Dalle prestazioni di basso livello, le critiche ed il poco spazio alla rinascita. Al capitano della Roma Lorenzo Pellegrini è bastato poco per ritornare, e ritrovare, il proprio livello: appena un cambio in panchina, o meglio, un cambio di modulo. L’addio di José Mourinho fa accantonare ai giallorossi la difesa a 3 ed il 3-5-2, favorendo invece una disposizione tattica più consona agli uomini a disposizione con il 4-3-2-1 di Daniele De Rossi, recuperando così di fatto il numero 7 e riscoprendo una convivenza possibile con il principale tenore della rosa, Paulo Dybala.
Dybala inventa, Pellegrini decide: così De Rossi cambia la Roma
I due giocatori più tecnici e di estro, maggiormente inclini a fraseggi, inserimenti e gioco a disposizione della Roma odierna sono proprio Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala. Due elementi parsi incompatibili di natura sotto la guida Mourinho, riscoperti ora ad inventare e determinare sulla trequarti ridisegnata da Daniele De Rossi.
La soluzione ed il coesistere del capitano e del numero 10, mascherato in 21, risiede unicamente in una nuova visione del vestito da cucire al meglio addosso alla Roma. Daniele De Rossi, oculato osservatore esterno prima, uomo investito della gestione tattica della rosa poi, toglie polvere e cancella il leitmotiv di difesa e schermaglie proprio dei giallorossi da un triennio, vota il gioco ed i migliori interpreti a disposizione in campo, terra di verdetti inappellabili. Cambio in panchina, cambio modulo e coesistenza di Pellegrini e Paulo Dybala, risultato? 2 vittorie in 2 match, primi accenni di gioco offensivo e 2 reti del numero 7.