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Scavallata la metà della regular season della NBA ogni partita comincia ad avere un ruolo sempre più cruciale per il destino delle franchigie che ambiscono ai playoff. Lo sanno bene Utah Jazz e Brooklyn Nets che si sono date battaglia in un’appassionante sfida terminata sul punteggio di 106-117. Uomo copertina dell’incontro è stato l’All-Star Kyrie Irving, autore di una prova da 48 punti (21 nel solo ultimo quarto con cui mantenere il vantaggio ne punteggio) con cui si è preso la copertina della notte NBA.
Il numero 11 dei Nets prende per mano la squadra e la conduce alla prima vittoria da quando manca Kevin Durant, ponendo fine a una preoccupante striscia di 4 sconfitte consecutive e arrivando con il sorriso stampato sulla faccia alla super sfida che li attende contro i Golden State Warriors. Il record di Brooklyn ora recita 28-17 e vale la quarta posizione in un’appassionante Eastern Conference che vede quattro squadre appaiate e in lotta per le posizioni dalla seconda alla quinta, dato che i Boston Celtics primi della classe sono sempre più irraggiungibili.
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Jazz-Nets: Markkanen e Clarkson le provano tutte ma non basta in un quarto periodo da Irving-show
La storia della partita racconta di un primo quarto in cui fioccano gli errori da una parte e dall’altra nei primi minuti, con entrambe le squadre che dimostrano di avere mani freddissime. Sono i Brooklyn Nets a dare una spallata all’incontro toccando il +12 (7-19) grazie a uno scatenato Kyrie Irving e a un Nic Claxton che giganteggia nei pressi del ferro. Gli Utah Jazz, però, rimangono a contatto e riescono a chiudere sul 22-28 la prima frazione di gioco. Nel secondo quarto i padroni di casa provano a emergere confezionando un parziale di 11-0 con cui portano in vantaggio, passando dal 27-36 al 38-36.
Immediata arriva la risposta dei Nets che fissano il punteggio sul 41-41 e animano un finale di primo tempo tutto da vivere con le squadre che si alternano nella conduzione della gara fino all’intervallo lungo senza riuscire mai a mettere più di 4 punti di vantaggio. Dopo il secondo quarto i Jazz sono riusciti a ribaltare la situazione, ritrovandosi sul 55-51 grazie alla tripla di Lauri Markkanen nei secondi finali.
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Nei primi minuti del terzo quarto la partita continua a procedere secondo un ritmo spasmodico, con pareggi e sorpassi nel punteggio che sono il sottofondo di un match imprevedibile. Gli Utah Jazz incassano un parziale di 7-0 con cui dal 67-61 si trovano sotto 67-68 a metà del terzo periodo e da quel momento si trovano ad inseguire fino a che i liberi di Mike Conley non portano il nuovo vantaggio a 9 secondi dalla fine. Sempre a cronometro fermo, risponde Cam Thomas che si dimostra glaciale per portare il punteggio sul 83-83 e regalare un quarto quarto tutto da vivere. Sono 12 minuti in cui Kyrie Irving decide che è arrivato il momento di porre fine alle sconfitte dei Nets e così, con un vero e proprio one-man show da 21 punti (sui 33 totali di Brooklyn), affronta sostanzialmente da solo tutti gli Utah Jazz.
A 3 minuti dalla sirena finale siamo 102-102 e Irving sente l’odore del sangue al punto da ispirare anche Seth Curry e realizzare tre triple consecutive (due a testa) con cui i Nets si proiettano sul 105-114 e di fatto si aggiudicano la partita. Ci pensa poi Irving a segnare i punti finali a cronometro fermo con cui mettere il punto esclamativo su una prestazione da 48 punti (18/29 dal campo con 8/15 dall’arco), 11 rimbalzi, 6 assist e 4 palle rubate con 0 palle perse in 39 minuti.
Prestazione maiuscola da parte dell’All-Star nella vittoria dei Brooklyn Nets per 106-117, ben assistito dai 10 punti di Seth Curry, tutti nei momenti decisivi del quarto quarto in uscita dalla panchina, e dai 20 (8/9 dal campo) con 5 rimbalzi e 4 stoppate di Nic Claxton. Sono invece 6 punti, 9 rimbalzi e 5 assist per un Ben Simmons che si vede solo a tratti. I Brooklyn Nets perdono solo 9 palloni e vengono battuti nella lotta a rimbalzo, ma costringono gli avversari a una serata da meno del 50% dal campo. Per gli Utah Jazz c’è una doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi di Lauri Markkanen, mentre Jordan Clarkson (sempre più titolare confermato) ne realizza 29 pur tirando 11/22 (2/7 dall’arco), con Mike Conley che aggiunge 9 punti e 9 assist. Bene in uscita dalla panchina Collin Sexton, autore di 17 punti (più di tutto il resto della panchina Jazz) tirando 7/12, mentre ancora una volta non ci sono né spazio né minuti per Simone Fontecchio.
Per i Jazz si tratta della seconda sconfitta nelle ultime 6 partite disputate, con il record che rimane comunque convincente sul 24-25 e consente di rimanere aggrappati alla zona playoff all’ottavo posto. Ci sarà tempo per recuperare le forze prima del prossimo impegno contro i derelitti Charlotte Hornets per una squadra che contro ogni pronostico vuole continuare a stupire.
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Utah Jazz-Brooklyn Nets 106-117 Boxscore: Markkanen 22, Clarkson 29, Sexton 17 per i Jazz; Irving 48, Simmons 6, Curry 10, Claxton 20 per i Nets.