Sembrava un periodo tranquillo: la lega viaggiava verso la deadline, l’All Star Game si avvicinava e si iniziavano ad intravedere i primi e definitivi movimenti di mercato per prepararsi all’assalto alla post season. Eppure in NBA non è mai troppo tardi per sorprese e follie, lo dimostra ancora una volta Kyrie Irving: dopo i problemi causati alla dirigenza Nets e all’intero Business con tweet e dichiarazioni aspramente puniti da squadra e lega, Uncle Drew torna a far parlare di se fuori dal campo.

Come riporta The Athletic infatti la guardia avrebbe, a pochi giorni dalla chiusura del mercato, richiesto una trade alla dirigenza newyorkese. Il giocatore avrebbe informato le alte sfere la preferenza di lasciare la franchigia prima del 9 febbraio (data della deadline), in caso non fosse possibile la volontà è quella di abbandonare Durant e compagni a giugno da Free Agent. Dalle ultime indiscrezioni infatti la dirigenza di Brooklyn, nei giorni scorsi, avrebbe offerto all’ex Cavaliers un’estensione di contratto prontamente rifiutata da Kyrie.

Il campione mette così alle strette la proprietà, che ora si vede costretta ad imbastire uno scambio per il giocatore nei prossimi giorni: il valore di mercato della guardia è limitato, visto la richiesta esplicita di trade, e l’opzione di perdere Irving a gratis nella prossima estate non attira certamente le alte sfere della franchigia. Lo scossone di mercato è arrivato e si sono già fatte avanti molte squadre speranzose di poter raggiugere le vette della NBA acquisendo il campione 2016. Tra tutte Lakers, Suns e Mavericks sembrano le più interessate all’All Star.