Fiato sospeso, brividi e batticuore: sono questi gli ingredienti perfetti per ogni appassionato di calcio, pronto a farsi trascinare dalle emozioni della Champions League. La scorsa settimana è sceso in campo il Milan, che ha conquistato il passaggio del turno contro il Tottenham di Antonio Conte grazie alla vittoria nella gara di andata e al pareggio a reti bianche al ritorno, scatenando il tripudio del popolo rossonero, che non festeggiava un successo simile da 11 anni.
Oggi, martedì 14 marzo, sarà invece la serata decisiva per i rivali di Milano: alle ore 21:00 è in programma il fischio di inizio di Porto–Inter, che si giocherà all’Estadio do Dragao, campo di casa dei portoghesi, e sancirà quale dei due club avrà il tanto ambito accesso ai quarti di finale. Una sfida che si preannuncia elettrizzante, dove entrambe le squadre lotteranno con le unghie per il posto tra le migliori 8 d’Europa: si abbassano le luci, comincia la battaglia.

Porto-Inter, la gara d’andata: Lukaku trascina i nerazzurri
Si sa, in Champions League ogni partita è a sé, non mancano sicuramente i colpi di scena e la sfida di ritorno può sempre rivelarsi antitetica rispetto all’andata. Stando però al risultato oggettivo, l‘Inter è indubbiamente un passo avanti rispetto agli avversari, grazie alla vittoria per 1-0 dell’andata ottenuta al Giuseppe Meazza grazie al gol del ritrovato Romelu Lukaku. Una rete sola a separare i nerazzurri dai Dragoes, la quale potrebbe però essere decisiva per le sorti degli uomini di Simone Inzaghi.
Sin dal 1′ la partita si è caratterizzata da un ritmo alto e da tanto spettacolo; sono state numerose le insidie in entrambe le aree di rigore, in particolare nel finale di primo tempo, dove i due portieri in campo hanno dato dimostrazione del loro grande valore. Al minuto 35 l’estremo difensore dei nerazzurri André Onana respinge la conclusione ravvicinata di Grujic, seguita dal colpo di testa a porta vuota del suo compagno di squadra Galeno, che finisce però sul fondo.
Chance clamorosa anche sul versante opposto nei minuti di recupero prima del riposo: il difensore della Benamata Alessandro Bastoni stacca a colpo sicuro sulla punizione di Federico Dimarco ma la palla, che sembra ormai in rete, viene miracolosamente salvata dal portiere del Porto Diogo Costa. Tante emozioni nel primo tempo, ma anche il secondo non è da meno.

Sembrano più brillanti i portoghesi a inizio ripresa, abili nel creare una doppia occasione nei primi minuti; dal 78′ però la formazione allenata dal tecnico Sergio Conceiçao è costretta a concludere il match in 10 a causa dell’espulsione per doppio giallo di Otavio. Un’inferiorità numerica che giova all’Inter, che due minuti prima del 90′ trova la rete grazie alla caparbietà di Lukaku, che insacca in rete di ribattuta dopo che il suo stesso colpo di testa aveva sbattuto contro il palo.
Una sfida al cardiopalma, in cui i nerazzurri sono riusciti ad avere la meglio, spinti anche dal tutto esaurito del Meazza, ma nulla è scritto e il risultato complessivo può essere ribaltato. Soprattutto ora che Lautaro e compagni dovranno difendere la vittoria in un campo ostico, dove il supporto del pubblico avversario potrebbe essere determinante.

Qui Porto
La stagione del Porto può definirsi decisamente soddisfacente, anche se ha subito una lieve battuta d’arresto dopo la sconfitta di Champions League contro l’Inter. Fino a quel momento, infatti, i ragazzi di Conceiçao avevano raccolto 10 vittorie consecutive, senza mai subire sconfitte nel 2023; dopo la caduta a Milano però, un altro ko la stessa settimana nella sfida di campionato in casa con il Gil Vicente ha allontanato il club dalla vetta della classifica della Liga Portugal, occupata attualmente dai rivali del Benfica.
Nel massimo torneo europeo, invece, le sconfitte nelle prime due gare della fase a gironi, rispettivamente contro Atletico Madrid e Club Brugge, sono state velocemente spazzate via nelle gare a seguire, dove i dragoni hanno collezionato 4 vittorie di carattere, assicurandosi in questo modo il primo posto del girone B. I portoghesi hanno quindi dimostrato di sapersi rialzare e proprio per questo motivo Inzaghi non può fare affidamento esclusivamente sul risultato dell’andata degli ottavi di finale.
Il Porto si presenta come una squadra aggressiva, che si dimostra pericolosa in particolare negli ultimi 30 metri, dove tende a sfruttare movimenti repentini e rapidi cambi di ritmo. Sa mettere sotto pressione gli avversari grazie a un pressing continuo, ma non mancano i limiti tecnici, che si riconoscono in particolare nella difficoltà a uscire dal basso, situazione in cui spesso può andare in affanno.

