Pagelle Atalanta-Juventus 0-1: Lookman a due facce, Vlahovic MVP

La Juventus torna a vincere un trofeo dopo tre anni e lo fa battendo l'Atalanta per 1-0 nella finale di Coppa Italia: le pagelle del match

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Dopo tre anni tormentati e ricchi di delusioni, la Juventus torna a sollevare un trofeo. La Vecchia Signora si impone per 1-0 contro l’Atalanta nella finale di Coppa Italia, con la rete firmata da Dusan Vlahovic dopo soli 4′. Prestazione maiuscola da parte dei bianconeri, protagonisti di una prestazione di forza contro i bergamaschi di Gasperini, ancora una volta a bocca asciutta, in attesa dell’ultimo atto di Europa League.

Pagelle Atalanta

  • Carnesecchi 6: Non può nulla nel face to face con Vlahovic. Pronto sulle uscite alte.
  • Djimsiti 5,5: Peccato mortale sul gol di Vlahovic, quando si addormenta e lascia in gioco il serbo. Si riscatta con una buona prestazione, ma l’errore rimane.
  • Hien 5: Quasi rimpiange il duello con Darwin Nunez. Fatica da matti contro un osso duro come Vlahovic. Perde quasi tutti i duelli con il serbo, compreso quello che porta al gol. Rischia anche il rigore. Gasperini intuisce le difficoltà e lo tira fuori. (dal 59′ Scalvini 6: Intraprendente, partecipa attivamente alla manovra)
  • De Roon 5,5: Le ripartenze bianconere lo costringono agli straordinari. Non ha il passo di Chiesa e Vlahovic e fatica parecchio. (dal 65′ Toloi 6: Si difende bene)
  • Zappacosta 6: La corsa non manca mai, ciò che manca è la concretezza. (dal 59′ Hateboer 6: Disputa la sua onesta partita, senza infamia e senza lode)
  • Ederson 6,5: Mescola chilometri e recuperi preziosi. Pecca di lucidità negli ultimi 30 metri, ma la sua prestazione rimane ottima.
  • Pasalic 5,5: Poco lucido e privo di idee. Abbiamo visto sue versioni migliori. (dal 59′ Miranchuk 6: Qualche buon guizzo)
  • Ruggeri 6: Accompagna sempre la manovra
  • De Ketelaere 5: Un altro giocatore rispetto al colui che aveva steso la Roma. Spaesato e mai dentro la manovra, così il Gasp lo toglie all’intervallo. (dal 46′ Touré 5,5: Inghiottito da Bremer)
  • Koopmeiners 5,5: Non è il killer che ha infilato due volte la Juve in campionato. Più lontano dalla porta, con conseguente meno possibilità di ferire.
  • Lookman 6,5: Fatica non poco da punta centrale, azzannato da Bremer. Sensibilmente meglio quando si sposta sull’esterno. Crea diversi pericoli potenziali, fra cui il palo.

Pagelle Juventus

  • Perin 6: Chiamato poco in causa, protetto bene dalla sua difesa.
  • Gatti 6,5: Puntuale e preciso, non sbaglia nulla. Più dimesso del solito, con una particolare attenzione alla fase difensiva.
  • Bremer 7,5: Un autentico gigante in mezzo all’area. Respinge tutto ciò che gli arriva. Semaforo rosso, dalle sue parti non si passa. Lui e Vlahovic sono i veri protagonisti di questa vittoria.
  • Danilo 7: Dopo una stagione complicata, si riprende alla grande con una partita di spessore, tecnico e caratteriale. Guida la retroguardia bianconera nella resistenza finale.
  • Cambiaso 7: Elegante come pochi, mantiene la lucidità in ogni momento. E la palla per Vlahovic è semplicemente sublime. (dall’81’ Weah SV)
  • McKennie 6: Timido nel primo tempo, finale in crescendo.
  • Nicolussi Caviglia 6,5: Allegri gli affida le chiavi della mediana. Lui mette dentro personalità e grinta, sbagliando ben poco, sia in interdizione, sia in impostazione. (dal 62′ Miretti 6,5: Mette in campo tanta corsa e qualità, sfiorando anche il gol. In grande crescita)
  • Rabiot 6,5: Le sue cavalcate contribuiscono a spezzare la pressione atalantina. Prezioso anche in fase difensiva.
  • Iling-Junior 5,5: Si complica la vita in più occasioni, spesso da solo.
  • Chiesa 5,5: Strappa e corre, come sempre. I suoi allunghi sono fondamentali per allungare il campo. Pecca di lucidità e concretezza. Ha comunque confermato il suo ottimo stato di forma. (dal 69′ Yildiz 6: Dà qualche strappo)
  • Vlahovic 7,5: Ancora lui. Nelle difficoltà e nella confusione Juve, il serbo c’è sempre. La firma è sempre la sua, a cui aggiunge un altro gol annullato per fuorigioco millimetrico. Corre, lotta, difende e segna. MVP a mani basse. (dall’81’ Milik SV)

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