Un mercato di riparazione apparentemente povero per un’Inter che è riuscita a regalarsi il solo Buchanan durante il mese di gennaio. Effettivamente i nerazzurri hanno fatto di necessità virtù, andando a tappare il buco creatosi sulla fascia destra dopo l’infortunio di Cuadrado. Marotta ha giocato d’astuzia, con grande calma e pazienza, senza lasciarsi scoraggiare dalla beffa subita per Djalò, approdato a sorpresa alla Juventus.
Sul fronte uscite, in attesa che venga ufficializzato Sensi al Leicester, l’Inter non è riuscita a piazzare Alexis Sanchez, per cui non è arrivato il tanto agognato attaccante di peso che avrebbe consentito a Inzaghi di ruotare la coppia titolare con maggiore serenità. La priorità era Taremi, per cui il Porto ha alzato il muro, scegliendo di tenere l’iraniano sino a fine stagione. Marotta ha dunque scelto di avviare la trattativa per giugno, operazione che volge verso un esito positivo. Esattamente come Zielinski, in rotta con il Napoli. È probabile che anche il polacco arrivi a parametro zero a giugno.
Inter, mercato in prospettiva
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Una squadra prima in classifica, in teoria, non ha molto da sistemare. Forse qualche rimpianto lo lascia l’attacco, con Arnautovic e Sanchez come alternative. Marotta non ha però voluto forzare troppo la mano, ragionando a lungo termine, anche per non intaccare troppo un organico che ha ormai sviluppato un propria identità a livello di intesa e di coesione. Inter incompleta? Forse il rientro dell’Europa potrebbe lasciare qualche scoria ma la rosa di Simone Inzaghi conserva comunque la propria identità. A giugno, se dovessero arrivare Zielinski e Taremi, il ragionamento si sposterà verso l’annata 2024/25.
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