Atmosfera da brividi quella dell’AFAS Stadion, una di quelle che si respira solo nelle notti europee. L’Az Alkmaar ha ospitato la Lazio per chiudere la pratica verso i quarti di finale della Conference League, mentre i biancocelesti si sono presentati con l’intento di ribaltare il risultato dell’andata. All’Olimpico gli olandesi si erano imposti per 1-2, tornando nei Paesi Basse con una rete di vantaggio.
Quella andata in scena è una gara che ha visto la formazione di casa essere padrona del gioco: nonostante l’illusorio vantaggio di Felipe Anderson, gli uomini di Sarri sono stati costretti ad inseguire per tutta la partita, fallendo poche occasioni. L’insuccesso esclude i capitolini dalla competizione, unica italiana tra tutte le presenti in Europa.

Az Alkmaar-Lazio 2-1, la cronaca del primo tempo
Il match prende il via su ritmi piuttosto alti e si devono attendere solo 4′ per la prima discesa a rete dell’Az Alkmaar sfumata in un nulla di fatto. La Lazio messa in campo da Maurizio Sarri prova a costruire, ma è nuovamente la compagine olandese ad affacciarsi verso l’area di rigore biancoceleste mettendo pressione agli ospiti.
La Lazio prova a scuotersi e a far girare maggiormente la sfera partendo dalle retrovie. La prima luce delle Aquile arriva al 20′, ma l’azione non si concretizza. Dopo pochi minuti un lancio dalla difesa piove perfettamente sui piedi di Mattia Zaccagni, che serve rasoterra Felipe Anderson: il brasiliano dal limite dell’area prende la mira e insacca nell’angolino basso superando Ryan e rimettendo in equilibrio l’ottavo di finale.

Dopo la rete biancoceleste la macchina olandese si rimette in moto, riportandosi nei pressi di Provedel. Di fatti dopo qualche tentativo sprecato, l’Az ristabilisce la parità sull’1-1 (e torna avanti nel punteggio generale) con un gran gol di Jesper Karlsson: un tiro dai venti metri su cui l’estremo difensore della Lazio non è riuscito ad arrivare. Dopo aver ritrovato equilibrio nello score, gli olandesi prendono le redini del gioco, rendendosi nuovamente pericolosi sugli sviluppi di un corner.
Al 38′ la Lazio torna a sorprendere la difesa dell’Alkmaar, che tuttavia rigetta il tentativo dei capitolini in fallo laterale. 1′ dopo le parti si ribaltano, con il tiro di Reijnders che finisce di poco a lato. Poco prima dello scadere della prima frazione di gioco, con un solo minuto di recupero concesso dal direttore di gara, i padroni di casa collezionano due occasioni da gol, sulla seconda fondamentale è stato l’intervento di Provedel.

Az Alkmaar-Lazio 2-1, la cronaca del secondo tempo
Alla ripresa del gioco la squadra si Maurizio Sarri prova subito a portarsi avanti: Luca Pellegrini, all’esordio, si apre un strada al centro del campo e calcia forte verso la porta: ottima la reazione del portiere Ryan che riesce a deviare. Per riuscire a ribaltare la situazione il tecnico biancoceleste tenta qualche sostituzione, con l’ingresso di Luis Alberto al posto di Milinkovic–Savic.

Tuttavia al 62′ Pavlidis viene servito perfettamente dall’autore della prima rete dell’Az Alkmaar, infilando la sfera del 2-1 nell’angolo alla sinistra di Provedel. Le difficoltà aumentano e il tempo scorre per la Lazio, che resta in balia del possesso palla della squadra casalinga. Al 74′ il tiro di Reijnders sfiora la base del palo, fallendo di pochissimo il colpo del 3-1.

Le occasioni si moltiplicano per la compagine allenata da Janssen, che vuole chiudere definitivamente i conti. Gli ospiti, costretti al tutto per tutto, provano a portarsi avanti e si rendono pericolosi all’80’ con un tiro da fuori di Marusic che finisce alto. Col passare dei minuti il match perde la sua scintilla, la Lazio tenta nuovi affondi, ma la difesa olandese è piazzata a ricaccia indietro ogni tentativo. Il direttore di gara concede 180” di extratime, ma i biancocelesti non sfondano e scende la parola fine su tutti i sogni europeii.
Pagelle Az Alkmaar
Ryan 6,5
Sugawara 6,5
Hatzidiakos 6
Goes 6
Kerkez 6,5
Reijnders 7
Clasie 7
Mijnans 6
Karlsson 7
Pavlidis 7
Odgaard 6
Pagelle Lazio
Provedel 5,5
Pellegrini 6 (s. Lazzari)
Gila 5
Romagnoli 5,5 (s. Casale)
Marusic 5
Milinkovic-Savic 5 (s. Luis Alberto)
Basic 5,5
Vecino 6
Cancellieri 5
Felipe Anderson 6 (s. Romero)
Zaccagni 5,5 (s. Pedro)