Il primo tifoso del Brighton è stato allontanato per insulti razzisti nei confronti dei giocatori della squadra rivale mentre il secondo tifoso e quello del Chelsea sono stati allontanati per insulti omofobi nei confronti dei rivali. L’ad del Brighton, Paul Barber ha così commentato la vicenda in conferenza stampa: “Siamo stufi del fatto che la reputazione di questo gioco venga offuscata da queste persone. Trovo impossibile capire come e perché alcune persone pensino che sia accettabile comportarsi in questo modo, e ancora una volta chiarirò che ne’ il Brighton, ne’ la più ampia comunità calcistica tollereranno il razzismo, l’omofobia e qualsiasi altra forma di discriminazione in qualsiasi momento. Continueremo ad intraprendere le azioni più forti possibili contro questo tipo di individui”.
E quindi ancora una volta forti provvedimenti in Premier nei confronti di chi si rende protagonista di episodi di razzismo e omofobia negli stadi. Ciò che non avviene invece in Italia, dove ognuno si sente in diritto di offendere la dignità altrui in qualsiasi modo. In ogni comunità ci sono degli stolti ma la differenza la fanno le reazioni a determinati comportamenti. Punire severamente chiunque si renda protagonista di simili atti può contribuire ad arginare il fenomeno, ormai sempre più dilagante nei nostri stadi.