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Anche in Premier League, i piazzamenti europei sono stati finalmente assegnati. Dopo lo spettacolo dell’ultimo turno del campionato più bello del mondo, con la sfida a distanza fra Guardiola e Klopp per il titolo, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Manchester United e West Ham sono le qualificate alle coppe continentali per l’Inghilterra. Diamo uno veloce sguardo al cammino delle sette squadre chiamate a rappresentare il calcio d’oltremanica in Europa la prossima stagione.
Moyes in Conference League
Per il West Ham di David Moyes, nonostante la sconfitta esterna con il Brighton nell’ultimo turno di Premier League, il settimo posto finale in classifica sa di continuità e costanza. Dopo un ottimo cammino in Europa League, terminato soltanto in semifinale contro l’Eintracht Francoforte, la qualificazione in Conference League rende comunque merito ad una bella stagione conclusasi con 16 successi, 8 pari e 14 sconfitte in 38 gare di campionato.
Gunners e Red Devils: delusione
Per Arsenal e Manchester United, la stagione appena chiusa è ricca di delusione e rammarico. I Gunners di Mikel Arteta, dopo una lunga corsa “ruota a ruota” contro il Tottenham per un posto in Champions League, sono stati costretti ad accontentarsi del quinto posto finale e della qualificazione diretta ai gironi di Europa League. Nonostante le 22 vittorie stagionali, infatti, i ragazzi del tecnico spagnolo non sono riusciti a centrare l’obiettivo stagionale. Con ogni probabilità, hanno pesato nel bilancio conclusivo le 13 sconfitte e i 3 pareggi raccolti in Premier League nell’arco dei canonici 10 mesi di calcio.
Nemmeno i Red Devils di Ralf Rangnick, sono stati in grado di riportare il Manchester United dove merita. Ovvero nella massima competizione continentale per club. Troppa la discontinuità vissuta. In 38 match di campionato, infatti, la formazione del tecnico tedesco (subentrato a Solskjaer a fine novembre) ha collezionato 16 vittorie, 10 pari e 12 sconfitte. Insomma, un fallimento totale e indiscutibile quello del team trascinato da Cristiano Ronaldo, che per la prima volta dopo 19 anni, non giocherà in Champions. L’ultima volta, accadde nel 2003.
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In Champions League: Pep e Klopp
Riproveranno l’assalto alla Champions League, i Citizens di Pep Guardiola. I campioni d’Inghilterra in carica, dopo la delusione di Madrid, hanno concluso il testa a testa col Liverpool di Jurgen Klopp alla grande. Il ribaltone interno con l’Aston Villa, ha permesso ai ragazzi del tecnico catalano di chiudere il proprio campionato con 29 vittorie in 38 match e, ovviamente, a confermarsi fra le teste di serie della prossima edizione del torneo più importante d’Europa.
Anche i Reds guidati dall’ex allenatore del Borussia Dortmund saranno tra le favorite della Champions che verrà. In attesa di conoscere se da campioni o grandi sconfitti in vista della finalissima del prossimo 28 maggio alle 21 contro il Real Madrid, il bilancio dell’annata non può che essere ottimo. In Premier League, le 28 vittorie in 38 partite, raccontano di un campionato sfumato all’ultimo respiro ma vissuto da protagonisti assoluti assieme agli Sky Blues di Guardiola.
In Champions League: Tuchel e Conte
Anche Chelsea e Tottenham faranno parte della prossima edizione della Champions League. Le formazioni di Thomas Tuchel e Antonio Conte, chiudono rispettivamente al terzo e quarto posto in Premier League. I Blues, con 74 punti e 21 vittorie in 38 giornate, ritenteranno l’assalto al titolo di campione d’Europa dopo la delusione dell’eliminazione del Bernabeu contro il Real Madrid.
Infine, anche gli Spurs del tecnico italiano sono riusciti ad agguantare la qualificazione alla competizione più importante del continente. Grazie allo scontro diretto con l’Arsenal, vinto 3 a 0 lo scorso 12 maggio, e ad una splendida rimonta costruita passo passo dopo un inizio di stagione disastroso sotto la guida tecnica di Nuno Espirito Santo. Sono bastate, dopotutto, 22 vittorie in 38 sfide assieme ai 5 pareggi totali di Premier League per tornare ai vertici del calcio europeo dopo due anni di assenza.