Seguici sui nostri canali
Che l’ambiente UEFA sia, nell’ultimo periodo, piuttosto tormentato è cosa risaputa, e i motivi sono tanti. Le polemiche sulla gestione di Ceferin non si placano, ci avvicina l’esordio del nuovo formato della Champions League al via il prossimo anno, con tutti i dubbi che porta con se una novità di questo tipo, e sullo sfondo il famoso progetto Superlega che rimane latente ma promette di tornare presto ad insidiare il regno eretto dal numero uno sloveno. Per aggiungere carne al fuoco, arriva una notizia inaspettata: Zvonimir Boban lascia la UEFA, e nella lettera d’addio non si è risparmiato parlando di impossibilità di continuare per scelte che vanno contro i valori in cui crede.
Problema nuovo statuto, Boban: “Scelta incomprensibile”
Ruolo di “Head of Foortball” che torna dunque vacante. Il motivo? Il nuovo statuto promosso da Ceferin, con il quale potrà ricandidarsi oltre il 2027, data di fine dell’ultimo mandato possibile. Un’iniziativa che non è andata giù a Boban: “Dopo aver manifestato lamia più rande preoccupazione e totale dissenso (per lo statuto n.d.r.), Ceferin mi ha risposto che per lui non c’era nessun problema legale ne tantomeno etico o morale, e che avrebbe proseguito in tal senso. Paradossalmente nel 2017 è stato proprio lui ad avviare il pacchetto di riforme che negava tale possibilità: regole che dovevano proteggere la UEFA dalla “bad governance”, modus operandi di tutto il vecchio sistema”.
Prosegue Boban: “Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti è per me una scelta incomprensibile. Di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro tutti i principi e valori in cui credo. Ringrazio Ceferin e tutti i colleghi, ma a malincuore lascio la UEFA“. Un messaggio sentito ma anche molto chiaro, che lascia trapelare il disappunto per la scelta di Ceferin di non voler “mollare la poltrona” cambiando lo statuto.
