La sosta per le Nazionali, prima del 2023, sta per arrivare ma prima che i calciatori raggiungano le rispettive rappresentative dalle quali sono stati convocati c’è ancora un turno di campionato da giocare. Questa sera, sabato 18 marzo, va in scena il match fra Udinese e Milan valido per la 27ª giornata di Serie A. Una sfida importante quella della Dacia Arena per entrambe le squadre, per chiudere questo ciclo di partite di inizio anno nel miglior modo possibile.
I due tecnici Sottil e Pioli si affidano ai loro miglior 11 possibili, al netto di squalifiche e infortuni. L’allenatore dei friulani schiera un 3-5-2 puntando sull’esperienza e il carisma di Pereyra e sulla fame di gol di Success e Beto. Dall’altra parte, il mister dei rossoneri sceglie l’ormai consueto 3-4-2-1 con Ballo-Touré al posto dell’indisponibile Theo Hernandez e il ritorno fra i titolari di Ibrahimovic, considerata l’assenza per squalifica di Giroud.

Udinese-Milan, primo tempo: Pereyra e Beto per i friulani, in mezzo l’eterno Ibrahimovic
L’inizio del match in terra friulana vede più aggressiva la squadra di casa, più in palla fisicamente e che tenta di mettere in difficoltà i rossoneri grazie alle sgroppate di Udogie sulla fascia, alla qualità di Samardzic in mediana e alla potenza di Success davanti, collezionando diversi calci d’angolo nelle battute iniziali.
Il Milan fatica a tenere palla e viene colpito dal miglior approccio degli avversari: al 10′ Tomori viene aggredito dal talento dell’Udinese Samardzic, che recupera palla e parte in velocità, superando di nuovo il difensore inglese dribblandolo con un tunnel, sulla sfera si avventa Pereyra il quale tira rasoterra di prima intenzione e prende in controtempo Maignan, portando avanti i suoi.
La reazione del Diavolo non si fa attendere: al 12′ Bennacer guadagna una punizione da posizione interessante e a batterla va un Ibrahimovic capitano del Milan da record che calcia forte ma spedisce la sfera alta sopra la traversa. La squadra bianconera resta però molto attiva, determinata e con uno spirito molto offensivo, tanto che al quarto d’ora di gioco sono già cinque i corner battuti.

Passati poco più di 20 minuti, la squadra di Pioli inizia a proporre qualcosa di più in fase di costruzione della manovra con un giro palla un po’ più convinto ma non riesce a rendersi pericoloso, in quanto le uniche conclusioni sono quelle centrali di Saelemaekers e Leao. Al 27′ ancora il belga, alla 100ª presenza in Serie A, conquista un calcio di punizione nella zona della fascia destra facendo ammonire Nehuen Perez ma questo non viene concretizzato dal Diavolo.
Nei momenti di difficoltà vengono fuori i leader e il Milan ne ha uno in Zlatan Ibrahimovic: lo svedese intorno alla mezz’ora di gioco inizia ad abbassarsi a centrocampo per cercare di aiutare la squadra a gestire meglio il pallone e guadagnare metri. Proprio il bomber classe 1981 prova a scuotere i suoi con un’azione pericolosa in combinazione con Brahim Diaz: lo spagnolo si infila in area e impegna Silvestri, ma l’arbitro segnala un suo fallo di mano precedente.
Un altro protagonista tecnico e caratteriale dei rossoneri è Rafael Leao, che al 40′ prova il tiro a giro sul secondo palo ma trova la pronta risposta del portiere dei friulani, che si rifugia in angolo. Passano due giri di orologio e il portoghese si rende ancora protagonista: Bennacer sventaglia in maniera illuminante per il numero 17 che controlla e palleggia, la sfera sbatte sul braccio di Bijol e l’arbitro Doveri, dopo consulto al Var, assegna il rigore ai rossoneri.

