Djokovic fa 24 allo US Open: una gustosa doppia rivincita

Novak Djokovic riscrive il libro dei record ed allo US Open conquista lo Slam numero 24: Nole si prende la rivincita su Daniil Medvedev e non solo

Gabriele Turchetti
5 Minuti di lettura

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Sono passate poco più di 48 ore da quando Novak Djokovic ha conquistato lo US Open 2023, aggiornando nuovamente le statistiche della sua incredibile carriera. Quarto trofeo vinto sul cemento di Flushing Meadows, il terzo Slam stagionale dopo gli Australian Open ed il Roland Garros, ma soprattutto il ventiquattresimo complessivo. Un numero non banale, il 24, quello che portava sulle spalle una leggenda come Kobe Bryant, che Nole ha voluto omaggiare dopo il trionfo.

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All’età di 36 anni Djokovic è tornato numero uno del mondo, dimostrando per l’ennesima volta che è ancora lui l’uomo da battere. Il successo allo US Open è il coronamento di una stagione memorabile ed è arrivato al termine di una finale spettacolare contro un grande Daniil Medvedev, che stavolta non è stato in grado di arginare i colpi del serbo. Nole si vendica del russo, ma si prende un’altra rivincita, forse ancora più importante per lui.

Djokovic conquista lo US Open: la rivincita su Medvedev

Tanti hanno pensato che sotto di due set con Djere potesse dire addio a Flushing Meadows, molti si sono chiesti come sarebbe andata la finale se dall’altra parte della rete ci fosse stato Carlos Alcaraz. La realtà è chiara, Djokovic ha vinto lo US Open, a prescindere da un sorteggio abbastanza favorevole, ed ha scacciato via i fantasmi che Daniil Medvedev gli avrebbe potuto far rivivere nel corso della serata newyorkese.

Novak Djokovic, US Open
Novak Djokovic, US Open @livephotosport

Due anni fa fu proprio il russo a negare a Nole il sogno di completare il Grand Slam, ma questa volta la pressione e la posta in palio erano decisamente inferiori. L’epilogo finale sono state ancora le lacrime di Djokovic, ma in questo caso si trattava di un pianto di gioia che si è consumato nell’abbraccio con la figlia. Il serbo ha vinto la finale sotto tutti i punti di vista, sia fisicamente che mentalmente, portando alcune novità sul campo.

Non scopriamo oggi le qualità di Djokovic in risposta, il migliore al mondo in questo fondamentale, così come la sua capacità di tener botta quando gli scambi si allungano, anche se spesso Medvedev, altro combattente, è riuscito a portare a casa il punto. La chiave della partita è stata il servizio ad uscire del serbo, sul quale il numero tre del ranking non è mai riuscito a trovare le giuste contromisure, insieme ad un utilizzo più frequente del serve and volley.

La rivincita di NoVAX Djokovic

24 Slam, come Margaret Smith Court, che confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, che Novak Djokovic è uno dei tennisti più forti di sempre, senza entrare nel turbolento dibattito del GOAT. Criticato spesso per alcuni suoi atteggiamenti, vedi l’esultanza alla Shelton in faccia a Shelton, Nole ha sempre tirato dritto per la sua strada, senza farsi condizionare, rispettando fedelmente i propri valori.

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Novak Djokovic, US Open
Novak Djokovic, US Open @livephotosport

Lo scorso anno Djokovic fu escluso dagli US Open, così come dai precedenti Australian Open, in quanto non vaccinato contro il COVID 19, lo stesso motivo per cui non ha potuto prendere parte ad Indian Wells e Miami in questa stagione. Decisioni che non hanno scalfito Nole, il quale non ha avuto nessun tipo di ripensamento, ma che gli hanno impedito di mettere in bacheca altri due Slam: fa sorridere, inoltre, pensare che il Moderna Shot of Day del giorno della finale, Moderna come il vaccino anti COVID, sia stato il match point che ha regalato al serbo il ventiquattresimo Slam.

Ecco, dunque, spiegato il motivo per cui Djokovic si è preso una doppia rivincita allo US Open 2023. Per il serbo anche la soddisfazione di esser stato accolto come un eroe in patria, al punto che il calore del suo popolo l’ha portato ad un pianto di commozione. I campioni non si fermano mai e Nole ha già fissato il prossimo obiettivo: il numero uno del mondo è sbarcato a Valencia per provare a riportare la Coppa Davis in Serbia a distanza di 13 anni dall’ultima volta.

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