Porto-Inter, sogno Champions League: Inzaghi contro Conceicao per la resa dei conti

L'Inter di Simone Inzaghi per accedere ai quarti di finale di Champions League deve provare a superare il Porto di Conceicao anche in trasferta

Francesca Rofrano  - Autore
9 Min di lettura

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Una sola parola può ad ora tranquillizzare o almeno alleviare il dolore del popolo nerazzurro della scorsa trasferta in Serie A ed è “vincere”. Nella notte della Champions League, l’Inter di Simone Inzaghi deve ricominciare dal Porto, nella sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale. La prima vittoria contro gli uomini di Conceicao per mano di Lukaku non deve essere vista come quella definitiva per accedere ai quarti, ed avere così l’opportunità di essere annoverati tra le migliori 8 squadre europee.

La sconfitta a La Spezia, ma più in generale la maggior parte delle disfatte di questa stagione sono avvenute lontano dalla casa dell’Inter, un dato non troppo felice se si pensa, appunto, che il match contro il Porto verrà inscenato presso l’Estadio do Dragao, proprio in Portogallo. Ma questa non deve essere vista come una scusante, anzi come una possibilità di riscatto per giocatori ed allenatore, in una posizione non più troppo sicura nonostante la fiducia riposta nei suoi confronti da parte della dirigenza.

Simone Inzaghi @livephotosport
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter @livephotosport

La sfida contro i Draghi porta con sé un certo allure di romanticismo ed anche un pizzico di nostalgia, per via dei grandi nomi che hanno cavalcato quel campo nel corso di una competizione europea. Il 3-1 tra Inter e il Porto a San Siro per opera di Adriano è stato già ampiamente ricordato, ma importante non dimenticare neanche la gara di andata della stagione 2004/2005, in cui il funambolo nerazzurro Obafemi Martins ha favorito il vantaggio meneghino.

L’obiettivo di Inzaghi ora è quindi quello di portare l’Inter a creare nuove memorie per il popolo nerazzurro mettendo in mostra le sue qualità da motivatore soprattutto nei match importanti, quelli da dentro o fuori, come successo già contro il Barcellona di Xavi e contro il Milan nella vittoria della Supercoppa Italiana.

Conceicao, allenatore del Porto @livephotosport
Conceicao, allenatore del Porto @livephotosport

Porto, Taremi in grande spolvero: Conceicao in cerca di riscatto

Nel calcio non esiste il sentimento di vendetta, l’Inter darà il massimo e per noi sarà esattamente lo stesso”: queste le parole del presidente del Porto Pinto Da Costa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ogni gara è a sé e l’importanza di non farsi condizionare dai risultati precedenti diventa fondamentale per concretizzare l’obiettivo del passaggio ai quarti di finale di Champions League.

Il calendario dai mille impegni ha però condizionato in qualche modo anche le ultime prestazioni della formazione di Conceicao. Piccole sbavature che hanno portato i biancoblu a subire ben 6 gol negli ultimi 4 match. Nonostante ciò la vittoria contro l’Estoril per 3-2 ha permesso al Porto di consolidare il secondo posto in Primeira Liga alle spalle del Benfica e di acquistare grande fiducia nei propri mezzi a partire da quei giocatori che certamente scenderanno in campo per tentare di raggiungere i quarti di finale.

Taremi, Porto @livephotosport
Taremi, Porto @livephotosport

Tra questi, come non citare l’attaccante del Porto Mehdi Taremi, calciatore di origine iraniane e trascinatore della formazione biancoblù sin dal 2020 e protagonista di 71 gol e 47 assist. L’ultimo di questi gol è stato segnato proprio contro l’Estoril, su calcio di rigore. Piscinas, così chiamato per un piccolo vizietto sul fronte simulazioni, dovrà prendersi l’incarico di guidare la propria squadra verso la rimonta e la successiva vittoria.

Un occhio di riguardo però dovrà essere dato a Joao Mario, ex nerazzurro e ora ai servizi di Conceicao con cui ha ritrovato nuova vita e che già nel match di andata ha messo a dura prova la difesa di Simone Inzaghi, grazie alle sue intuizioni da un punto di vista strettamente tattico. Un’altra insidia è rappresentata dalla mediana del 4-4-2 del tecnico portoghese con Uribe e Grujic che avranno il compito di rendere complicata la vita del centrocampo nerazzurro, in particolar modo quella di Hakan Calhanoglu.

