Pioli, Scudetto o panchina? Okafor e Jovic, il futuro passa da qui

Nicola Liberti A cura di Nicola Liberti
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Il Milan chiude il proprio 22° turno di Serie A con un pari subito in rimonta nei minuti di recupero dal Bologna di Thiago Motta. Dall’iniziale svantaggio sino alla doppietta nel segno di Ruben Loftus-Cheek, Stefano Pioli è poi costretto all’inciampo sul rigore trasformato da Orsolini dopo la trattenuta di Terracciano ai danni di Kristiansen. I cambi questa volta non salvano i rossoneri come una settimana prima ad Udine, ma restano ugualmente arma determinante.

Pioli, Okafor e Jovic tracciano la rotta

Un match frizzante e ricco di occasioni su ambo i fronti, con il Milan a tratti più pericoloso del Bologna, ma con un sentore di potenziale inespresso e lieve appannamento generale quando la manovra giunge negli ultimi determinanti metri di campo. Se i minuti, ora e col passare delle gare, logorano i vari Leao, Giroud e Pulisic, ecco che le soluzioni dalla panchina non mancano affatto. Se Pioli vorrà puntare alla rimonta Scudetto, o tentare di salvare la panchina, per farlo non potrà prescindere dall’apporto di Noah Okafor e Luka Jovic.

Ad oggi infatti, appannamento o meno dei titolarissimi, il Milan non vanta reali alternative in grado di cambiare il corso del match a gara in corso. Uomini in grado di determinare e spostare l’equilibrio di un match, come dimostrato a più riprese, sono invece Okafor e Jovic, rincalzi di rilievo ai quali Stefano Pioli dovrà via via affidarsi sempre più. Il primo più elettrico, uomo di strappi, cambio ritmo e reti; il secondo rapace d’area e importante boa d’estro: per risalire verso lo Scudetto, o blindare il posto in panchina, il tecnico emiliano dovrà votarsi anche a loro, e per ben più dell’attuale manciata di minuti finali.

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