Coin of Champions, “la scivolata” perfetta: Alessandro Nesta ferma Lionel Messi

Nicola Liberti
10 Minuti di lettura

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Coin of Champions, il progetto rivelazione di Cesare Florio che punta alla rivoluzione. Così è, COC si è proiettato nel mondo delle criptovalute in piena estate 2021 con l’obiettivo di porre una piccola, ma al contempo enorme, modifica nel settore cripto. Un progetto che fa della beneficienza il proprio punto cardine per cercare di contrastare le speculazioni del mercato in cui opera. Questo fenomeno, quello speculativo, si sta diffondendo in maniera sempre più rapida e preoccupante nell’ambito dei token che, senza progetti innovativi come COC, rischierebbe la totale invasione da ciò. Ad accorgersi che qualcosa stesse rapidamente mutando sono stati i Globe Soccer Awards. Evento di fama mondiale andato in scena a Dubai nel dicembre dell’anno appena trascorso. I Globe Soccer infatti, hanno voluto fare di COC uno degli sponsor di maggior spicco del proprio evento, collocandolo tra i Platinum Sponsor.

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Si diceva di come Coin of Champions strizzasse l’occhio alla beneficenza facendo, nel mentre, da ampio slancio per centri di socialità meno abbienti. L’innovativo token firmato Florio infatti, riserverà il 20% dei proventi ad ambiti esterni al mercato delle criptovalute. Di questa percentuale, la prima metà sarà destinata ad ONLUS nazionali ed internazionali. La restante parte sarà invece destinata, come detto, verso ambienti sociali meno fortunati. Mediante l’acquisizione e la riqualificazione di impianti e centri sportivi, infatti, COC mira ad avvicinare sempre più giovani ad ambienti legati allo sport. Non solo investimenti in un mercato di per sé rivoluzionario, bensì anche un’idea destinata a ribaltare completamente le zone connesse a questo mondo.

Nesta-Milan
Alessandro Nesta in scivolata con la maglia del Milan

Coin of Champions, l’entrata in scivolata di Alessandro Nesta

Coin of Champions e non solo cripto verrebbe da dire. La parte innovativa, se non dovesse bastare quella esplicata poche righe al di sopra, risulta essere proprio quella degli Ambassadors. Figure legate all’ambiente calcistico attuale e non solo. Da leggende del calcio della fine dello scorso millennio a campioni che hanno animato gli stadi, europei e non solo, nell’ultimo ventennio. Tra gli Ambassadors rientrano, oltre al leggendario Alessandro Nesta, figure del calibro di Christian ‘Bobo’ Vieri, Filippo Inzaghi Ronaldinho, per citarne alcuni. Il ruolo di queste figure iconiche del mondo del pallone è quello di condividere, attraverso i propri profili social, il rivoluzionario progetto di Cesare Florio. L’esperienza riguardo il tema delle blockchain sicuramente non è molta, in ambito sportivo e non solo, ecco che la brillante idea di inserire Ambassadors dal profilo di fama mondiale aiuterà sempre più chi è esterno a questo mondo ad avvicinarsi.

Si parlava di Ambassadors e si parlava di Alessandro Nesta. Il leggendario difensore centrale di Lazio e Milan, oltre che della Nazionale, è stato uno dei primi esponenti del mondo del calcio a legarsi al progetto Coin of Champions, a cui è possibile iscriversi cliccando qui. La sua adesione a COC, come verificabile dai profili social del numero 13, risale alla data del 6 agosto 2021. ‘Sandro’, nel post sotto riportato, invita tutti a collaborare al progetto COC, al quale è infatti possibile iscriversi direttamente dal sito ufficiale. Dal 6 agosto però, non sono occorsi altri post riguardanti questo tema. Tuttavia, l’aura di un campione iconico ed immortale come Nesta è destinata ad attrarre il grande pubblico, con o senza ripetuti post promemoria. In campo, come in questo ambito, basta un’entrata pulita, decisa, elegante a marcare un match perfetto o, in questo caso, la promozione di un progetto di così grande e, come già ripetuto, rivoluzionario nel mondo delle blockchain.

 

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Coin of Champions, Alessandro Nesta: icona immortale

Alessandro Nesta, un nome ed un cognome scolpiti nella leggenda, nella storia del calcio. Non bastano i dati anagrafici a ricomporre una storia che ha illuminato le difese e spento gli attacchi d’Europa e del mondo. Lo step successivo non può che essere quello del numero 13, presto divenuta una cifra ricorrente sulle spalle dei difensori centrali. Basti pensare ad Alessio Romagnoli, il cui idolo dichiarato è l’ex capitano della Lazio, Mattia Caldara, sino al compianto Davide Astori. Numero, il 13, riesumato dall’olimpo dei più grandi per apporlo sulle maglie di chi, inevitabilmente, cerca di ripercorre il cammino di un grandissimo di questo sport.

