 23 ottobre alle 20:45. Il Napoli per continuare a sognare, la Roma per continuare la lotta alla zona Champions.
Come Roma si è innamorata di Spalletti
Alcune panchine in Italia sono più pesanti di altre e bisogna avere gli attributi per potercisi sedere. Luciano Spalletti arriva a Roma nell’estate del 2005, dopo aver portato l’Udinese ad una storica qualificazione in Champions. I presupposti sembrano giusti, i risultati anche. Dall’era di Fabio Capello nessuno era mai riuscito a raggiungere le undici vittorie consecutive, lui lo fa con la ciliegina sulla torta. L’ultima partita per stabilire il record, è proprio il derby della Capitale. La Lazio si arrende ai giallorossi per 0-2 e accorcia la classifica. La fine di quel campionato è sconvolta dallo scandalo di calciopoli e dopo le varie penalità la squadra del tecnico di Certaldo verrà promossa dalla quinta alla seconda posizione.
Durante quella stagione succede però qualcosa di impattante per la Roma, si infortuna gravemente Francesco Totti. È qui che Luciano Spalletti si avvicina molto di più a lui e ai tifosi. Lo va a trovare ogni sera in ospedale, gli mette davanti i progetti della squadra che sarebbe potuta diventare e lo sostiene durante il recupero. Il campionato 2006-2007 lo vede ancor più protagonista, battagliando con l’Inter per la vittoria dello scudetto. Cambia la posizione del capitano dopo il rientro dall’infortunio e lo rende una punta vera e propria. A fine stagione il numero 10 metterà a referto 26 reti, vincendo la Scarpa D’oro. Un’intuizione che pochi altri avrebbero potuto avere. Prima di andare in vacanza alza anche il suo primo titolo sulla panchina giallorossa, vincendo la Coppa Italia proprio contro i nerazzurri, rifilandogli sette gol tra andata e ritorno.
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Quello che poteva essere e non è stato a Roma
La stagione 2007-2008 fu probabilmente la migliore della sua prima esperienza, con la vittoria dello scudetto sfumata all’ultima giornata e la vittoria della seconda Coppa Italia consecutiva. Dopo essersi qualificato quinto per il 2008-2009, viene esonerato dopo la terza giornata del campionato seguente. Rossella Sensi, ai tempi presidente della Roma, prese questa decisione drastica che lo lasciò completamente spiazzato. Il suo rapporto con i giallorossi sembrava seriamente intaccato, ma succede che dopo qualche anno la squadra della capitale è di nuovo in emergenza. Il nuovo proprietario, James Pallotta, ha bisogno di una figura conosciuta e di un gioco pragmatico per risalire la classifica e la scelta ricade proprio su di lui.
Arriva il 16 gennaio 2016, tirato a lucido dopo la sua esperienza allo Zenit. Ha qualche sassolino nella scarpa che si toglierà strada facendo, ma porta il gioco della Roma a un altro livello. Il giocatore più valorizzato dalle sue tattiche è sicuramente Radja Nainggolan, che da mezz’ala di inserimento diventa uno dei giocatori più forti del campionato. Alla fine del girone di ritorno la classifica parla chiaro, i capitolini arrivano terzi, conquistando il Play-off per la Champions League. Luciano Spalletti rimane anche per la stagione seguente e la squadra è forse una delle migliori che abbia mai avuto, ma nulla può contro una Juventus di un altro pianeta. Anche durante questo campionato arriva secondo, stabilendo il record di punti del club, ben 87 contro il 85 del 2000-2001. Ci si rammarica per quello che poteva essere e non è stato e per quello che succede alla fine della stagione.
L’amore infranto
C’è una situazione che romperà definitivamente il rapporto con i tifosi giallorossi, che si protrarrà fino alla fine della stagione 2016-2017. Francesco Totti ha ormai 40 anni, ma continua a far innamorare i propri sostenitori con le sue giocate in campo. La società però pensa che sia il caso di chiudere e non propone il rinnovo durante il campionato al capitano. A far pesare ancor di più il clima c’è un continuo diverbio tra il numero 10 e Luciano Spalletti, che alle telecamere non sembrano più essere amici come prima. Il 28 maggio del 2017 il Bimbo de Oro conclude la sua esperienza con la Roma, dopo ventotto stagioni. A impressionare, oltre le lacrime dell’intero stadio, sono i fischi rivolti verso il tecnico di Certaldo ogni qual volta venga inquadrato dalle telecamere. È qui che si infrange l’amore tra le due parti, sempre così vicine, ma mai così lontane.

La conclusione di un rapporto in questo modo lascia degli strascichi che a lungo andare emergono sempre di più. Prima da una parte, con la pubblicazione di Francesco Totti della serie “Speravo de morì prima”, pubblicata da Sky, in cui si delinea un certo tipo di figura. Poi dall’altra, con Luciano Spalletti che esce allo scoperto nel programma “Linea Diletta” di DAZN e dice il suo pensiero: “Sono dispiaciuto, perché io mi innamoro dei miei giocatori e lui per me è stato fondamentale. Quando c’era qualcuno che in Champions non se la sentiva c’era lui fargli tirar fuori gli attributi. Con lui ho avuto un rapporto bellissimo”. Con queste dichiarazioni il tecnico del Napoli sicuramente ha voluto chiarire la sua pozione nei confronti della Roma, anche cercando di appianare gli attriti con i tifosi giallorossi.
Un nuovo amore a Napoli e il ritorno a Roma
Le panchine in pesanti in Italia sono molte, alcune di queste più di altre. Dopo aver fatto le sue esperienze a Roma e una parentesi di due anni all’Inter, Luciano Spalletti sostituisce Carlo Ancelotti nella zona tecnica. Il Napoli è una delle delle squadre più calde del campionato, la sua tifoseria è senza dubbio fuori dal comune, ma basta poco per ritorcersi tutto contro. L’allenatore di Certaldo arriva in Campania il 29 maggio 2021, dopo il quinto posto della stagione precedente. Il primo campionato lo rende un idolo per i tifosi, solamente un lieve calo all’inizio del girone di ritorno lo costringe a rinunciare alla corsa scudetto. Al termine delle partite si qualificherà terzo, conquistando di diritto la qualificazione in Champions League.

È all’inizio di questa stagione che però il tecnico ha iniziato a conquistare definitivamente i tifosi azzurri. Il Napoli è attualmente in testa al campionato, dopo dieci partite. In Champions League sta facendo innamorare tutti, è attualmente la squadra più in forma d’Europa. Con le nuove scoperte come Khvicha Kvaratskhelia e Kim Min Jae sta dominando il campionato e adesso incontrerà il suo passato. Ritornerà a Roma e incontrerà di nuovo i giallorossi con questi colori. Anche la squadra di José Mourinho sta tenendo un buon ritmo, trovandosi in quarta posizione, ma non dimostra la stessa brillantezza dei partenopei. Dunque, domenica sera alle 20:45 allo Stadio Olimpico, andrà in onda il big match di giornata. Chi per continuare a far innamorare, chi per continuare a rimanere in lotta.