NBA, la stagione 2022-23 dei Washington Wizards: un big three alquanto enigmatico

La stagione dei Washington Wizards, guidata da un bizzarro big three si è di nuovo conclusa senza la qualificazione ai playoff NBA: moltissimi, i dubbi per il futuro prossimo della franchigia

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Come ogni anno ci troviamo a parlare della mesta fine di stagione NBA dei Washington Wizards, anche quest’anno esclusi dalla postseason senza nemmeno passare dal play-in. La franchigia della capitale statunitense non ottiene un record vincente dalla stagione 2017/18 e ha mancato il playoff per il secondo anno consecutivo. Troppi i punti interrogativi, per un roster che in quanto a talento non ha da invidiare nulla a nessuno ma che anche quest’anno non è decollato.

Ben impressionato dall’impatto del trio composto da Bradley Beal, Kyle Kuzma e Kristaps Porzingis durante la fase finale della scorsa stagione, chiusa con il record negativo di 35-47, il frontoffice ha deciso di continuare l’esperimento anche per quest’anno. I tre, uniti all’arrivo di Monte Morris dai Nuggets, avrebbe dovuto riportare al Verizon Center almeno i play-in. Invece, il record, alla fine, è stato esattamente identico a quello dello scorso aprile, 35-47.

NBA, Washington Wizards: la Regular Season

La prima parte della stagione di Washington è stata tutto sommato positiva: dopo le prime 16 gare il record della squadra di coach Wes Unseld jr. aveva infatti un record di 9-7. Nel prosieguo, però, sono cominciati i problemi, a partire da quelli fisici patiti da Bradley Beal. La stella dei Wizards è stata costretta a saltare ben 32 gare delle 82 a disposizione; in concomitanza con uno dei suoi periodi di assenza, una streak di gare chiuse col record di 1-13 ha compromesso il campionato dei capitolini.

Ad anno nuovo, Porzingis e compagni sono risaliti in classifica, grazie ad un record di 17-9 tra il 18 dicembre e il 16 febbraio, che li ha riportati in piena zona postseason NBA. Passato l’All Star Game, però, la luce di Washington si è di nuovo spenta, stavolta definitivamente. Da quel momento è arrivato un misero 7-17, che è valso ai capitolini appena il 12° posto. Il 35-47 complessivo, record identico allo scorso anno, dimostra in pieno la scarsa crescita del roster.

Un’annata in altalena, dunque, quella dei ragazzi di Unseld, che hanno attraversato almeno quattro fasi stagionali completamente differenti, per risultati ed entusiasmo. La squadra ha mostrato anche scampoli di bel gioco, nelle occasioni in cui i è espressa al meglio ma, nel complesso, il frontoffice dei capitolini dovrà avere a che fare con una offseason molto complicata anche quest’anno.

NBA, Washington Wizards: Up & Down

Nell’incolore stagione NBA dei Washington Wizards, chiusa con un record di 35-47, i punti realmente e concretamente positivi sono stati pochi. Buona la stagione di Porzingis, tornato a buone cifre dopo un paio di anni difficili: 23.2pt, 8.4rb e il 38.5% da 3 per the Unicorn. Importante anche la crescita di Deni Avdija che, con lo scambio in febbraio di Rui Hachimura, è diventato il principale giovane prospetto a roster. 9.2pt, 6.4rb, 2.8as, nella stagione dell’israeliano.

Spazio e tanto, anche a Corey Kispert, tiratore al secondo anno che è riuscito a scollinare la doppia cifra di media nella seconda parte della stagione, quando il suo minutaggio è aumentato. Insieme ad Avdija è parte del flebile young core di Washington, forse una delle squadre con meno talento sviluppabile della NBA, al momento nel pieno dei playoff.

Nota negativa, estremamente negativa, è la stagione e più in generale la permanenza prolungata di Bradley Beal a Washington. La stella della squadra ha vissuto una difficile annata, forse preludio alla fase calante della sua carriera e sembra ormai assodata la sua incapacità di guidare una franchigia da stella primaria. Le cifre restano buone, per il prodotto di Florida ma il suo impatto sulle partite è sembrato assai meno forte delle scorse annate.

NBA, Washington Wizards: prospettive per Draft e free agency

Sul fronte dei free agent, gli Wizards sono certi di perdere Kyle Kuzma. L’ex Lakers, infatti, rifiuterà la player option per il prossimo anno (che chiamerebbe “appena” 13 milioni di dollari) per cercare un contratto NBA molto più remunerativo. Le dichiarazioni durante la stagione non lasciano suppore che Kuz voglia rimanere nella capitale, così come anche Kristaps Porzingis potrebbe non rimanere. La sua player option da 36 milioni di dollari, però, è più difficile da rifiutare sul piano economico.

Per quanto riguarda il prossimo Draft, invece, le possibilità di pescare la pick numero 1 nella Lottery sono del 6.7%. La posizione più probabile, per i Wizards, sarà tra la 8 e la 9, dove i nomi di Cam Withmore e Taylor Hendricks sono molto interessanti per coprire l’addio di Kuzma. In alternativa, anche un playmaker come il prodotto di Arkansas Anthony Black, potrebbe fare al caso di un roster che ha già una buona quantità di scorers e che ha bisogno di una soldia regia.

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