Domenica 25 marzo andrà in onda la Serie C per la 34a giornata di campionato. Il Pescara, attualmente terzo in classifica, sarà ospite del Catanzaro, ormai matematicamente campione. Sarà una partita di alta quota importantissima per gli uomini di Zeman, che vogliono blindare il terzo posto, un risultato che sarebbe ottimo in vista play-off. Attualmente i delfini si trovano a +2 dall’AZ Picerno e +3 dal Foggia, ma questo vantaggio non è abbastanza per gli abruzzesi.
Il terzo posto significherebbe approdare ai play-off direttamente dal primo turno Nazionale, quindi saltando i primi due turni. Però d’altra parte il match è complicatissimo, il Catanzaro ha vinto 27 delle 33 partite di campionato, perdendone solo una, contro la Viterbese per 1-0. La squadra allenata da Vivarini si conferma una vera e propria corazzata, difficile da arginare.

Pescara, l’arma in più è la freschezza dei giovani
Nei campionati minori della nostra penisola, è spesso l’esperienza a farla da padrona, ma questa filosofia non si addice al Pescara. I delfini sono la seconda squadra più giovane della Serie C. L’età media è di 24,5 anni, dietro soltanto ai 24,1 del Virtus Francavilla. Tra le baby promesse del Pescara troviamo diversi nomi interessanti, tra tutti Plizzari, Milani e Vergani, i 3 più utilizzati da Zeman.
Non mancano mai episodi di “nonnismo“, infatti giocatori come Brosco o Mora, entrambi over 30, vengono spesso schierati da titolari, ma ci sono tanti volti giovani nel mondo pescarese. Il ventunenne Lorenzo Milani è l’under 23 più utilizzato dal Pescara. Da terzino sinistro ha già collezionato 28 partite, con 1 gol e 1 assist. Un altro giocatore interessante è Edoardo Vergani, ex Salernitana e scuola Inter, è una punta centrale di 22 anni che ha già segnato 6 gol in 28 partite.
Altro nome, forse già più conosciuto, è quello di Alessandro Plizzari. Prodotto del vivaio del Milan, attualmente ha 23 anni e ha coperto i pali del Pescara per quasi tutta la stagione. L’ultimo, ma non per importanza, risalta all’occhio per l’età. Stiamo parlando di Marco Delle Monache, l’esterno sinistro di appena 18 anni è proprio frutto del vivaio dei delfini. In questa stagione ha già collezionato 4 gol e 4 assist in 23 partite, entrando spesso dalla panchina. Sicuramente è un osservato speciale.

Catanzaro, la chiave del successo è lo Stadio Nicola Ceravolo
Se per il Pescara il punto di forza è la freschezza e la grinta messa in campo dai giovani, lo Stadio Nicola Ceravolo è invece la chiave di tutte le vittorie casalinghe del Catanzaro. Basti pensare che la capolista non ha mai perso tra le mura amiche, ma a recare spavento sono i numeri. In 17 partite casalinghe, i calabresi, hanno ottenuto 17 vittorie, 13 delle quali sono dei clean sheet. Infatti ha subito solamente 5 gol, segnandone 58 (3,41 a partita).
In 13 occasioni ha trovato più di due gol a partita, mentre in una sola ha subito più di un gol e risale al match vinto per 3-2 contro la Viterbese. Sono numeri che confermano l’ottimo lavoro fatto dagli uomini di Vivarini. Nelle ultime 3 partite casalinghe ha trovato 13 gol (4,33 a partita), subendone solamente uno. Non sarà per nulla facile riuscire anche solo a strappare 1 punto in questo stadio.
Un’annata da sogno coronata con la vittoria finale. Si basti pensare che il Catanzaro è sia il miglior attacco che la miglior difesa del campionato ed è riuscita a vincere il titolo con 5 gare di anticipo. Però il Pescara ci prova, anche se all’andata ne è uscita da sconfitta per 0-3. I pronostici sono tutti a favore dei calabresi, ma spesso possono essere smentiti, soprattutto nel mondo del calcio.

I precedenti play-off non sorridono al Pescara
Se si dice che la storia si ripete, probabilmente Zeman dovrà stare attento, soprattutto perchè i precedenti play-off non hanno mai sorriso al Pescara. La delusione più recente è quella dello scorso anno. Dopo esser arrivata quinta in Serie C, il Delfino si è dovuto arrendere al primo turno Nazionale al termine di una doppia sfida bellissima contro il Feralpisalò. Terminata 3-3 dell’andata, ma al ritorno la squadra abruzzese ha incassato una sconfitta per 2-1 che è costata l’eliminazione.
Un’altra delusione pesante risale alla stagione 2018/2019, quando il Pescara arrivò quarta in Serie B. Ai play-off affrontò l’Hellas Verona in semifinale, furono due partite molto intense e, dopo lo 0-0 dell’andata, dovette arrendersi per 1-0 al ritorno, mandando i veneti in finale e successivamente in Serie A.
Ma una gioia è arrivata e probabilmente nella città abruzzese se la ricordano tutti. Stagione di Serie B 2015/2016, il Pescara di mister Oddo arriva quarta in classifica. La squadra era piena di scommesse e talenti che adesso conoscono tutti, tra i quali c’erano Lapadula, Caprari, Benali, Memushaj, un giovanissimo Mandragora e un all’ora ventenne Torreira, ex Arsenal e Fiorentina. I delfini riescono a vincere la semifinale contro il Novara e la finale contro il Trapani, completando una storica promozione in Serie A.

Catanzaro-Pescara naviga nell’incertezza
Sarà sicuramente la partita più importante della giornata, ma è anche la più incerta. Le scuole di pensiero si dividono, da una parte c’è chi è convinto che la determinazione del Pescara possa farla da padrone. Un fondo di verità c’è, d’altronde il Catanzaro è ormai matematicamente primo, quindi avrà meno stimoli rispetto alla squadra di Zeman, che farà di tutto per il terzo posto.
Dall’altra parte c’è da considerare però che il Catanzaro festeggerà per la prima volta questo successo a casa loro. Andrà davanti ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, quindi il modo migliore per festeggiare è sicuramente una vittoria. Sarà una bella partita da vedere, aldilà di qualsiasi risultato.
Il Pescara farà affidamento al bomber Lescano, attuale capocannoniere dei delfini, ma soprattutto all’esperienza di mister Zeman. Quest’ultimo è arrivato a stagione in corso e ha scelto per la terza volta nella sua carriera la piazza di Pescara. Il motivo per cui è stato scelto è chiaro, la sua carriera parla da sola. È un allenatore da dentro o fuori, lui vive per queste gare.