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Continuano ad emozionarci le grandi sfide d’oltreoceano. Abbiamo ormai passato metà della regular season eppure, soprattutto ad ovest, domina ancora l’incertezza. Nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 gennaio sono tante le partite NBA che sapranno intrattenerci. Tra queste anche Timberwolves–Raptors, Minnesota vuole rilanciarsi per poter sperare in una qualificazione ai playoff, mentre Toronto deve ancora capire la direzione che vuole prendere per fine stagione.
La qualità nel roster di Nick Nurse è certamente presente eppure si potrebbe pensare di muovere qualche pedina sul mercato per iniziare un percorso di crescita con i propri giovani. Chi ha urgente bisogno di trovare continuità è proprio la franchigia di Minneapolis che dopo la trade per Gobert di quest’estate ha l’obbligo di puntare al titolo.
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NBA, Timberwolves-Raptors: Gobert croce e delizia
La partita potrebbe regalare grande spettacolo nonostante le possibili assenze nei due roster: Rudy Gobert ha saltato la gara del 19 gennaio contro Denver per un problema all’inguine, l’infortunio non è grave ma l’eventuale presenza o meno del francese inciderebbe non poco sulle sorti della sfida. La fisicità del centro infatti potrebbe aiutare molto la fase difensiva degli uomini di Finch: l’assenza dell’ex Jazz nello scontro con Jokic e compagni aveva dato non poco vantaggio sotto ai tabelloni agli avversari eppure l’attacco dei Timberwolves era parso molto più fluido, con Edwards libero di attaccare senza difficoltà il ferro.
I Raptors e Nurse stanno provando a sperimentare una nuova filosofia di Basket, i canadesi infatti schierano un quintetto molto alto e fisico capace di creare problemi a chiunque sotto canestro: Barnes, Siakam, Anunoby, Achiwua e Trent Jr. sono le nuove stelle di una filosofia cestistica che mira al futuro. Per ora il test sembra ancora acerbo per poter incidere sulle classifiche di questa NBA eppure la strada è tutta da percorrere.
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Di contro i grandi e lunghi corpi dei canadesi faticano a creare pericolosità dietro l’arco dei tre punti, motivo per cui la presenza del centro potrebbe incidere ancora di più sulle sorti del match. Come spesso accade, a coach Finch starà l’arduo compito di coinvolgere su entrambi i lati del campo Rudy Gobert, cercando di ideare partita dopo partita un sistema sempre più congeniale alle sue caratteristiche; riuscendo a farle coesistere con quelle di Anthony Edwards.