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Il calendario NBA di questa notte italiana proponeva una sfida da cerchiare con la matita rossa: i Dallas Mavericks di Luka Doncic hanno infatti ospitato i Golden State Warriors di Steph Curry. L’American Airlines Center di Dallas è stato il teatro della riedizione delle scorse finals della Western Conference. Tutti gli occhi erano puntati sulla sfida tra Doncic e Curry. Lo sloveno si appresta a lottare fino alla fine per il premio di MVP, mentre per Steph Curry ormai abbiamo finito le parole per descriverlo. I Dallas Mavericks si sono aggiudicati il successo per 116-113 e le due superstar hanno dato vita a un vero scontro tra titani. Spinta dal pubblico, Dallas ha iniziato subito con le marce altissime e ha infilato un parziale iniziale di 29-14, con Doncic ovviamente trascinatore. Gli approcci alle partite di Golden State sono ora un problema per la franchigia di coach Steve Kerr. Tuttavia, sulle ali di Curry e Jordan Poole i Warriors non hanno perso contatto.
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Dallas Mavericks-Golden State Warriors, Doncic ne mette 41: Curry “solo” 32
I Dallas Mavericks hanno retto l’urto del ritorno in partita dei Golden State Warriors grazie al solito Luka Doncic che ha concluso la partita con 42 punti. Lo sloveno ha collezionato anche 12 assist e 12 rimbalzi, simbolo del dominio dell’ex Real Madrid sulla partita. Nel finale i Golden State Warriors hanno messo anche la testa avanti, ma Dallas non ha tremato e Doncic, coadiuvato da Tim Hardway Jr., ha regalato alla franchigia texana una vittoria molto importante. L’espulsione di Spencer Dinwiddie per flagrant 2 su Poole non ha influenzato i Mavs. Lo sloveno ha anche sconfitto Curry nella sfida personale: la superstar di Golden State ha totalizzato 32 punti, ma è stato stoppato da Maxi Kleber sul tiro decisivo. Klay Thompson ha sbagliato poi la tripla del pareggio ed è calato il sipario. Attualmente sia Dallas che Golden State hanno il 50% di vittorie e sono in zona play-in. La stagione è lunga, ma per entrambe sarà importante cercare e trovare costanza. Con fenomeni come Doncic e Curry dovrebbe essere scontato riuscirci, ma la pallacanestro riserva spesso sorprese.