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Ad inizio stagione quando si pensa alle 82 gare che si hanno davanti da giocare si ha come la sensazione che si possa sbagliare partire male per poi essere più in forma più in là nell’anno. Non è così. La lega di basket più famosa ed importante al mondo corre veloce e non c’è margine di errore. La NBA che ha ricevuto la notizia che gli Stati Uniti non sono più primi nel ranking FIBA, nella notte italiana hanno messo in scena tutto il proprio repertorio con lo spettacolo di 5 partite. Ci soffermiamo su quella della State Farm Arena tra gli Atlanta Hawks e i Toronto Raptors. Sfida equilibrata, in cui bisogna giocare anche un over time per trovare il vincitore, che alla fine sono i padroni di casa. Decide l’alley oop Trae Young per AJ Griffin sulla sirena. Con la vittoria gli uomini di Nate McMillan volano al terzo posto ad est con 10W e 6L. I canadesi nonostante la sconfitta restano in lotta per un posto in off season con un record di 9W e 8L.

Atlanta Hawks-Toronto Raptors 124-122 dopo l’over time: la partita
Mani fredde ad inizio gara: Young si limita a gestire la transizione degli Hawks per poi mandare a segnare i compagni, in casa Toronto è Hernangomez ha prendersi la scena segnando i primi 6 punti della contesa. Ad 8′ e 30” dal termine del primo quarto l’11 di Atlanta inventa un alley oop per Capela che schiaccia in testa alla difesa canadese, è il preludio a ciò che assisteremo più in là nella partita. Si attacca tanto e si difende meno, piovono triple nei canestri delle due compagini e si va al primo riposo sul 29-31 in favore degli ospiti. I Raptors ad inizio secondo periodo con un appoggio al tabellone di VanVleet vanno sul +9, gli uomini di McMillan restano in scia sapendo che prima o poi si accenderà il loro leader, fino a quel momento un po’ spento. Nel corso dell’ultima azione del primo tempo c’è spazio per un highlight da urlo per Collins: Barnes deve correre in penetrazione, alza la parabola sulla sirena del quarto, il difensore salta altissimo e inchioda contro il vetro. Il primo tempo si chiude 55-60 in favore degli ospiti.
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Ripresa che parte con un Young più in partita: segna 4 punti nel 1° minuto. Barnes risponde colpo su colpo al fuoriclasse in maglia bianca e tiene in vantaggio i suoi Toronto Raptors. Dopo 4′ del terzo periodo c’è la prima giocata da vero Young: Collins prende il rimbalzo e lo lancia in transizione, la difesa si accoppia subito sul numero 11 che a due metri abbondanti dall’arco si ferma e mette segna 3. Il poco pubblico presente si accende, ma dura poco perché Toronto è in partita e continua, soprattutto in area a spiegare basket, grazie alla forza del già citato Barnes e di Anunoby. Nel quarto periodo, sul 95-104 gli ospiti trovano nuovamente il +9. Lì parte la rimonta di Atlanta, che si conclude sul 111 pari. Si deciderà tutto in un over time per cuori forti.
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Le due squadre sono stanche, si segna poco e a deciderla sono gli errori difensivi. Toronto a 30” dalla fine opta per cambiare su tutti i blocchi: pick & roll Young–Hunter, sul playmaker degli Hawks ci finisce Koloko, il quale tiene per due scivolamenti, ma successivamente lascia volare al ferro l’all star per il +3. La sagra dell’orrore difensivo non termina. A 3.8” allo scadere, liberi per Anunoby che ne segna 2 su 2 e sigla la parità a quota 122. Atlanta non ha time out e deve segnare per vincere: rimessa di Hunter per Murray, da questi a Young, che come il miglior Alberto Tomba slalomeggia da tre difensori in maglia nera e alza l’alley oop per il tutto solo Griffin. Il numero 14 segna i 2 punti più facili della sua vita e sulla sirena dell’over time vince la partita. Solo una delle 82 di regular season, ma c’è tanto da recriminare per i Raptors che sono stati in vantaggio per buona parte del match per poi soccombere con due erroracci difensivi. Top scorer della partita è Trae Young con 33 punti a cui aggiunge anche 12 assist.