Premio Prisco, VIII edizione: De Laurentiis, Allegri e Milito i vincitori

Aurelio De Laurentiis, Massimiliano Allegri e Diego Milito. Sono loro i vincitori, nelle rispettive categorie, del premio "Prisco" giunto alla sua XIII edizione.

Federica Concas
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In un gremito Teatro Marrucini, a Chieti, il 10 maggio 2010, è andata in scena la premiazione dell’VIII edizione del Premio “Giuseppe Prisco” condotta, come da tradizione, dal giornalista Stanislao Liberatore. Premiati nelle rispettive categorie il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’allenatore del Cagliari Massimiliano Allegri e il calciatore dell’Inter Diego Milito. I nomi dei vincitori sono stati decretati dalla giuria presente all’evento presieduta da Sergio Zavoli e composta da diverse personalità di spicco del mondo giornalistico, quali: Edmondo Berselli, Italo Cucci, Antonio Ghirelli, Gianni Mura e Corinto Zocchi, generale dei Carabinieri e Presidente del Comitato organizzatore e ideatore dell’evento.

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Alla cerimonia erano presenti, inoltre, anche il Prefetto di Chieti Vicenzo Greco, il Comandante Interregionale dei Carabinieri Maurizio Scoppa, il Sindaco Umberto Di Premio, il Presidente della Provincia Enrico di Giuseppantonio oltre ad altre numerose autorità civili e militari. In dono una pregevole opera del noto scultore Pietro Cascella, premio ritirato personalmente dai vincitori ad eccezion fatta per Diego Milito, tenuto in via precauzionale a riposo, in vista dei prossimi delicati impegni del club neroazzurro, primo fra tutti il match di campionato fuori casa contro il Siena. Il Premio Prisco, che deve il nome all’ex vicepresidente dell’Inter, è nato per mantenere viva la memoria di quel che è stato ribattezzato all’unisono “il più grande interista di sempre”. Ideato da Corinto Zocchi (generale dell’Arma dei Carabinieri) e Luigi Federici (comandante generale dell’arma dei carabinieri) ha lo scopo di premiare personalità contraddistinte da correttezza, lealtà e simpatia sportiva, valori da sempre presenti nella vita dello storico dirigente interista.

De Laurentis: “Sono molto orgoglioso di ricevere questo premio”

De Laurentiis, Napoli
De Laurentiis, Napoli

Chiamato per primo a salire sul palco per la premiazione nella categoria dirigenti, Aurelio De Laurentis ha così espresso tutta la soddisfazione per il premio conferito: “Sono molto orgoglioso di ricevere questo premio, perché rappresenta un riconoscimento al lavoro che ho svolto finora e sono contento di riceverlo il giorno successivo alla qualificazione in Europa avvenuta dalla porta principale. Oltre ad essere un presidente, io sono un super tifoso di Napoli, del Napoli e sono fiero della napoletanità”. De Laurentiis si è anche poi soffermato, con vena polemica, sulla finale di Coppa Italia del 5 maggio 2010, che ha visto contrapposte Inter e Roma, sottolineando il mancato fair play del capitano della Roma Francesco Totti: “Gesti maleducati come quello di Totti, commesso nella partita di Coppa Italia Roma-Inter, devono essere cancellati. Il calcio è altro; auspico che questo calcio si liberi di gente come Blatter e Platini”.

Aurelio De Laurentis: la mini consacrazione

L’ultima stagione da presidente del Napoli di Aurelio De Laurentiis può essere ribattezzata come la “mini consacrazione”; difatti il club napoletano, negli ultimi mesi, ha avuto una crescita fenomenale. Diversi i colpi di mercato che è riuscito a mettere a segno il numero uno azzurro: Quagliarella, Zuniga, Campagnaro, De Sanctis e Dossena, giunto nel mercato di riparazione. E se è pur vero che l’inizio della stagione è partito in salita con soli tre punti nelle prime tre giornate, causa una difesa ballerina, De Laurentiis ancora una volta è riuscito a prendere in mano le redini della situazione, esonerando l’allenatore Roberto Donadoni e il dirigente Pierpaolo Marino. Sostituti: Walter Mazzarri e Alberto Bigon. Scelta del tutto azzeccata, tant’è che il Napoli è già riuscito anticipatamente a conseguire la qualificazione diretta per la prossima UEFA Champions League.

