Ottavi Champions: Juventus, a Porto in cerca del riscatto

I bianconeri, dopo il pesante passo falso di Napoli, vogliono ritrovare in Champions League quelle certezze che sembravano ormai acquisite e date per scontate. Contro il Porto sarà gara della verità

Redazione
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Momento peggiore per riassaporare l’amaro gusto della sconfitta, probabilmente, non avrebbe potuto esserci. La Juventus, dopo un esaltante filotto di 6 successi e un pareggio tra campionato, Supercoppa e Coppa Italia, cade a Napoli e vede tutt’a un tratto allontanarsi le speranze scudetto e i progressi fatti vedere nelle ultime settimane. L’infortunio di un metronomo come Arthur, ormai diventato faro del centrocampo, non può essere additato a causa di tutti i mali: al Maradona, nel pomeriggio di sabato scorso, la Juve è stata abulica, lenta e imprecisa. L’impressione è che quando il trentacinquenne Ronaldo decide di prendersi un giorno di fisiologica pausa, tutta la manovra offensiva bianconera finisca per incepparsi. Un lusso che gli uomini di Pirlo non potranno permettersi nell’andata degli ottavi di Champions contro il Porto, prevista mercoledì 17 febbraio alle ore 21. 

In un Estadio do Dragao ancora a porte chiuse si incroceranno due squadre unite da qualche punto in comune. Dragoes e Zebre, anzitutto, sono i campioni in carica dei rispettivi campionati: la sensazione unanime, però, è che difficilmente le due squadre possano ripetersi quest’anno. I padroni di casa, allenati dall’ex Inter e Lazio Sergio Coinceiçao, sono reduci da 3 pareggi consecutivi in Primeira Liga e annaspano a ben 7 punti di distanza dalla lanciatissima capolista Sporting Lisbona: la priorità sembra essere quella di difendere la seconda piazza dagli assalti di Braga e Benfica, distanti rispettivamente una e due lunghezze. In Europa invece, dopo un tranquillo secondo posto nella fase a gironi alle spalle dell’imprendibile City di Guardiola, i portoghesi cercheranno di recitare il classico ruolo di mina vagante della manifestazione. Il sorteggio non è stato certo tenero, anche se poteva andar peggio: la Juventus, come riportato da Sportytrader.it, è considerata nei pronostici sulla Champions League 2020-2021 (quota 10) la quarta squadra tra le probabili vincitrici. Le quote antepost vedono però davanti ai bianconeri Bayern (4.00), Manchester City (4.00) e Liverpool (8.50), squadre più temibili e meglio attrezzate dei bianconeri.

L’ipotetico successo finale dei portoghesi, invece, è addirittura dato a 150.00! Si tratta di quote che, però, non devono trarre in inganno. La Juventus, infatti, non ha molta fortuna con i sorteggi che sulla carta sono favorevoli. La memoria va all’edizione 2018-2019 della Coppa dalle grandi orecchie, quando i ragazzi di Allegri si sono arresi in maniera sorprendente a un arrembante e giovanissimo Ajax, capace di vincere a Torino sbattendo fuori i torinesi ai quarti di finale. È andata molto male anche nell’edizione passata: l’accoppiamento col Lione, agli ottavi, sembrava un morbido cuscinetto in grado di traghettare Ronaldo e compagni verso sfide più affascinanti e complicate. Niente di tutto ciò: in una doppia sfida amara, infatti, i transalpini hanno sbattuto fuori gli italiani vincendo 1-0 all’andata e limitando i danni allo Stadium. La sconfitta per 2-1 è stata indolore ed è costata a Sarri la panchina dei campioni d’Italia. 

La storia dunque può insegnare molto. Gli ostacoli saranno molteplici, soprattutto se la Juventus si presenterà nella versione dimessa e sbiadita scesa in campo contro il Napoli. Sono due, a voler essere ottimisti, gli elementi che danno tranquillità in vista della sfida. Il primo porta il nome e cognome di Cristiano Ronaldo: il portoghese negli scontri a eliminazione timbra con una regolarità impressionante e, di sicuro, avrà voglia di essere profeta in patria. C’è poi da considerare il fattore cabala: i quattro precedenti tra le due squadre in Champions, infatti, parlano di un pareggio e ben tre vittorie bianconere. Quattro anni fa Porto e Juve si sono incontrate proprio agli ottavi: italiani vincenti al Do Dragao 2-0 (gol di Pjaca e Alves) e bravi a chiudere la contesa due settimane dopo allo Stadium grazie al rigore di Dybala. Il 10 argentino non sarà della sfida: toccherà a Morata non farne rimpiangere l’assenza.