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Qatar 2022 sta per iniziare, e mancano soltanto quattro nazionali per avere tutte le convocazioni ufficiali di questo Mondiale. L’Olanda di Louis van Gaal ha già diramato i 25 uomini che andranno in spedizione, sorprendendo a centrocampo con le aggiunte di Simons e Taylor, rispettivamente 2003 e 2002 di PSV e Ajax, visti molto bene in patria. il ct, nei mesi passati, ha polemizzato sull’utilizzo di alcuni suoi giocatori coi club, uno tra questi è Frenkie de Jong, che per un breve periodo ha faticato a trovare minutaggio con Xavi. L’allenatore ex Manchester United, ai microfoni di NOS, è tornato a parlare del pupillo di Arkel, limitandosi però ad evidenziarne le qualità: “Se l’avversario vuole bloccarci, Frenkie può giocare dal basso. Ha il controllo della palla, sa saltare una linea e ha l’intuizione di lasciare un giocatore solo davanti al portiere“. De Jong sarà sicuramente il perno della mediana degli orange, essendo l’unico ad evitare ballottaggi, che vedranno protagonisti Koopmeiners, Klaassen e de Roon.
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De Jong con l’Olanda e col Barcellona, cosa cambia?
Nonostante le numerose lamentele nell’ultimo anno di van Gaal, non si può affermare con assoluta certezza che il de Jong del Barcellona sia diverso da quello dell’Olanda. Chiaramente le chiavi tattiche delle squadre hanno caratteristiche diverse, e possono quindi cambiare i movimenti del mediano, senza però toccarne la concretezza. I moduli sono diversi, e il 4-3-3 con Xavi è differente al 3-4-1-2 offerto dalla sua Nazionale; non solo per le qualità dei compagni, ma soprattutto per la maggior densità di giocatori in mezzo al campo, che con van Gaal è più frequente. Questo comporta una minor gestione nel dettare i tempi a centrocampo, che in Spagna sono totalmente affidati a lui. Al di là delle differenze, la cosa certa è che de Jong sarà fondamentale nel percorso che van Dijk e compagni stanno per affrontare.