Nato tennista, cresciuto mito, diventato leggenda. Può sembrare retorica, ma è la semplice descrizione del campione Novak Djokovic, capace ancora una volta di vincere l’eterna battaglia contro il tempo. All’età di 36 anni Nole ha conquistato il suo terzo Roland Garros, divenendo il primo tennista ad aver vinto almeno 3 volte tutti e 4 i Major, ma soprattutto ha raggiunto quota 23 Slam in carriera, staccando Nadal. E non è finita qui, perché Djokovic alza l’asticella: il sogno si chiama Grand Slam.
La testa è l’arma vincente di Djokovic al Roland Garros
Dopo aver vinto gli Australian Open per la decima volta, la stagione di Djokovic ha subito una brusca frenata in virtù dell’impossibilità di giocare negli USA per la mancanza del vaccino anti COVID. Le premesse al Roland Garros non erano delle migliori, considerando che il serbo era giunto a Parigi con sole cinque vittorie sul rosso e nessun trofeo conquistato. Ancora una volta, però, Djokovic ha saputo alzare il proprio livello nei grandi appuntamenti e, quando il fisico sembrava abbandonarlo, la testa l’ha tenuto a galla.
LEGGI ANCHE
Anche perché il Roland Garros di Djokovic è iniziato a marce basse, ma ciò che ha contraddistinto il percorso del serbo è stata la capacità di fare la differenza nei momenti chiave: basti pensare al rendimento nei tie-break, come quello nel primo set della finale con Ruud, terminato 7-1. Tornando alla testa e alla mentalità vincente, Nole ha dimostrato perché è ancora lui l’uomo da battere nella partita con Alcaraz: il serbo si è saputo gestire durante la partita, mentre lo spagnolo ha finito la benzina dopo due set.
Dibattito GOAT: Djokovic mette tutti d’accordo?
“Sogno di vincere Wimbledon e diventare numero uno del mondo” era il pensiero del bambino Novak Djokovic, che di Wimbledon ne ha vinti 7 e con il successo al Roland Garros è tornato in vetta al ranking. Sarebbe riduttivo elencare tutti i numeri e i record del serbo, ma è necessario citarne alcuni: 23 Slam, 38 Masters 1000, quasi 400 settimane da numero uno del mondo. E allora, alla luce di questi numeri, Djokovic è veramente il GOAT del tennis?
Probabilmente la risposta a tale quesito sembra destinata a rimanere soggettiva e continuerà a far discutere gli amanti del serbo, di Roger Federer e di Rafael Nadal. Quel che è certo è che Djokovic sta riscrivendo la storia del tennis, abbattendo qualsiasi tipo di record, segnando un’epoca di questo sport. Forse, a mettere tutti d’accordo, potrebbe essere proprio il raggiungimento del Grand Slam da parte di Nole.
Wimbledon e US Open per il Grand Slam: chi fermerà Djokovic?
Nessuno. Nessuno sembra potersi frapporre fra Djokovic ed il Grand Slam: è la prima risposta che viene in mente, anche se il tennis ha regalato grandi soprese negli anni. Allo stesso tempo, però, nessuno sembra avere la fame del serbo, che di successi potrebbe anche esser sazio. Tra tre settimane ci sarà Wimbledon, dove il numero uno del mondo è il favorito per distacco, anche perché Nole sa che in caso di vittoria arriverebbe a 8 successi all’All England Club, proprio come Federer.
LEGGI ANCHE
Diverso, invece, è il discorso per gli US Open, ultima tappa del Grand Slam, dove i potenziali rivali per il titolo aumentano. Dal campione in carica Alcaraz a Daniil Medvedev, colui che fece piangere Nole a Flushing Meadows nel 2021, negandogli proprio la possibilità di vincere tutti e 4 gli Slam nello stesso anno solare. In quell’occasione il serbo fu tradito dal nervosismo, ma difficilmente Djokovic commette lo stesso errore due volte. Adesso non resta che attendere il 10 settembre 2023, data che potrebbe segnare la storia del tennis e regalarci definitivamente il GOAT.