Nel corso di una lunga intervista concessa a Federico Balzaretti su DAZN, il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato del momento che sta vivendo sulla panchina rossonera: “Alleno il Milan che è uno dei club più prestigiosi al mondo, ora ho grande visibilità. Ho fatto tante esperienze nella mia vita, ho avuto bisogno di fare le mie tappe per arrivare a questo punto”.
Come si gestisce un gruppo?: “Ci sono state esperienze che mi hanno aiutato tanto. Il primo anno a Salerno andai da un titolare prima del derby contro il Napoli, per dargli una pacca sulla spalla e lui mi disse che l’allenatore ero io e potevo fare le scelte che volevo, ma allo stesso tempo che non dovevo andare a coccolarlo. È stato un insegnamento, non vado mai a spiegare ai giocatori le mie scelte. Ovviamente la mia porta poi è sempre aperta, se un giocatore vuole delle spiegazioni basta che viene da me”.
Come allenta la tensione?: “Passeggio con il cane o vado a fare un giro in bici nei boschi intorno a Milanello. In certi momenti preferisco andare da solo”.
C’è la pressione Scudetto?: “La sentiamo, ma la viviamo settimanalmente. Non siamo partiti per vincere il campionato o la Champions. Dobbiamo vincere sempre la prossima partita”.
Il gioco del Milan: “In fase difensiva lavoriamo sempre meno di reparto, vogliamo portare la parità numerica nella zona della palla. In fase di impostazione la cosa fondamentale è lo smarcamento. Più ti muovi e più metti in difficoltà gli avversari. Nel calcio moderno è fondamentale l’intelligenza dei giocatori in campo“.
Su Ibrahimovic: “Ha una mentalità e una forza interiore pazzesca, nonostante la sua carriera ha una grande voglia di giocare. Dentro di sé ha una motivazione incredibile che trasmette a tutti. Ha avuto una grande intelligenza e una sensibilità ad entrare in un gruppo non ancora formato. Lui pretende tanto da se stesso e per questo pretende tanto anche dagli altri“.