Costruire un blasone in pochi anni può essere frutto di due strade: crescere organicamente oppure affidarsi all’implodere degli investimenti economici. In casa PSG dall’arrivo dei qatarioti nel 2011, il progetto si è costantemente improntato su questa seconda linea di orizzonte. Un modus operandi che ha prodotto grandi risultati in territorio nazionale e altrettante delusioni in campo europeo. Di conseguenza lo step del successo continentale si è progressivamente trasformato in un’ossessione che i dirigenti parigini hanno provato più volte a colmare con i grandi colpi ad effetto.

Dalle parti del Parco dei Principi fior di calciatori e allenatori hanno varcato la porta dorata del PSG negli ultimi dieci anni. Quasi tutti però hanno peccato laddove l’obiettivo era fissato. L’ultimo di questi è Christophe Galtier, dallo scorso luglio guida tecnica de les Rouge-et-Bleu, e sommerso da un mare di critiche dopo un 2023 tutt’altro che eccellente dei campioni di Francia. L’uscita agli ottavi di Champions League e lo schizofrenico andamento in campionato, potrebbero mettere in serio pericolo il suo futuro alla corte di Nasser Al Khelaifi.
PSG, Galtier: “Mi sento meritevole di allenare questi ragazzi”
Le prossime 10 partite che archivieranno la stagione de Le Parisien, saranno importanti per capire quale futuro possa riservare la guida tecnica del PSG. Lo scotto delle delusioni del recente passato è ancora vivo, senonché in conferenza stampa l’allenatore parigino Christophe Galtier ha mostrato una certa sicurezza circa il proprio avvenire.

Queste le sue parole rilasciate in conferenza stampa: “Credo di sentirmi legittimato ad allenare una squadra come il PSG. Sto già riflettendo circa il prossimo anno e di come imposteremo la rosa. Nondimeno la quotidianità sono queste 10 partite in cui vogliamo cercare di ottenere il massimo, per vincere il titolo di Francia”. Insomma, il tecnico dei parigini non si sbottona, celando qualsiasi dichiarazione che possa alludere a un minimo di precarietà.