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Lo scorso anno si sarebbe trattato di un assoluto match di cartello e lo sarebbe potuto essere anche quest’anno, se solo non ci fossero messi di mezzo gli infortuni. La gara che stanotte (ore 4:00 italiane) vedrà fronteggiarsi i padroni di casa dei Phoenix Suns e i Nets ha già un sapore agrodolce per le moltissime assenze, da una parte e dall’altra. Due squadre che non stanno attraversando un buon momento di forma, anche se con prospettive ben differenti. Le due squadre, date entrambe come favorite per un piazzamento altissimo a fine stagione, hanno preso strade molto differenti.
I Suns non sono più la macchina da guerra dello scorso anno, ne il meccanismo perfetto che aveva sconvolto la Western Conference ed era approdato alle NBA Finals del 2021. Gli infortuni a ripetizione ne hanno sicuramente minato il percorso ma i problemi di gioco ci sono. I peggiori sono venuti fuori pesantemente da quando Devin Booker si è fermato per infortunio, a fine anno. Nel 2023, infatti, i ragazzi di coach Monty Williams hanno raccolto uno dei peggiori record dell’intera NBA, 1-7. Questo si trasforma addirittura in 6-18, se si considerano le gare giocate dal mese di dicembre in poi. Un ruolino di marcia disastroso, che ha precipitato la franchigia dell’Arizona al dodicesimo posto a est.
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Dalla parte degli ospiti le cose non vanno di certo meglio, almeno nell’ultima settimana. Da quando si è fermato Kevin Durant, infatti, i Nets non sono più riusciti a trovare la via della vittoria, perdendo tre gare in fila. L’ultima sconfitta, in casa degli Spurs, ha evidenziato i problemi offensivi della squadra di coach Jacques Vaughn, quando a guidarla non ci sono KD e Kyrie Irving. Il solo Ben Simmons a condurre i gregari di Brooklyn è sembrato essere troppo poco persino per i modesti texani. Tuttavia, i newyorkesi possono contare su una classifica molto più favorevole, merito del record di 16-1 piazzato tra il 27 novembre e il 2 gennaio.
NBA, Suns-Nets: stelle assenti da entrambe le parti, spazio alle riserve

L’infermeria di Phoenix, quest’anno, è piena come raramente la si è vista. L’assenza di Jae Crowder, da mesi con le valigie in mano, non fa più discutere, così come quella di Josh Okogie. Più importanti quelle di Landry Shamet e Cameron Payne, ingranaggi importanti di una panchina che sta cadendo a pezzi. A maggior ragione il discorso vale per le vere assenze di peso, quelle di Chris Paul e Devin Booker. Le due stelle dei Suns non saranno della gara rispettivamente per la ventesima e per la diciassettesima volta in stagione. Spazio dunque ai soliti Ayton e Bridges, con Cameron Johnson che potrebbe finalmente fare il suo ritorno in campo.
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I Brooklyn Nets sono sicuramente più al competo dei loro sfidanti e proveranno a sfruttarlo. Sicura l’assenza di Kevin Durant, che dovrebbe rimanere out ancora per almeno tre settimane. Alla partita potrebbe non unirsi anche Kyrie Irving, già assente nella sfida di San Antonio. L’ex Cavaliers è alle prese con un problema al polpaccio ma, stando alle parole di Christian Arnold, potrebbe stringere i denti e scendere in campo. Non dovesse accadere, tanto spazio dovrebbe andare ai vari TJ Warren, Nic Claxton e Seth Curry, con giovani come Cam Thomas a scalpitare da dietro per una prestazione sopra le righe.