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Domenica 29 maggio ci sarà una sfida decisiva per il Nottingham Forest, ormai ad un passo dalla promozione in Premier League dopo più di vent’anni dall’ultima esperienza nella massima divisione. La finale si giocherà a Wembley come da tradizione, e l’avversaria sarà una delle più complicate da affrontare: l’Huddersfield. Fondato nel 1865, appena tre anni dopo i rivali del Notts County, il Nottingham divenne subito uno dei club più titolati della città, collezionando ben 10 trofei, tra cui 2 Coppe dei Campioni e 2 FA Cup.
Non è stato semplice il percorso affrontato in queste ultime settimane, dopo aver battuto in una semifinale rocambolesca lo Sheffield United ai calci di rigore. Ma i ragazzi di mister Steven Cooper non hanno mollato di un centimetro, perché non è stato un caso essere arrivati fin qui con il terzo miglior attacco e la seconda migliore difesa della stagione. Da sempre la Championship si distingue per essere un campionato molto competitivo, il Fulham e il Bournemouth sono l’esempio lampante, entrambe neopromosse in Premier League.
Nottingham Forest, dal Regno Unito all’Italia
Nel corso della sua storia, la città di Nottingham ha avuto molti collegamenti con l’Italia, definita infatti come la città più italiana d’Inghilterra. Tutto iniziò con la Juventus, quando nel 1901 indossava la maglia rosa nelle sue gare ufficiali. L’ex calciatore inglese John Savage consigliò alla società di cambiare i colori della divisa, ritenuti da lui poco professionali, importando dalla sua città quelli del Notts County, il bianco e il nero. Un’altra connessione con il nostro Paese la dobbiamo a Herbert Kilpin, originario di Nottingham. L’ex allenatore si trasferì in Italia a fine ‘800, fondando poi nel 1899 il Milan.
Infine, il club inglese deve i suoi colori a Giuseppe Garibaldi, che divenne famoso in tutto il mondo e soprattutto nel Regno Unito. Il generale italiano influenzò particolarmente la città di Nottingham, che scelse il rosso dei garibaldini come colore ufficiale per la loro divisa. La finale di domenica potrebbe segnare un altro capitolo di questa fantastica storia, che riporterebbe il Nottingham Forest sul palcoscenico calcistico più affascinante del mondo, quello della Premier League.