Ucraina, campione olimpico alle armi: Usyk come Lomachenko ed i Klitschko

Nicola Liberti
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La questione relativa alla crisi in Ucraina continua ad avere tragici risvolti in ambito geopolitico che, inevitabilmente, finiscono per intaccare altre realtà. Lo sport è una di queste, ed il pugilato sembra essere uno di quelli più coinvolti. Dopo l’ingresso nell’esercito territoriale ucraino come volontari da parte di Vasiliy Lomachenko, Wladimir Klitschko ed il fratello Vitaliy segue queste orme anche Oleksandr Usyk.

The Cat si è imposto come campione olimpico nella rassegna di Londra 2012 oltre a detenere i titoli di WBA (Super), WBO, IBF e IBO (pesi massimi). Il pugile aveva in programma per la prossima primavera l’incontro per difendere il proprio titolo Mondiale contro Anthony Joshua ma, secondo quanto riportato dal Mirror, nella giornata di oggi sarebbe tornato in patria per, appunto, arruolarsi nell’esercito del proprio paese.

Nei giorni scorsi era stato tacciato da fan e media di essere fuggito dal conflitto armato mosso dalla Russia. Il 35enne ucraino si è quindi difeso giustificando la sua presenza a Sheffield, Inghilterra, per motivi di lavoro ed annunciando il proprio rientro in patria con queste parole: “Alcuni hanno scritto di me in fuga, non è vero, era un viaggio di lavoro. Ora sono tornato, ora sono a casa“.