Premier League, un Brentford da record: la storia del club dalla sua fondazione a oggi

Nata come squadra amatoriale, il Brentford lotta oggi per arrivare in Europa: la storia del club sorpresa della Premier League

Luna Ferretti
8 Min di lettura

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Il Brentford nacque nel 1889 come una squadra calcistica amatoriale. Livello molto diverso di quello di oggi dato che si trova al nono posto della massima serie inglese. Il club sta affrontando uno dei momenti più alti della sua storia calcistica. L’ultima partita contro il Fulham, vinta per 3-2, rappresenta il dodicesimo risultato utile consecutivo. Infatti, l’ultima sconfitta in campionato risale a ottobre contro l’Aston Villa.

Già dall’anno della sua fondazione il Brentford acquisì il soprannome di “The Bees“, le api. Il soprannome nacque da un gruppo di studenti che stavano assistendo a una partita casalinga della squadra. I ragazzi stavano cantando un inno della propria scuola intitolato “Buck up B.S.“. I giornalisti presenti però mal interpretarono il coro, riportandolo come “Buck up Bees“. Questo fraintendimento piacque molto all’allora proprietà del club che decise di utilizzare l’ape come simbolo della squadra.

Gtech Community Stadium, Brentford @livephotosport
Gtech Community Stadium, Brentford @livephotosport

Premier League, i primi anni del Brentford in Southern League

Il Brentford militò inizialmente nei campionati minori. Nel 1896 si iscrisse alla London League, un campionato locale disputato fino al 1964 a Londra. Nel 1899 i The Bees furono giudicati colpevoli dalla Football Association di pagare i propri giocatori, un atto considerato illegale, e vennero così penalizzati. In quegli anni, le Api erano in competizione nella Southern League, la lega calcistica semiprofessionistica del Sud dell’Inghilterra. Diciotto mesi dopo, vinsero la seconda divisione della Southern League, venendo promossi nella lega successiva.

Il 1º settembre 1904 il club inglese giocò la sua prima partita nel nuovo stadio: il Griffin Park, conosciuto per i quattro pub posizionati ai quattro angoli dell’impianto. Dal 1901 al 1912 si stanziò nella prima divisione della Southern League, fino al ritorno in seconda divisione nel 1913. Allo scoppio della prima guerra mondiale, il Brentford si unì alla neonata London Combination, insieme a tutti i principali club professionistici di Londra.

Nel 1920 il club fu eletto nella terza divisione della Football League, la principale competizione professionistica dell’Inghilterra, anche se non riuscì mai a imporsi. Nel 1926 Harry Curtis fu nominato Secretary Manager e riuscì a rinnovare il club. In soli nove anni, il Brentford passò alla prima divisione. La stagione 1932/33 vide il Brentford dominare nella terza divisione della Football League, e due anni dopo nella seconda divisione. Curtis diede alla squadra un posto nella massima divisione del calcio inglese per la prima volta.

Premier League, Brentford sull’orlo del fallimento

Nella prima stagione della massima serie, i The Bees finirono al quinto posto, il più alto di qualsiasi club di Londra, sopra Arsenal e Chelsea. Con la seconda guerra mondiale il calcio tornò a competizioni di campionato e coppa con calciatori ospiti. Nel maggio 1942 il Brentford sconfisse il Portsmouth per 2-0 al Wembley Stadium vincendo la London War Cup. La prima stagione di campionato in tempo di pace nel 1946-1947 vide il club retrocesso in seconda divisione.

Seguirono sette anni di calcio di secondo livello prima di un’ulteriore retrocessione nel 1954 alla terza divisone. Nel 1962 il club inglese retrocesse fino alla quarta divisione. Sotto la presidenza del deputato Jack Dunnett, la società acquistò diversi giocatori altamente pagati al fine di rendere l’esperienza in quarta divisione più breve possibile. La tattica si rivelò vincente nel breve periodo, in quanto il Brentford vinse la quarta divisione nel maggio dell’anno successivo.

Tuttavia, la strategia di spendere migliaia di sterline per acquistare giocatori finì qualche anno dopo. Questo perché Dunnett aveva segretamente concordato con il presidente dei rivali locali Queens Park Rangers, Jim Gregory, di acquisire il Griffin Park la stagione successiva e chiudere il club del Brentford. La società inglese, ormai tornata in quarta divisione, sembrava essere arrivata alla fine della sua storia. Tuttavia, alcuni uomini d’affari rilevarono le azioni di Dunnett e Ron Blindell garantì alla società un prestito significativo per mantenere operativo il club.

Festeggiamenti Stoke City vs Brentford 2002 *
Festeggiamenti Stoke City vs Brentford 2002 *

Premier League, l’era di Ron Noades a Brentford

Per ripagare questa somma fu necessario per il club un periodo di austerità. La società demolì la sua riserva e le squadre giovanili. Dal 1969 al 1973 i The Bees passarono sotto la direzione di Frank Blundstone. Seguirono altri cinque anni di quarta divisione prima della promozione in terza divisione nel 1978. Gli anni ottanta si dimostrarono in gran parte stabili, fatta eccezione per un’apparizione a Wembley nel 1985 nella finale del Freight Rover Trophy, una competizione a cui prendono parte squadre della Football League One e della Football League Two, e per il raggiungimento della FA Cup nel 1989.

Il 1998 si caratterizzò per le proteste da parte dei tifosi contro la gestione del club del proprietario David Webb. Così, Ron Noades acquistò il club e si insediò come presidente e manager. Con Noades, il club vinse il titolo di terza divisione al primo tentativo. Dopo aver lasciato il ruolo di allenatore nel novembre 2000 dopo una sconfitta in FA Cup, Noades dichiarò che avrebbe venduto il club a nuovi proprietari.

Il nuovo manager Ray Lewington guidò il club alla finale del Vans Trophy nel 2001, persa dal Brentford per 2-1 contro il Port Vale. Pochi mesi dopo, l’ex centrocampista del Manchester United Steve Coppell fu nominato allenatore. I The Bees finirono al terzo posto e raggiunsero la finale dei Play Off 2002. Le Api perse la finale per 2-0 contro lo Stoke City al Millennium Stadium. Ron Noades cedette poi la gestione al neonato Supporters’ Trust Bees United nella primavera del 2003.

Esultanza Brentford @livephotosport
Esultanza Brentford @livephotosport

Premier League, il nuovo presidente del Brentford Matthew Benham

Nel 2012, Matthew Benham divenne il nuovo proprietario della squadra inglese. Dopo nove playoff falliti, si verificò una nuova occasione nel 2021. L’occasione giusta fu proprio quella di questo anno: grazie ai successi contro Bournemouth e Swansea City, il Brentford conquistò così la possibilità di partecipare al principale campionato inglese, la Premier League, dopo ben settantaquattro anni dall’ultima volta.

I piccoli esperimenti che il Brentford stava facendo sotto la gestione di Benham, hanno lentamente aumentato il valore del club e le sue prestazioni. Grazie al nuovo proprietario, il club ha iniziato a cercare giocatori sottovalutati e a venderli con un enorme profitto. Questi hanno permesso al Brentford di scalare rapidamente le divisioni del calcio inglese e di affermarsi come modello di business di successo.

Frank Thomas, Brentford @livephotosport
Frank Thomas, Brentford @livephotosport

Nel 2020, a causa di vari problemi strutturali e all’impossibilità di essere rimodernato è stato costruito il nuovo stadio del Brentford, chiamato Community Stadium. Attualmente, la situazione è da record: i The Bees non perdono da ottobre, sono al nono posto in classifica di Premier League e non intendono fermarsi. La zona Europa è sempre più vicina.

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