Si è appena concluso il posticipo della 34ª giornata di Serie A, che ha visto quest’oggi – lunedì 8 maggio – scendere in campo nella cornice della Dacia Arena, l’Udinese di Andrea Sottil e la Sampdoria di Dejan Stankovic. A spuntarla, al fischio finale del direttore di gara Baroni, sono stati proprio i padroni di casa i quali, grazie alle reti di Pereyra e Masina, hanno avuto la meglio sulla formazione blucerchiata, la quale (a quattro giornate dal termine ed con un distacco di 13 punti dal quart’ultimo posto) è aritmeticamente retrocessa in Serie B.

Udinese-Sampdoria 2-0, la cronaca del match
Pronti, via e bastano meno di 600 secondi all’Udinese per portarsi in vantaggio con l’ex Juventus Pereyra, il quale ricevuta palla dopo l’imbucata in verticale di Ebosele, con un leggero tocco sotto batte Ravaglia mettendo il match subito in discesa per i suoi. Accusa il colpo la Sampdoria la quale sembra non riuscire ad arginare le sortite offensive dei bianconeri, in particolare di Ebosele, nettamente il migliore dei suoi nel primo terzo di gara..

Il raddoppio friulano arriva al 34′ con Adam Masina, che di testa su assist di Lovric trova il suo secondo gol stagionale. La Sampdoria prova a reagire subito, ma la conclusione di Quagliarella non impensierisce Silvestri, anzi è ancora Pereyra al 46′ a sfiorare la doppietta, ma Ravaglia si oppone. Al termine delle prima frazione di gioco, i blucerchiati fanno registrare “zero conclusioni” alla voce “tiri in porta”.

Al rientro in campo la formazione di Stankovic appare più reattiva e di fatto al 53′, serve un super Silvestri per dire di no a Zanoli, il quale involatosi verso la porta avversaria, libera il destro sul che però trova un9 ottima risposta dell’estremo difensore bianconero; sulla ribattuta arriva poi anche Djuricic che però spreca da ottima posizione. Cinque minuti più tardi è invece il palo a negare la gioia del gol a Gabbiadini, ma ora la Sampdoria sembra essere in partita.

Nell’ultimo quarto di gara i ritmi appaiono più lenti con l’Udinese in gestione e la Sampdoria che prova a costruire senza creare però particolari apprensioni. Al 84′ da segnalare la standing-ovation della Dacia Arena per Fabio Quagliarella, il quale viene sostituito da Jesè Rodriguez. Gli ultimi minuti scorrono senza alcun sussulto, tant’è che dopo i 4′ di recupero segnalati dal tabellone luminoso, il direttore di gara Baroni manda le squadre negli spogliatoi, sancendo così – dopo 11 anni di Serie A – la retrocessione (aritmetica) per gli uomini di Dejan Stankovic.

Pagelle Udinese
Silvestri 6
Becao 6
Bijol 6
Masina 7
Ebosele 6,5 (dal 78′ Perez s.v)
Pereyra 7 (dal 85′ Pafundi s.v)
Walace 6
Lovric 6,5 (dal 63′ Arslan 6)
Zeegelaar 5,5 (dal 78′ Udogie s.v)
Thauvin 6 (dal 63′ Samardzic 6)
Nestorovski 5,5

Pagelle Udinese
Ravaglia 6
Gunter 5,5
Nuytinck 6
Murru 5
Zanoli 5,5
Winks 5 (dal 89′ Ilkhan s.v)
Rincon 5,5 (dal 89′ Paoletti s.v)
Augello 5
Djuricic 5 (dal 89′ Cuisance s.v)
Quagliarella 5,5 (dal 84′ Jesè Rodriguez s.v)
Gabbiadini 5,5 (dal 89′ Lammers s.v)

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