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Si accende la corsa per un posto nella prossima offseason in questa entusiasmante regular season della NBA e nella Eastern Conference, nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 gennaio, è andato in scena lo scontro diretto tra Chicago Bulls e Atlanta Hawks. Match che si è concluso sul punteggio finale di 111-100, con i padroni di casa che dopo la trasferta di Parigi sono tornati a giocare davanti al proprio pubblico e hanno trovato la terza vittoria consecutiva. Un successo maturato nel quarto quarto, al termine di una partita combattuta e divertente nel segno di DeMar DeRozan: l’ex giocatore dei San Antonio Spurs ha festeggiato nel modo migliore la presenza numero 1000 in carriera in NBA con una vittoria e una prestazione da 26 punti (tirando 11/21), 6 assist e 3 palle rubate.
Chicago si conferma così in decima posizione nella Eastern Conference con un record di 22-24 e la possibilità di agganciare proprio gli Hawks che hanno due partite in più e un record di 24-24. Trainati dall’entusiasmo, i Bulls si preparano ad affrontare gli Indiana Pacers in quello che rappresenta a tutti gli effetti uno scontro diretto per i play-in con i Pacers noni a est ma in serie negativa con 7 sconfitte consecutive.
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Bulls-Hawks: l’ultimo quarto è decisivo per spezzare l’equilibrio
Il primo quarto comincia con le marce basse da una parte e dall’altra, con la tensione che è palpabile vista la posta in gioco. I Chicago Bulls provano fin da subito e prendere possesso della partita, ma gli Atlanta Hawks non si lasciano intimorire e trovano anche il +4 (11-15), prima di essere rimontate e poi riprendere a comandare. Ospiti che chiudono in vantaggio sul 17-21 il primo quarto, con le squadre che continuano a inseguirsi nel punteggio anche nel secondo periodo. A spezzare l’equilibrio, a 3:43 dalla conclusione del primo tempo, serve un parziale dei Bulls che indirizza il match a proprio favore: avanti 40-38, Chicago pesca da DeRozan 4 punti e un assist per armare la mano di Nikola Vucevic che spara da tre e porta i padroni di casa sul 47-41.
Ci pensa poi Zach LaVine a chiudere i conti, segnando 4 punti di fila e consentendo ai Bulls di andare all’intervallo lungo con 9 punti di vantaggio (57-48). Gli ospiti, però, non ci pensano neanche ad alzare bandiera bianca e, scivolati sul 61-51, piazzano un parziale di 5-0 con cui fanno il primo passo in quella che sarà una vera e propria rimonta. Dopo essere tornati anche sul -8, infatti, gli Hawks si affidano alle giocate di Trae Young che segna 8 punti consecutivi portando Atlanta sul 75-74 e poi serve l’assist al bacio per Jalen Johnson che firma il vantaggio per la franchigia della Georgia a 70 secondi dalla conclusione del terzo periodo.
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La reazione dei Bulls non attende ad arrivare e così ci vuole un floater, il marchio di fabbrica di Young, per fissare il punteggio sul 78-78 e regalare un ultimo quarto tutto da vivere. Dodici minuti che, però, si rivelano fatali per gli Atlanta Hawks che crollano letteralmente sotto i colpi dei padroni di casa, abili a piazzare un parziale di 11-3 in poco più di 2 minuti di gioco. Gli Hawks provano a rimanere aggrappati all’incontro, ma costantemente DeMar DeRozan li allontana mettendo due possessi di distanza tra le due squadre. Il canestro fallito da Young sul 110-100 è l’ultimo tentativo di riaprire un match scivolato di mano dopo un ottimo terzo quarto, con LaVine che segna il tiro libero del definitivo 111-100.
I Chicago Bulls infliggono così agli ospiti il secondo ko consecutivo – dopo cinque vittorie di fila – che impedisce di agganciare i New York Knicks e, al contrario, li costringe a subire il sorpasso da parte dei Miami Heat. Gli Hawks scivolano in ottava posizione (record di 24-24) e si trovano ora a dover affrontare una partita complicatissima contro gli Oklahoma City Thunder – una delle squadre più in forma dell’intera NBA – per non sprofondare ancora di più nella Eastern Conference. Non bastano quindi i 41 punti confezionati dalla coppia di All-Star, con Young che ne realizza 21 (con 7/16 dal campo ma 0/5 dall’arco) e 13 assist, pur con 6 palle perse, e con Dejounte Murray che ha bisogno di 19 conclusioni per segnare 20 punti e che aggiunge 7 rimbalzi e 4 assist.

Tutto il quintetto titolare chiude in doppia cifra, con Clint Capela che torna in quintetto e aggiunge una doppia doppia da 16 punti e 12 rimbalzi (oltre a 2 stoppate), mentre sono 11 sia per John Collins che per Bojan Bogdanovic: spuntati con un rivedibile 9/23 dal campo. Gli Atlanta Hawks tirano con meno del 50% dal campo e pagano le 18 palle perse, il doppio di quelle degli avversari che comunque non registrano percentuali migliori al tiro.
Oltre a DeRozan, c’è un Zach LaVine da 20 punti (7/17 dal campo), 6 rimbalzi, 2 assist e 2 palle rubate, mentre Nikola Vucevic chiude in doppia doppia con 14 punti (ma 14 tiri) e 17 rimbalzi (più di un terzo di tutti quelli dei Bulls). Per i Chicago Bulls arriva anche un’altra prova convincente da parte di Patrick Williams con una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi; in uscita dalla panchina Alex Caruso è come sempre prezioso e dimostra il suo solito entusiasmo e agonismo, realizzando 12 punti e rubando 3 palle in 28 minuti sul parquet.
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Chicago Bulls-Atlanta Hawks – Boxscore: DeRozan 26, LaVine 20, Vucevic 24, Williams 18 per i Bulls; Young 21, Murray 20, Capela 16, Collins 11 per gli Hawks.