Probabili formazioni Porto

PORTO (4-4-2): Diogo Cosa; Joao Mario, Pepe, Marcano, zaidu; Pepé, Grujic, Uribe, Franco; Galeno, Taremi. Allenatore: Sergio Conceicao.

Esultanza Inter @livephotosport
Esultanza Inter @livephotosport

Inter, Inzaghi recupera Skriniar: Lautaro per vincere e convincere

Fino a questo punto della stagione, l’Inter ha avuto un’alternanza di momenti positivi e negativi che hanno mandato in confusione gran parte dell’ambiente nerazzurro. Anzi, in qualche situazione la tifoseria è riuscita perfino ad illudersi di un qualsivoglia recupero sul Napoli capolista. Le sconfitte però, soprattutto quelle contro squadre di caratura minore hanno infranto tutti i sogni di riportare lo scudetto all’ombra del Duomo.

Non tutti i mali vengono per nuocere però: questo “ridimensionamento” delle aspettative nerazzurre può in qualche modo giovare alla formazione di Simone Inzaghi, che può far quindi leva sulle delusioni per spronare ciascun giocatore a dare il meglio di sé per l’ultimo sprint stagionale ed il raggiungimento di un posto in Champions League anche per la prossima stagione.

Sembrerebbe scontato, ma data l’agguerrita concorrenza, l’Inter ha necessità di lottare con tutte le proprie forze per poter primeggiare in questa sfida, senza esclusione di colpi.

Milan Skriniar, difensore dell'Inter @livephotsport
Milan Skriniar, difensore dell’Inter @livephotsport

Ognuno dei giocatori infatti dovrà sentirsi chiamato in causa per vincere e per portare supporto alla propria squadra. La formazione titolare dell’Inter contro il Porto dovrebbe prevedere, oltre al solito modulo del 3-5-2, anche la presenza di gran parte dell’undici iniziale della gara di andata di Champions League. Il ritorno di Onana tra i pali ritorna alquanto scontato, per via della sua affidabilità e anche per via della prestazione non brillante di Samir Handanovic nella sfida contro lo Spezia.

Il trio difensivo poi dovrebbe essere composto da un ritrovato Skriniar, da Acerbi ormai titolare a discapito di Stefan de Vrij e da Alessandro Bastoni, diventato uno degli inamovibili dell’Inter. A partire in vantaggio per un posto sulle fasce sono Darmian e Dimarco al posto di Dumfries e Gosens che potrebbero invece essere schierati come jolly a match inoltrato.

Lautaro Martinez, attaccante dell'Inter @livephotosport
Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter @livephotosport

Il centrocampo dovrebbe poi rimanere inalterato con Calhanoglu, Mkhitaryan e Barella ma, a differenza della gara al San Siro, a mettere piede in campo sin dal primo minuto sarà la coppia formata da Lautaro e Dzeko, di nuovo titolari insieme, dopo il match da titolare di Lukaku nella sfida presso lo Stadio Picco.

La presenza del bosniaco in campo, infatti, dovrebbe garantire decisamente più profondità rispetto a quella offerta da Big Rom e più imprevedibilità dal punto di vista tecnico. Se il belga infatti preferisce “sfondare” la difesa grazie alla propria forza fisica, il classe 1986 preferisce diventare il penultimo riferimento della squadra, per ripulire l’ultimo passaggio dedicato poi all’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez, rimasto a secco di gol ancora una volta tra le mura del Meazza in occasione di una notte europea.

Probabile formazione Inter

INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Dzeko. Allenatore: Simone Inzaghi.

Pepe, Porto @livephotosport
Pepe, Porto @livephotosport

Porto-Inter, l’analisi del match

Certamente lInter parte da una situazione di vantaggio contro il Porto, questo però non vuol dire avere la qualificazione già in tasca. Infatti basta dare uno sguardo alle statistiche Opta per ricordare che le formazioni italiane, in casa dei Draghi, non hanno avuto particolare fortuna, basta infatti pensare a Milan, Lazio, Roma e Juventus: tutte squadre battute nel corso di gare europee.

La soluzione ideale per la Beneamata e soprattutto per mister Simone Inzaghi è quella di giocarsi la partita a carte scoperte, con la grinta e la determinazione messe in campo soprattutto negli ultimi match europei, per dimostrare che l’Inter può ancora dire la propria fuori dai confini italiani.

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