Premio Nazionale Giuseppe Prisco, IX edizione: vincono Mazzarri, Di Natale, Campedelli e Beccantini

La IX edizione del Premio Nazionale Giuseppe Prisco ha visto Antonio Di Natale, Walter Mazzarri ed Igor Campedelli ricevere il riconoscimento nel 2011

A cura di Nicola Liberti 8 Minuti di lettura
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Il Premio Nazionale Giuseppe Prisco è stato istituito nel 2003 a due soli anni dalla scomparsa dell’ex avvocato e dirigente sportivo. Il riconoscimento si pone l’obiettivo di premiare di anno in anno tre figure distinte che hanno incarnato al meglio i valori di correttezza in ambito sportivo e lealtà, nel corso dell’ultimo anno di competizioni sportive. Il premio viene destinato annualmente ad un calciatore, un allenatore ed un dirigente sportivo.

Premio Nazionale Giuseppe Prisco, IX edizione

La IX edizione del Premio Nazionale Giuseppe Prisco è andata in scena il 17 maggio 2011 ed ha visto, come di consueto, premiate le tre suddette figure sportive. Quanto al calciatore, la giuria ha deciso di destinare il premio ad Antonio Di Natale, attaccante centrale dell’Udinese che ha conseguito il titolo di miglior marcatore del campionato italiano in stagione per il secondo anno consecutivo. Il premio Giuseppe Prisco destinato agli allenatori ha visto premiato invece Walter Mazzarri, al tempo allenatore del Napoli, da lui stesso guidato sino al ritorno nella massima competizione continentale per club: la ambita Champions League.

Peppino Prisco
Peppino Prisco

Quanto alla figura del dirigente sportivo, la giuria di scena nel 2011 presieduta da Sergio Zavoli e composta tra gli altri da Italo Cucci e Giampaolo Ormezzano, ha deciso di premiare quell’anno un presidente calcistico. Si tratta di Igor Campedelli, patron del Cesena neopromosso in Serie A ed in grado di strappare il ticket per la salvezza addirittura con una giornata di anticipo rispetto al termine del campionato. Come di consueto, anche nel 2011 è stato assegnato anche il premio “Nando Martellini” destinato espressamente ai giornalisti. La VII edizione di questo ha visto la penna di La Stampa Roberto Beccantini vedersi accreditata la suddetta onorificenza.

Premio Nazionale Giuseppe Prisco, calciatore: Antonio Di Natale, Udinese

Come detto il Premio Nazionale Giuseppe Prisco dell’anno 2011 è stato assegnato ad Antonio Di Natale, per quanto concerne la categoria dei calciatori. Il 33enne campano capitano dell’Udinese, giunto alla propria settima stagione con i bianconeri del Friuli, si è imposto come capocannoniere del campionato di Serie A per la seconda stagione consecutiva. Dopo l’incredibile stagione 2009/10 conclusasi con 29 reti all’attivo, il bomber ex Empoli si è imposto nuovamente in cima alla classifica dei giocatori con più reti nel campionato italiano con ben 28 reti messe a segno.

Antonio Di Natale, ex calciatore dell'Udinese
Antonio Di Natale, ex calciatore dell’Udinese

Queste hanno aiutato la propria compagine, l’Udinese appunto, a raggiungere la storica quarta posizione al termine del campionato. Una squadra contraddistinta da giovani talenti ed alto tasso tecnico ha infatti trovato in Di Natale un finalizzatore di estremo successo. Tra i più brillanti nella rosa a disposizione di mister Francesco Guidolin troviamo infatti lo sloveno Samir Handanovic tra i pali, l’agile Juan Cuadrado ad agire sull’out di destra, Cristian Zapata e Mehdi Benatia a serrare la difesa, oltre al Nino Maravilla Alexis Sanchez a completare il reparto offensivo della rosa. Nonostante l’avvio di campionato decisamente in salita infatti, i principali citati protagonisti friulani hanno contribuito alla gran risalita sino al quarto posto: posizione di assoluto spicco per un attaccante in grado di prendersi con merito il Premio Prisco del 2011.

Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari
Walter Mazzarri, ex allenatore del Napoli

Premio Nazionale Giuseppe Prisco, allenatore: Walter Mazzarri, Napoli

Come anticipato precedentemente il Premio Nazionale Giuseppe Prisco per la categoria allenatore è stato assegnato a Walter Mazzarri al termine della stagione 2010/11. L’allenatore livornese ha conseguito il premio consegnatogli dalla giuria in data 17 maggio per via dei grandi meriti sportivi che hanno portato la sua squadra, il Napoli, a raggiungere una storica qualificazione in UEFA Champions League. Il mister infatti, dopo diverse annate buie nella storia dei campani, è riuscito a condurre la rosa a propria disposizione sino ad un importante terzo posto al termine del campionato di Serie A.

Dopo il baratro che ha preceduto la risalita sino alla massima serie del calcio italiano culminata con la promozione dalla cadetteria al termine dell’annata 2006/07 infatti, il Napoli ha concluso diverse stagioni in chiaroscuro nel ventre della classifica. Dopo l’ottavo posto conseguito nell’anno del ritorno ai vertici d’Italia, gli azzurri si sono spinti dapprima sino alla sola dodicesima piazza della classifica, ed un solo anno più tardi alla sesta con un netto distacco pari ad 11 lunghezze dal Milan terzo quell’anno.

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Walter Mazzarri

L’allenatore toscano Walter Mazzarri dunque, dopo anni di gavetta tra giovanili di Bologna prima e partenopei poi, prime esperienze tra Acireale, Pistoiese, Livorno, Reggina ed infine Sampdoria, ha culminato il primo decennio d’esperienza in panchina con uno storico risultato raggiunto in una delle piazze più calde ed importanti di tutta la penisola. Risultato, come chiaro, non passato inosservato agli attenti occhi della giuria che ha infatti deciso di insignirlo del prestigioso premio Prisco.

Campedelli
Igor Campedelli

Premio Nazionale Giuseppe Prisco, dirigente: Igor Campedelli, Cesena

Prima della consegna del premio Nando Martellini, giunto alla sua VII edizione, a Roberto Beccantini de La Stampa, la cerimonia di premiazione è proseguita giungendo al proprio terzo nonché ultimo atto della consegna dei premi intitolati alla memoria di Giuseppe Prisco.

Come detto infatti, il riconoscimento destinato ai dirigenti sportivi è stato consegnato in questa occasione ad un presidente di club. È il caso di Igor Campedelli, presidente del Cesena Calcio neopromosso in Serie A dopo il secondo posto conquistato alle spalle del Lecce al termine del passato campionato di Serie B. Giunto sotto i riflettori per via dell’ottimo campionato disputato nella massima serie del nostro calcio, il Cesena ha concluso 15° la stagione 2010/11. La salvezza peraltro, unico, corposo e di difficile conseguimento obiettivo stagionale, è stata raggiunta addirittura con tre giornate d’anticipo rispetto alla conclusione della stagione sportiva.

Giaccherini
Giaccherini, Cesena

I meriti sportivi in questo caso paiono ovvi dato l’importante risultato conseguito sul campo dai romagnoli, giunti alla propria sola tredicesima partecipazione al campionato di Serie A. Un risultato simile da parte di una importante piazza della provincia italiana non poteva infatti essere esente dai dovuti riconoscimenti giunti nella serata del 17 maggio 2011. Il presidente Igor Campedelli, colui che ha ritirato il premio Giuseppe Prisco, dopo essere giunto al timone della società nell’inverno del 2007, ha provveduto a riportare i bianconeri dapprima in Serie B dopo la retrocessione in C1 e, successivamente appunto, alla conquista dell’agognata Serie A, con tanto di piazzamento d’eccellenza.

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