All’alba dei 2 minuti di recupero del primo tempo sul dischetto si presenta Ibrahimovic che sceglie un angolo ma si vede parare il penalty da Silvestri. Sembra una serata stregata per il Milan, ma il Var decide di dare una seconda possibilità all’eterno campionissimo svedese, che stavolta non sbaglia e fa 1-1 calciando centralmente e con rabbia e tornando al gol 433 giorni dopo l’ultima volta. Poco prima il tecnico dei padroni di casa Sottil era stato espulso per proteste sulla ripetizione del rigore.
La prima frazione gioco sembra andare in archivio così, ma all’ultimo secondo di gioco ecco un’altra sorpresa a ribaltare nuovamente le sorti della sfida: al 50′ Udogie prova a sfondare centralmente ma viene fermato, la sfera giunge a Success sull’out mancino il quale mette in mezzo all’area piccola trovando la deviaizone vincente di Beto, che fa 2-1 in fondo ad un primo tempo ricco di colpi di scena nel finale.

Udinese-Milan, secondo tempo: Ehizibue cala il tris bianconero
Nessun cambio fra i 22 protagonisti in campo al rientro dagli spogliatoi. In avvio di ripresa è il Milan a fare la partita, aggredendo fin da subito per cercare di recuperare il gol di svantaggio. La prima occasione viene creata al 51′: corner preciso di Tonali che pesca lo stacco di testa di Thiaw, che però non riesce a direzionare bene la sfera che finsice fra le braccia di Silvestri.
Il Diavolo spinge ancora ed è pericoloso anche al 55′: traversone di Brahim Diaz dalla destra, Ibrahimovic viene fermato da Becao e Bijol, sulla sfera Ehizibue è incerto e si fionda Ballo-Touré che viene stoppato dal portiere bianconero. Al 64′ prime mosse di Pioli, che cerca di dare una scossa ai suoi con un doppio cambio e il ritorno all’antico: Rebic e Krunic al posto di Saelemaekers e Bennacer e si torna al 4-2-3-1.

Questi cambi però sortiscono l’effetto contrario: al 70′ Success parte in progressione e supera Thiaw, che cade a terra, la palla finisce tra i piedi di Udogie che crossa rasoterra all’interno dell’area di rigore e trova la deviazione vincente sotto porta di Ehizibue, che in posizione regolare sigla il 3-1 friulano. Il doppio vantaggio galvanizza l’Udinese, che al 75′ sfiora il poker di reti: iniziativa di Udogie sulla sinistra e cross in mezzo per il tentativo al volo di Pereyra, con la sfera che esce di pochissimo.
Pioli si gioca il tutto per tutto con altre sostituzioni, tutte al 76′: dentro De Ketelaere, Calabria e Origi, fuori Ibrahimovic, Tomori e Brahim Diaz. All’84, sugli sviluppi di una punizione battuta da Tonali, si avventa sul pallone Krunic il quale colpisce di prima intenzione ma non centra lo specchio della porta. La squadra ospite prova a crederci tentando la mission impossibile nel corso dei 7 minuti di recupero, ma sembra non avere idee ed energie sufficienti.
La squadra friulana gestisce e controlla gli avversari senza troppi patemi, godendosi i cori di gioia dei tifosi bianconeri e godendosi gli ultimi minuti in scioltezza, conquistando una vittoria casalinga che mancava addirittura da 181 giorni e salendo all’ottavo posto in classifica. Il Milan, invece, si inceppa ancora e commette un altro passo falso che potrebbe risultare fatale a fine stagione in ottica corsa Champions League.
Pagelle Udinese
Silvestri 6,5
Perez 6
Bijol 5,5
Becao 6,5
Ehizibue 6,5 (Ebosele s.v.)
Samardzic 6,5 (Lovric 6)
Walace 6
Pereyra 7
Udogie 7 /Zegelaar s.v.)
Success 7 (Thauvin 6)
Beto 7
Pagelle Milan
Maignan 6
Kalulu 6
Thiaw 5,5
Tomori 5 (Calabria 6)
Ballo-Touré 6
Bennacer 6,5 (Krunic 6)
Tonali 6
Saelemaekers 6 (Rebic 5,5)
Brahim Diaz 5,5 (Origi 5,5)
Leao 6
Ibrahimovic 6,5 (De Ketelaere 5,5)