Per il match di questa sera Conceiçao potrebbe proporre il solito 4-4-2, con Diogo Costa tra i pali e il duo Pepe–Marcano a rivestire il ruolo di coppia centrale della difesa, affiancata sugli esterni da Joao Mario a destra e Zaidu sul lato opposto. A centrocampo peserà non poco l’assenza di Otavio, costretto a saltare il match dopo l’espulsione rimediata all’andata; si tratta di una pedina di rilievo nella rosa biancoblù, motivo per il quale il tecnico dei portoghesi sarà costretto a correre ai ripari per sopperire alla sua mancanza.
La mediana dovrebbe essere quindi coperta da Stephen Eustaquio e Marko Grujic nella zona più centrale; a completare potrebbero essere schierati Mateus Uribe e André Franco, che dovrebbe fare le veci dell’infortunato Galeno sulla fascia sinistra.
Il giocatore cardine dell’attacco del Porto sarà l’iraniano Mehdi Taremi, al quale Onana si è opposto due volte a San Siro, che cercherà quindi la sua rivincita personale. Il compito di servirlo sarà affidato con ogni probabilità a Pepê, il quale tenterà di bucare la difesa nerazzurra e fornire l’assist perfetto per il compagno di reparto.
La probabile formazione del Porto
PORTO (4-4-2): Diogo Costa, Pepe, Marcano, Joao Mario, Zaidu, Eustaquio, Grujic, Uribe, Franco, Taremi, Pepê. Allenatore: Conceiçao

Qui Inter
La gara di ritorno degli ottavi di Champions League di questa sera contro il Porto sarà una vera e propria montagna da scalare per l’Inter, reduce dalla pesantissima sconfitta in trasferta contro lo Spezia. Si tratta dell’ottava in campionato per i nerazzurri, un bilancio inaccettabile per una squadra che a inizio anno era una delle candidate per la conquista dello Scudetto.
Fatto sta che il risultato dello scorso venerdì del Picco non solo ha reso il momentaneo secondo posto della Beneamata ancora più instabile, complicando ancora di più la corsa a ottenere il pass valido per accedere al massimo torneo europeo, ma ha anche reso indubbiamente ardua la preparazione mentale alla sfida contro i portoghesi.
I ragazzi di mister Inzaghi hanno creato tanto, tantissimo, arrivando a totalizzare ben 28 tiri complessivi, eppure il pallone è entrato in rete una sola volta, su calcio di rigore. Un’incapacità di finalizzazione che preoccupa, sintomo che il meccanismo di gioco progettato dal tecnico nerazzurro non funziona fino in fondo. Eppure, per assicurarsi il passaggio del turno, serve innegabilmente ritrovare la concretezza che è venuta a mancare in Liguria.

Arriva dunque con l’umore a terra l’Inter, guidata da un allenatore ormai perseguitato dallo spettro dell’esonero e contestato apertamente dai propri tifosi; nonostante ciò, sono sempre i nerazzurri ad avere un piede dentro ai quarti di finale grazie all’1-0 di Milano, ma si sa che l’approccio psicologico è determinante per ogni gara, e in questo caso potrebbe rivelarsi un’arma letale a sfavore della Beneamata.
Per quanto riguarda la formazione e le scelte tecniche di Inzaghi, pochi dubbi su chi tornerà in porta nel solito 3-5-2: sarà Onana, in panchina contro lo Spezia a beneficio di Samir Handanovic, a difendere i pali dalle insidie lusitane. Passando alla difesa, filtra ottimismo per il rientro di Milan Skriniar, ma le sue condizioni sono ancora da valutare e dunque la sua partenza da titolare non è certa. Se non dovesse farcela, il terzetto sarà composto dal gruppo Acerbi–Bastoni–Darmian, ai quali sarà affidato l’arduo compito di contenere le incursioni della coppia offensiva del Porto.
La zona centrale del campo sarà coordinata dal ritrovato Marcelo Brozovic, rientrato dall’infermeria le scorse settimane, affiancato dall’instancabile Nicolò Barella e con ogni probabilità dal numero 20 Hakan Calhanoglu, ormai un punto di riferimento del centrocampo nerazzurro.

Sulla fascia destra spazio a Denzel Dumfries, mentre sul versante sinistro peserà non poco l’assenza di Robin Gosens, out per un risentimento muscolare alla gamba sinistra. Nonostante non abbia ancora recuoperato totalmente, dovrebbe quindi partire dal 1′ Federico Dimarco; Dima dovrà probabilmente coprire tutti e 90 i minuti, tenendo conto del fatto che non ci sarà il tedesco pronto a sostituirlo. Spingere esternamente sarà la chiave per l’Inter, che dovrà essere in grado di sfruttare al meglio le falcate dei suoi esterni per riuscire a trovare spazio e servire i compagni al centro dell’area.
Sarà però l’attacco nerazzurro a decretare se la formazione di Inzaghi avrà metabolizzato o meno la sconfitta nell’ultima gara di campionato: non serve solo creare opportunità e occasioni, servono i gol e serve capacità di realizzazione. Compito essenziale che sarà nelle mani dell’insostituibile Lautaro Martinez, reduce dal rigore sbagliato contro lo Spezia e alla ricerca del riscatto, sia per sè stesso, che per la squadra.
Al fianco dell’argentino ballottaggio tra Edin Dzeko e Romelu Lukaku: dovrebbe partire dal 1′ il bosniaco, che sembrerebbe essere favorito su Big Rom, ma stuzzica la LuLa, che nelle ultime gare ha oliato meglio i propri meccanismi e sembra che stia recuperando sempre di più l’armonia della stagione 2020-2021.

Una formazione di tutto rispetto, nonostante alcune assenze, che dovrà essere in grado di scacciare i fantasmi dell’ultima settimana e mettere in campo aggressività, grinta e determinazione; sarà fondamentale non farsi impensierire dal pubblico biancoblù che colorerà il Dragao, e lottare con tutte le proprie forze per conquistare i quarti di finale di Champions League.
La probabile formazione dell’Inter
INTER (3-5-2): Onana, Acerbi, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dumfries, Dimarco, Lautaro, Dzeko. Allenatore: Simone Inzaghi