Spesso un gesto, anche uno solo, in determinati contesti può portare a notevoli cambiamenti di equilibri ed è decisamente quanto sta accadendo in questi giorni a Ja Morant. Ad ormai due settimane dalla sua diretta social, dove mostrava una pistola all’interno di un night club nei sobborghi di Denver, la stella dei Grizzlies avrebbe accettato di entrare in un programma di consulenza e riabilitazione. Per questo si sarebbe recato in Florida, dove dovrebbe trascorrere le prossime settimane, secondo Adrian Wojnarowski.
L’obiettivo rimane quello di tornare in campo il prima possibile, naturalmente dopo aver affrontato la tipologia di problematica per cui Morant è stato costretto a fermarsi. La gestione della sua immagine, fortemente cavalcata da sponsor e dalla stessa NBA negli ultimi anni, rischia di uscire fortemente ridimensionata da questo episodio. Il rischio è quello di non tornare in campo almeno fino alla prossima stagione, riducendo così anche la possibilità di alcuni scatti contrattuali.
NBA, l’incubo di Morant: il suo contratto potrebbe ridursi di molto
Parte dei guadagni del prolungamento di contratto firmato da Morant in estate, infatti, sono legati a determinati riconoscimenti individuali da raggiungere, tra cui rientrare nei migliori team NBA a fine stagione. Saltando tutta la parte finale del campionato, difficilmente il prodotto di Murray State potrebbe essere eletto All-NBA, portando il suo nuovo contratto quinquennale da un totale potenziale di 233 milioni di dollari a circa 194. Già solo in termini contrattuali, quindi, il ventitreenne potrebbe perdere 39 milioni.
