Mazzarri riparte da Bergamo: Napoli, dove eravamo?

Il Napoli riparte da Mazzarri, il tecnico ricomincia la sua avventura in quel di Bergamo: vietato sbagliare, per ripartire subito con il piede giusto

Luca Vano
4 Minuti di lettura

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Bollito a chi? Nella sua prima conferenza pre-partita stagionale, in occasione di Atalanta-Napoli, Walter Mazzarri ha voluto subito mettere i puntini sulle i: “Mi chiamano ancora a Coverciano per insegnare agli altri allenatori”. E qualcosa vorrà pur dire in termini di efficacia in campo, lo stesso che il tecnico non calca dall’esperienza a Cagliari da subentrato e il medesimo che tornerà a vivere sulla panchina che più ha amato, in quel di Bergamo.

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L’esordio al Maradona può attendere, ciò che invece appare impellente è la necessità da parte del Napoli di riconquistare i tre punti in classifica dopo il brutto stop interno con l’Empoli. Il più grande interrogativo in merito al ritorno di Mazzarri risiede nel timore di un mancato aggiornamento al passo coi tempi da parte dell’allenatore. Questione che, in passat0, è stata smentita dal diretto interessato: “Conosco a memoria il Napoli di Spalletti”. Mentre ci si chiede quanto del buon Luciano ci sarà nella nuova gestione del collega toscano Walter.

Khvicha Kvaratskhelia, Napoli
Khvicha Kvaratskhelia, Napoli @LPS

Napoli e Mazzarri, vietato sbagliare

Dove eravamo rimasti, dunque? Mazzarri ha allenato un Napoli fortissimo, che lui stesso ha contribuito a diventare tale contro i giganti d’Europa e togliendosi più di qualche soddisfazione contro le dirette concorrenti in Serie A. Virali sul web, dal momento dell’ufficialità del suo ritorno, rimonte e vittorie all’ultimo istante, che contribuiscono a creare l’alone mistico intorno alla trasferta del Gewiss Stadium. L’avversario è l’Atalanta, ma anche la paura di fallire ancora l’appuntamento con la vittoria.

Perciò tra mistica e trascorsi felici, l’allenatore del Napoli dovrà esordire nel modo più pragmatico possibile. Pazienza se qualche meccanismo sarà tutt’altro che oliato, mai come contro l’Atalanta alle ore 18:00 servirà esultare a fine match per risollevare un morale spezzato da sconfitte e punti persi che non appartengono a chi mostra lo Scudetto sul petto. E che è giunto ad un punto cruciale della stagione, in cui la sola prestazione – soprattutto post esonero di Garcia – non basta più.

Giacomo Raspadori, Napoli
Giacomo Raspadori, Napoli @livephotosport

Tocca a Raspadori

Mazzarri ha già scelto a chi affidarsi per espugnare la casa dell’Atalanta, altro avversario storicamente ostico e con cui il Napoli regala spesso match ricchi di gol e spettacolo. Si ripartirà dalle certezze spallettiane ancor prima che del predecessore Rudi, tradotte in un 433 con intenzione sin dal principio di dominare la sfida dal punto di vista dell’intensità.

In termini di nomi, tocca al tridente migliore a disposizione dell’allenatore che ripartirà sulla panchina azzurra affidandosi a Kvaratskhelia, Politano e Raspadori. Osimhen sarà con ogni probabilità a disposizione, pronto ad entrare in caso di necessità o semplicemente per far rifiatare l’attaccante ex Sassuolo. Dopo le ottime prove in Nazionale, è tempo di prendersi anche il Napoli e di farlo a suon di gol. Chi ben (ri)comincia è a metà dell’opera: lo stesso vale per Walter Mazzarri.

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