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Nella nottata italiana, al Golden 1 Center, si disputerà la sfida tra Sacramento Kings e Toronto Raptors, che vedrà affrontarsi una delle più grandi sorprese e una delle delusioni della prima metà di regular season. I Kings sono, per il momento, il miglior attacco della lega con il loro 117.9 di Offensive Rating – superiore anche a quello di franchigie come Denver Nuggets e Boston Celtics – ma hanno grandi problemi dall’altra parte del campo.

Il terzo posto nella graduatoria della squadra allenata da Mike Brown della Western Conference, però, è – probabilmente – il più grande exploit della stagione, soprattutto tenendo in considerazione la storia recente della franchigia californiana e la sua assenza di ben 16 anni. L’aria che tira, però, è decisamente diversa e gran parte del merito va dato al GM Monte McNair, che ha saputo costruire un roster competitivo nel giro di due stagioni, guadagnandosi un rinnovo contrattuale a lungo termine.
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I Toronto Raptors, invece, si ritrovano in una posizione scomoda: la distanza dalla zona playoff non è molta, ma i problemi del roster sono evidenti. Al di là di un Pascal Siakam che sta giocando a livelli da All-Star, i canadesi faticano a segnare, con un Fred VanVleet che, a parte qualche buona uscita nelle ultime partite, sta mantenendo un livello ben al di sotto di quanto ci si possa aspettare. Tra le note positive c’è il ritorno ad alti livelli di Scottie Barnes, dopo un inizio mediocre di stagione.

NBA, Kings-Raptors: Sacramento vola, Toronto fatica
La rinascita di Sacramento è iniziata con l’arrivo di Domantas Sabonis, che con DeAaron Fox forma un duo praticamente infermabile nella metà campo offensiva, soprattutto se circondati da tiratori come Kevin Huerter ed Harrison Barnes (tornato ad alti livelli dopo un paio di stagioni complicate). La sfida con i Raptors può essere una grande opportunità per allungare sul settimo posto dei Phoenix Suns che, per il momento, è distante di 3.5 partite.
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I Raptors, invece, erano partiti con ben altre velleità di classifica, ma al momento si ritrovano con 21 vittorie e 27 sconfitte, a una partita e mezza dal decimo posto. Non sono da escludere, quindi, movimenti di mercato intorno alla franchigia canadese e questi potrebbero riguardare, ad esempio, OG Anunoby, che sta disputando una stagione più che buona, soprattutto a livello difensivo. Toronto, però, fuori casa ha un record di 6-15, dunque non sarà facile ottenere il successo, che sarebbe senza dubbio prezioso.