PSG, via alla rivoluzione francese: da Mbappé ad Al-Khelaifi, sarà estate d’addii

Nicola Liberti
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L’ennesimo ed ormai inevitabile crack Champions potrebbe lasciare profonde crepe nelle fondamenta del PSG. 17 minuti di inarrestabile fuoco blanco guidato dal comandante Benzema minano le basi del progetto qatariota, se così può esser definito. La proprietà non sarebbe affatto convinta né della gestione societaria né tantomeno della strada intrapresa dal punto di vista tecnico. Per questo motivo i vertici dal Qatar avrebbero convocato le alte cariche del club per discutere dell’immediato futuro faccia a faccia. L’estate parigina potrebbe dunque rivelarsi un suggestivo teatro per la nuova rivoluzione francese.

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Al Khelaifi e Leonardo (presidente e direttore tecnico del Psg)
Al Khelaifi e Leonardo (presidente e direttore tecnico del Psg)

PSG, vertici in bilico

Le indiscrezioni degli ultimi giorni vorrebbero Al-Khelaifi come principale indiziato a lasciare Parigi la prossima estate. La gestione di questi anni non avrebbe dato i frutti sperati ed un suo addio, sospinto dalla disfatta del Bernabeu, starebbe sempre più prendendo quota. Non sarebbero ancora emersi nomi di papabili sostituti pronti a ricoprire l’alta carica, in procinto d’esser lasciata libera dal presidente di Doha. Un’ipotesi suggestiva vorrebbe Nicolas Sarkozy, ex Presidente della Repubblica francese e notoriamente tifoso del club parigino, tra i candidati a sostituire Al-Khelaifi.

Quanto a Leonardo, altra pedina pronta a dire addio in estate, i nomi per sostituirlo sarebbero diversi. Dal più chiacchierato Fabio Paratici sino ad un’ipotesi più complessa, ovvero Arsene Wenger. Se riguardanti il primo sarebbero già emerse diverse indiscrezioni, quanto all’ex manager dell’Arsenal la trattativa diverrebbe più complessa. Tuttavia il francese, nonostante il contratto con la FIFA, sarebbe voglioso di tornare ad operare nel calcio e, dunque, sarebbe disponibile a ricoprire anche il ruolo di dt al PSG.

Mauricio Pochettino (Psg)
Mauricio Pochettino (Psg)

PSG, un ‘Poch’ di malumore

Nonostante il contratto leghi Mauricio Pochetino al PSG sino al 2023, appare facilmente preventivabile un suo addio già dalla prossima estate. I rapporti con il ds Leonardo non sarebbero mai stati idilliaci, l’ultima uscita europea, se possibile, li avrebbe incrinati ulteriormente. La volontà di prendere una ventata d’aria pulita, lontana da quella apparentemente contaminata che si respira tra gli ambienti parigini, è spesso leggibile sul volto dell’argentino. Molto probabile dunque che l’ex Tottenham non sia più il tecnico incaricato per la prossima stagione.

Un nome su tutti spiccherebbe tra quelli dei possibili sostituti: Zinedine ‘Zizou’ Zidane. Da diverso tempo l’allenatore viene affiancato alla piazza Paris, da capire nelle prossime settimane se il suo approdo possa effettivamente concretizzarsi durante la nuova tornata. Ciò che appare chiaro è come lo spogliatoio di una squadra allo sbando in Europa necessiti di una guida ferma come quella dell’ex Real Madrid. Il mercoledì di Champions ha nuovamente confermato, pur senza apparente necessità, come le squadre necessitino di un DNA forgiato negli anni. La creazione di instant-team, o dream team che dir si voglia, non hanno mai sortito l’effetto sperato. Chissà che il sangue blanco di Zidane possa portare frammenti di quel DNA inesistente entro lo spogliatoio più tormentato d’Europa.

Mbappè e Leo Messi (Psg)
Mbappè e Leo Messi (Psg)

PSG, Mbappé apripista della via dell’addio

La rosa non sarebbe esente da addii. Non solo la dirigenza ed il tecnico, bensì anche diversi calciatori sarebbero pronti a salutare in estate. Il primo della lista dovrebbe essere inevitabilmente Kylian Mbappé. Il 7 sarebbe da tempo promesso sposo merengue, le indiscrezioni degli ultimi vorrebbero infatti già definito il suo approdo al Real Madrid. Acquisito a cifre stellari ancora adolescente, divenuto uomo in maglia PSG, il francese saluterebbe a zero la piazza dei sogni divenuta quella degli incubi europei. L’emblema di una gestione infruttuosa sarebbero le cifre d’acquisto (180 milioni di euro) e di cessione (0 euro), quanto all’idea erronea di dar vita ad un progetto di questo tipo, questa è perfettamente incarnata dal ragazzo.

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E se Adieu Kylian sarà la triste frase d’una notte d’estate in quel di Parigi, Adieu Leó potrebbe non discostarsi troppo da essa. L’asso di Rosario, giunto a 34 anni, sembra aver raccolto più brutte figure che milioni dall’approdo al PSG. Un giocatore del suo calibro, oltre che un’icona dello sport, costretto a tingersi dell’onta di un progetto scriteriato dopo una meravigliosa storia in Catalogna. Leo Messi potrebbe salutare in estate anche se, al momento, la destinazione non sarebbe chiara.

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