Un ottovolante di emozioni quello che si è consumato nella notte di Chicago per il Draft 2022, in cui l’italiano Paolo Banchero diventa la prima scelta assoluta approdando così agli Orlando Magic. L’ex talento di Duke era stato dato come promesso sposo degli Houston Rockets, con Jabari Smith Jr. come prima scelta a Orlando.
Tuttavia, quando mancava meno di mezz’ora alla prima chiamata ufficiale, sono circolati altri rumors che indirizzavano nuovamente l’azzurro verso la Florida. Così, alla chiamata di Adam Silver, che annunciava Paolo Banchero come prima scelta per i Magic, l’italiano è scoppiato in un pianto di gioia: “Non è nemmeno un sogno è qualcosa di più grande. Speravo di poter arrivare alla NBA, mai mi sarei immaginato di diventare la prima scelta assoluta. Per questo mi sono emozionato così tanto, non ho mai pianto in vita mia fino a questa sera. Questo è uno dei momento più belli della mia vita, darò tutto me stesso per i Magic“.
NBA Draft, Banchero come Shaq
L’approdo di Paolo Banchero a Orlando è stato fortemente voluto dallo storico GM dei Magic, nonché Hall of Famer dal 2022, John Gabriel, il quale, nonostante sia affetto dal morbo di Parkinson, ha deciso di comunicare telefonicamente la prima scelta della franchigia.
Lo storico presidente degli Orlando Magic aveva già visto arrivare due prime scelte in Florida negli anni ’90: Shaquille O’Neal nel 1992 e Penny Hardaway nel 1993 dopo una trade con i Golden State Warriors con Chris Webber. Banchero è apparso molto motivato per l’imminente avventura in NBA con i Magic: “Questo è uno dei momenti più belli della mia vita, darò tutto me stesso per i Magic. Sono molto contento di essere qui, in una squadra ricca di giovani talenti e daremo tutto per riportare Orlando ai Play Off e alla vittoria del titolo“.
NBA Draft, Banchero: “We do speak italiano”
A meno di due ore dalla chiamata ufficiale come prima scelta del Draft 2022, Paolo Banchero ha rilasciato un’intervista a Simone Sandri, scrittore e analista NBA di Gazzetta.it, dichiarando la volontà di vestire la maglia della nazionale: “Giocherò in Nazionale, non quest’estate ma la prossima. Una promessa? Certo, state tranquilli. Non voglio essere paragonato a Bargnani, non sarebbe giusto nei suoi confronti, lui è nato e cresciuto in Italia, io a Seattle“, l’ex Duke ha poi continuato “Voglio ringraziare i tifosi italiani, ho sentito il loro amore e supporto per tutta la stagione“.
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