😦 Juan Jesus non si rassegna: “Nessuna tutela nei miei confronti”

Juan Jesus continua ad esprimere il proprio pensiero e la propria preoccupazione nei confronti della scelta del Giudice Sportivo di assolvere Francesco Acerbi: il comunicato

Francesca Rofrano
2 Minuti di lettura

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La decisione del Giudice Sportivo per il caso Acerbi-Juan Jesus, che ha visto assolvere il difensore nerazzurro, non è stata certamente ritenuta come giusta da parte non solo del calciatore del Napoli, ma anche da tutta la società che ha infatti deciso di non contribuire più a qualsiasi tipo di manifestazione indetta dalla Lega Serie A contro il razzismo.

Juan Jesus ha deciso di affidare ai canali ufficiali del club una nota ufficiale in cui sottolinea tutto il suo malcontento sulla scelta finale del Giudice Sportivo, palesando una certa preoccupazione per la possibilità che eventi del genere possano ripresentarsi in un prossimo futuro.

Il comunicato di Juan Jesus

Il calciatore del Napoli Juan Jesus, affiancato dai suoi legali ha scritto nel comunicato: “Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia grande amarezza”.

Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grace che ho avuto l’unico torto di aver gestito da “signore”, evitando di interrompere una partita con tutti i disagi che avrebbe comportato. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e porre un freno alla vergogna del razzismo che fatica a scomparire“.

Il comunicato del Napoli e di Juan Jesus poi continua: “Non mi sento tutelato in alcun modo dalla decisione che si affanna tra il dover ammettere “che è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa” ed il sostenere che non ci sarebbe certezza del carattere discriminatorio. Non mi aspettavo un finale del genere che temo potrebbe costruire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave“.