Allegri: “Ringrazio il mio maestro Galeone”

Allegri (Juventus)
Allegri (Juventus)

Il secondo a salire sul palco è stato Massimiliano Allegri, ex giocatore del Pescara, ora alla guida del Cagliari, premiato per la categoria allenatori. Il tecnico livornese nel giro di due anni, dal 2008 al 2010, si è aggiudicato ben due panchine d’oro e ora anche l’ambito Premio Prisco. Due stagioni da incorniciare quelle del tecnico rossoblù, che ha voluto ripercorrerle ringraziando chi le ha permesso di fare il salto di qualità nel suo lavoro: “È stato un periodo determinante per la mia carriera e la mia maturazione calcistica quello della mia militanza nelle fila del Pescara e di avvio alla professione di tecnico, anche grazie al mio maestro Giovanni Galeone che voglio ringraziare anche qui”. Alle domande poi poste in chiave futuro, il tecnico non ha voluto sbilanciarsi dichiarando che: “Per adesso mi godo ancora un altro periodo di vacanza. Ringrazio Cellino, presidente del Cagliari, per la pazienza e la fiducia manifestata nonostante le cinque sconfitte consecutive iniziali”.

Massimiliano Allegri: un’illusione che vale la salvezza

Nonostante un avvio di campionato non brillante del suo Cagliari, Massimiliano Allegri è stato capace di ritirar su le sorti del club rossoblù. Il Cagliari esordisce nella nuova stagione uscendo subito dalla Coppa Italia, nel match contro la Triestina. Anche il campionato comincia sulla falsariga del precedente con un solo punto nelle prime giornate disputate. Tre giornate dopo arriva la prima vittoria per il club sardo, che da quel momento fino al girone di ritorno disputa un’ottimo campionato, avvicinandosi anche alla qualificazione in Europa, svanita, subito dopo la vittoria contro il Parma. In generale ad Allegri va dato il merito di aver portato negli ultimi due anni gli isolani ad alti livelli, cosa mai accaduta negli ultimi decenni, caratterizzati dalla corsa salvezza del club rossoblù impegnato sempre nelle ultime posizioni della classifica.

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Milito a riposo: Corso e Burgnich ritirano il premio

Diego Milito
Diego Milito

Diego Milito in lizza nella categoria miglior calciatore insieme ad Antonio Di Natale dell’Udinese e Alessandro Matri del Cagliari, non era presente alla consegna del premio, poiché messo a riposo da Mourinho, in via precauzionale, in vista dei prossimi delicati impegni dei neroazzurri, primo fra tutti il match di campionato fuori casa contro il Siena. Il premio è stato ritirato, su delega del presidente Massimo Moratti, dagli ex calciatori interisti Mario Corso e Tarcisio Burgnich, che hanno ringraziato senza però rilasciare dichiarazioni ufficiali.

Diego Milito: il Principe

Una serie di clamorose prestazioni quelle del numero 22 argentino, inserito in un contesto di squadra eccezionale, che dopo aver vinto la finale di Coppa Italia, contro la Roma il 5 maggio scorso, è in gioco per aggiudicarsi non solo il Campionato Lega Serie A ma anche la Champions League, coppa vinta l’ultima volta negli anni sessanta e allora chiamata “Coppa dei Campioni”. Il Principe che conta all’attivo 19 reti in Seria A, 4 in Champions League e 2 in Coppa Italia, tra cui quella importantissima che ha consegnato la coppa al club neroazzurro, è il trascinatore per eccellenza della squadra milanese, dietro solo ad Antonio Di Natale nella classifica marcatori della massima serie cadetta.

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