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Per concludere l’identikit, non si può che citare l’eleganza: elemento inconfondibile che ne ha segnato la carriera. L’eleganza di chi, anche dinanzi ad entrate da fiato sospeso, in bilico tra la rete avversaria ed il rigore concesso, mai ha sbagliato e sempre si è rialzato con il pallone tra i piedi, sistemata ai capelli, e via a guidare il reparto, come nulla fosse successo, come se, ciò che di leggendario compieva ogni domenica, fosse ordinaria amministrazione.

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Saluto tra Alessandro Nesta e Carles Puyol

Coin of Champions, Camp Nou: teatro d’arte difensiva

È il 13 settembre 2011, si gioca Barcellona-Milan. Camp Nou, nemmeno a dirlo, gremito per l’occasione. Parata di stelle in campo, da un lato gli alieni blaugrana guidati dal rivoluzionario Pep Guardiola, dall’altra il Milan campione d’Italia. L’arbitro fischia l’inizio del match valido per i gironi di Champions League. 24 secondi, poi il gelo. Alexandre Pato squarcia la difesa dei padroni di casa con uno scatto impressionante, lascia 4 avversari inermi alle proprie spalle e, a tu per tu con Valdes non perdona: 0-1 Milan. Il tempo passa e il Barcellona domina il gioco, i rossoneri si limitano a ripartire guidati dalle sferzate del brasiliano in maglia 7. Scatta il minuto 35 sul cronometro, e con esso si accende anche la classe e l’imprevedibilità di Lionel Messi. Improvvisa un dribbling tra 3 avversari, si allunga il pallone bruciando Ignazio Abate e, dalla linea di fondo pesca Pedro da solo in area. È 1-1.

Con l’iniziare del secondo tempo il copione non cambia. Al minuto 49 David Villa trasforma in rete una punizione calciata da oltre 25 metri. A soli 5 minuti da quel gol avverrà l’intervento decisivo di Alessandro Nesta. Non fu decisivo nel cambiare la partita, il Barça continuò comunque ad attaccare come nella quasi ora precedente. Tuttavia il Milan riuscì ad ergere un muro a tinte rosse e nere divenuto invalicabile per gli avversari sino al termine del match. Sembra scontato dirlo, a guidare il reparto, sempre Tempesta Perfetta. A chiudere la coppia a difesa di Christian Abbiati era Thiago Silva. Il brasiliano con la 33 sulle spalle, al secondo di recupero, svetta più in alto di tutti su di un cross operato da corner. Incornata cruciale a bucare Valdès.

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Nesta-Messi
Alessandro Nesta in scivolata su Lionel Messi

Coin of Champions, Alessandro Nesta: l’entrata iconica

È il minuto 54:12 del match che oppone il Barcellona al Milan. L’azione intrapresa dalla squadra di Guardiola si sviluppa sulla destra. Xavi Hernandez riceve palla sulla trequarti milanista e corregge, con un tacco destro, la traiettoria della sfera che carambola sul piede fatato di Messi. Rapido controllo di mancino a lasciare sul posto Mark Van Bommel e nasce l’idea del  gol. Inizio percussione dal limite centrale dell’area di rigore verso l’estremo sinistro dell’area piccola. A deviarne la corsa, a sospingerla, a sviarla verso sinistra è un’aura: quella proveniente dalla maglia 13 rossonera. Lionel Messi capisce sin dai primi tocchi di quel pallone che questa azione non sarà come le altre, segnare questa volta sarà ben più complicato. Errata corrige: segnare questa volta sarà impossibile.

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Alessandro Nesta plana sul fuoriclasse argentino, reo dell’intromissione entro la ‘No-fly zone’ rossonera. Messi, a dirla tutta, non verrà mai nemmeno sfiorata da Tempesta Perfetta. L’intervento è elegante e pulito e solamente sulla palla. Quest’ultima, accarezzata lievemente, viene accompagnata oltra la linea di fondo. Messi arginato e non senza drammi per il blaugrana. Di lì in poi l’argentino risulterà via via meno incisivo nel match, sino al pari del Milan a decretare l’inizio del triplice fischio. L’attuale 7 volte Pallone d’Oro, una volta vistosi sottrarre il pallone, inveirà verso il terreno, a sfogare la frustrazione per un’azione degna di culminare con la gioia del gol, anzitempo fermata dall’iconica entrata di Alessandro Nesta.

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