Kulusevski e la Juventus: “Mi sono sentito imbarazzato e inutile, dovevo scappare “

Lorenzo Gulino
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Adesso tra i giocatori più in voga del Tottenham, Kulusevski non dimentica di certo la sua esperienza in Serie A. Arrivato come uno dei talenti più cristallini della Serie A, dopo qualche sprazzo occasionale, le sue prestazioni sono calate sempre di più. Il risultato? Da possibile e papabile titolare il calciatore svedese inizia ad accomodarsi in panchina, non riuscendo così mai ad esprimere tutte le sue potenzialità.

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A parlare della sua esperienza alla Juventus è stato lo stesso Kulusevski ai microfoni di The Players Tribune. Queste le sue parole: “Erano sei mesi che non giocavo titolare una partita alla Juventus. Ti senti malissimo perché hai dato la vita per giocare questa partita e finisci per guardare calciatori che giocano nel tuo ruolo e che non sono nemmeno ali”.

Ha poi continuato: “Onestamente mi sono sentito imbarazzato, persino inutile. Alcune persone cominciarono a dire che non sono abbastanza bravo e che sono troppo lento. Quando inizi a crederci lì è proprio il diavolo. Sapevo che dovevo scappare. Poi mi ha detto che il Tottenham era interessato e io ho solo chiesto quando sarebbe stato il prossimo volo”.

Kulusevski: “Ho passato dei momenti difficili”

“So che la sensazione dipende è di aver fallito alla Juventus. Beh, penso che sia una cosa strana da dire quando ho vinto due trofei, ho giocato entrambe le finali e ne ho decisa una con un gol e un assist contro la mia ex squadra, l’Atalanta. Ma negli ultimi sei mesi è vero che ho passato dei momenti difficili e quando sono arrivato agli Spurs non sapevo come uscire da questa spirali negativa”.

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