- Continua a leggere sotto -
La diciottesima edizione dell’ormai consueto appuntamento con il Premio Nazionale Peppino Prisco è alle porte e, come da programma, la cerimonia si terrà nuovamente al Teatro Marrucino di Chieti, in Abruzzo, il 16 maggio 2022. Vista l’occasione, risulta necessario tornare indietro nel tempo per rivivere e ricordare le passate edizioni di questo simbolico e rappresentativo premio, conferito con cadenza annuale a tutte quelle personalità appartenenti al mondo calcistico che si siano distinte per lealtà, correttezza, sportività e genuinità. Il premio, come detto, porta il nome del leggendario Giuseppe “Peppino” Prisco, simbolo indelebile dell’avvocatura penalista milanese e storico vice-presidente dell’Inter dal 1963 alla morte, avvenuta alla fine del 2001.
Il noto avvocato meneghino si è distinto negli anni per la sfrenata passione per i colori nerazzurri, assurgendo ad autentico simbolo di signorilità, eleganza e sportività, guadagnandosi la simpatia di avversari, giornalisti e addetti ai lavori. Da qui deriva l’intuizione di affibbiare all’annuale encomio sportivo proprio il nome di Peppino Prisco. A decidere chi avrà l’onore di stringere tra le mani la scultura dedicata alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva è un’apposita giuria presieduta da Sergio Zavoli e composta da Italo Cucci, Gianni Mura, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico e coordinata dall’imprenditore Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore.
Alla rincorsa della Serie A: Giulini e la presidenza del Cagliari
La prima personalità ad essere premiata nel corso della 14° edizione del Premio Prisco è l’imprenditore Tommaso Giulini, presidente del Cagliari. Dopo ben undici di anni di sicura permanenza in Serie A, la squadra sarda è costretta ad affrontare la Serie B, complice la retrocessione nel campionato precedente. Il magnate lombardo non perde tempo e organizza immediatamente il piano societario per garantire alla squadra dei Quattro Mori un immediato ritorno in massima serie. A questo proposito, vengono arruolati l’esperto portiere ex Juventus Marco Storari, gli attaccanti Niccolò Giannetti, Federico Melchiorri e Alberto Cerri. Il girone d’andata vede il Cagliari farla da padrona nel campionato cadetto, affrontando tuttavia un intenso scontro per la vetta con il Crotone.
Dopo aver concluso il girone d’andata in testa alla classifica, la compagine sarda è vittima di qualche rovinoso scivolone, che la porta ad abbandonare temporaneamente il primato. A poche giornate dalla fine, il Cagliari è vicino alla matematica promozione e, in proprio in questo periodo, il presidente cagliaritano Giulini viene insignito del Premio Prisco, riconosciutogli per la signorilità e la costante passione manifestata nei confronti della città di Cagliari e della sua squadra: “Per me ricevere questo Premio è un onore perché per anni ho avuto Prisco seduto dietro di me in Tribuna a San Siro ed ho potuto capire molto del personaggio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona, quindi per me oggi è veramente una grande emozione ritirare questo Premio intitolato alla sua memoria”. Alla fine della stagione, il Cagliari troverà la meritata promozione in Serie A, concludendo il campionato cadetto in prima posizione.
- Continua a leggere sotto -
Una provinciale in Europa League: la favola di Di Francesco e del Sassuolo
Di quel lontano campionato di Serie A 2015-2016 si può dire tutto tranne che non abbia riservato enormi sorprese. Una di queste è sicuramente la meravigliosa, e sorprendente, stagione del Sassuolo, guidato dal tecnico pescarese Eusebio di Francesco. Dopo aver conquistato la seconda salvezza consecutiva con la compagine neroverde, il tecnico abruzzese inizia la stagione con due vittorie di fila, rispettivamente contro il Napoli e contro il Bologna, conducendo i sassolesi provvisoriamente in testa alla classifica. Il prosieguo della stagione è altamente soddisfacente per i modenesi che già al girone d’andata ipotecano la terza salvezza consecutiva. Nonostante questo, la squadra della piccola cittadina non rallenta minimamente nel corso della stagione, anzi. A poche giornate dalla fine, il Sassuolo è a pochi punti dalla zona Europa League.
Proprio in questo periodo, il tecnico Di Francesco viene meritatamente insignito del Premio Prisco, la cui cerimonia si tiene a Chieti, non lontano dalla natia Pescara. La professionalità e la genuinità dell’allenatore dei neroverdi non passa inosservata e a maggio 2016 trova il meritato riconoscimento. Il tecnico ha così commentato l’attribuzione del premio: “Devo dire che di premi ne ho ricevuti altri, ma questo lo accetto con particolare piacere. Prisco era la persona che faceva sorridere tutti, era una bella persona ed un bell’esempio di calcio per me e per il nostro ambiente“. A impreziosire il mese di maggio del pescarese è il trionfo del Sassuolo, il quale, dopo una sonora vittoria contro l’Inter all’ultima giornata, conquista, per la prima volta nella sua storia, l’accesso all’Europa League.
Napoletano doc: il sogno di Insigne
Una delle maggiori gioie capitate alla città di Napoli e ai tifosi dell’omonima compagine calcistica porta il nome di Lorenzo Insigne. Napoletano doc, cresciuto nel quartiere partenopeo di Frattamaggiore, il giovane esterno azzurro si è armato di tantissima pazienza e di tantissima forza di volontà per diventare un’importante punto di riferimento nello scacchiere napoletano. Dopo i prestiti alla Cavese, al Foggia e al Pescara, Lorenzo il Magnifico fa ritorno all’ombra del Vesuvio nel 2013, imponendosi progressivamente come titolare. Nel 2015-2016 esplode definitivamente come calciatore e raggiunge, per la prima volta, la doppia cifra di gol in Serie A, contribuendo al raggiungimento della seconda piazza nella medesima edizione del campionato.
La tenacia, la pazienza, la forza di volontà e il sincero e profondissimo amore per la maglia del Napoli di Lorenzo Insigne non sono passati inosservati. La dedizione dell’esterno offensivo napoletano costituisce un fenomeno, purtroppo, sempre più raro nel calcio odierno, vittima di una sempre più diffusa ricerca per l’affare migliore. Questa sordida prassi non ha coinvolto il folletto partenopeo, il quale ha dimostrato di meritarsi totalmente il riconoscimento giustamente conferitogli. Delle personalità che sono state menzionate, Lorenzo Insigne è stato l’unico a non poter ritirare personalmente il Premio Prisco, dal momento che il minuto esterno azzurro si trovava in ritiro sportivo con la propria squadra.
- Continua a leggere sotto -
Emanuela Audisio: miglior penna del 2016
Come voleva la prassi, oltre ad essere premiate le personalità legate al mondo dello sport distintesi per le proprie gesta, a ricevere il prestigioso Premio Prisco troviamo un membro del settore giornalistico, unica donna a ricevere il premio in questa edizione. Si tratta della giornalista Emanuela Audisio, firma di particolare spessore del noto quotidiano la Repubblica.