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Domenica 22 maggio si è chiusa la stagione di Premier League con la vittoria del titolo del Manchester City e la retrocessione del Burnley. A concludersi, però, è stata anche la carriera di Mike Dean, che dopo più di 550 partite e 114 cartellini rossi estratti, dice addio all’arbitraggio. Chelsea-Watford è stata la ‘last dance‘ per il fischietto inglese, visibilmente commosso al triplice fischio e rincuorato e salutato da tutti i giocatori sul terreno di gioco. Tuttavia, parrebbe non essere terminata l’avventura nel mondo del calcio per Dean, il quale, secondo alcuni media britannici, potrebbe continuare la sua carriera come Video Assistant Referee (VAR).
Premier League, Mike Dean: “Keane e Vieira gli unici a mettermi in difficoltà”
Mike Dean è stato uno degli arbitri più autoritari e rispettati del calcio inglese moderno, sin dalla sua prima apparizione nel 2000 quando aveva ancora 31 anni. Il fischietto inglese ha raccontato ai microfoni di BBC Sport alcuni aneddoti sulla sua ventennale carriera in Premier League: “Quando sono arrivato avevo davanti giocatori enormi e di grande personalità, Keane, Vieira, erano tutti in giro allora. Per me passare dalla Football League alla Premier League e arbitrare quei giocatori… È stato solo un enorme passo avanti, e probabilmente ero in soggezione nei loro confronti, per essere onesti. Ero un po’ nervoso e un po’ spaventato all’idea di prendere una decisione. Penso ai giocatori che ho arbitrato nel corso degli anni, ad alcuni non piaccio e ad altri piaccio. Quando ho dato una risposta e non gli è piaciuta, mi sono subito scusato, ci stringevamo la mano e andavamo avanti. Penso che ai giocatori piacesse il mio modo di arbitrare, perché sanno che se mi danno qualcosa io posso restituirglielo entro i limiti consentiti dal campo”.