Qatar 2022, Argentina e Messi tre passi Mondiali: inferno, purgatorio e dentro o fuori

L'Argentina della guida tecnica Lionel Messi chiamata a tre passi Mondiali a Qatar 2022: inferno, purgatorio e dentro o fuori

Nicola Liberti
5 Minuti di lettura

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Mercoledì 30 novembre 2022, data cerchiata in rosso sul calendario della carriera di Lionel Messi. Nella cornice dello Stadio 974 di Doha, Qatar 2022 offre una suggestiva vetrina sull’ennesimo appuntamento con la storia da non mancare per il nativo di Rosario. PoloniaArgentina diviene big match impronosticabile ed impronosticato per gli uomini di Lionel Scaloni, costretti alla vittoria per risollevarsi, costretti a dar prima prova di una prestazione di livello per allontanare nubi tecniche e sciagure Mondiali che una volta ancora bussano prepotentemente alle porte della Seleccion. Per la formazione albiceleste il girone C diviene occasione di tre passi Mondiali: inferno, purgatorio e dentro o fuori.

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Argentina-Arabia Saudita 1-2: l’inferno

Messi-Argentina
Messi-Argentina

Giunti al tanto atteso esordio a Qatar 2022, Messi e compagni non tengono in alcun modo fede alle aspettative frutto della striscia d’imbattibilità perdurata nei 36 incontri antecedenti alla rassegna iridata. Il record appartenente alla grande assente, l’Italia guidata da Roberto Mancini, resta infatti ineguagliato ed imbattuto grazie alla caduta dal tonfo di proporzioni Mondiali dell’Albiceleste, prostratasi dinanzi all’inattesa sorpresa saudita. La partenza dell’incontro in realtà pare non destare preoccupazioni in mente e cuori della lontana Argentina: Messi sblocca l’incontro, salvo poi esser pescato in offside dalla tecnologia e successivamente rifar propria su rigore la rete annullatagli. Dopo una prima frazione tutto fuorché densa di faville tecniche da ambo i fronti, la formazione di Scaloni si vede costretta a cedere i tre punti ad un’Arabia Saudita sorprendente per prestazione e risultato. L’1-2 maturato scaglia la Seleccion e la sua guida tecnica e morale, Lionel Messi, dritti all’inferno imponendo così loro una scalata dalla difficoltà inattesa per strappare il pass ottavi.

Argentina-Messico 2-0: il purgatorio

Argentina-Messico
Argentina-Messico

Il purgatorio del catenaccio messicano per espiare la sconfitta antitetica con la storia di questo sport e con la filosofia del futbol argentino. Il fare quasi rinunciatario, frutto di una predominanza di mezzi tecnici che stentano a sfociare sul terreno di gioco, presentato dall’Argentina nella prima uscita riappare anche in occasione della sfida al Messico. Una gara a lungo inchiodata sullo 0-0 al sapore di presta eliminazione viene però sbloccata dal solito Leo Messi: rasoiata mancina ad infilare Ochoa e vantaggio colto, assieme ad una boccata d’ossigeno che pareva non arrivare mai. Una manciata di minuti più tardi Enzo Fernandez sigilla l’incontro sul definitivo 2-0, solvendo così il passaggio in purgatorio dei suoi e concedendo alla propria gente l’appuntamento con la storia tanto insperato alla vigilia della rassegna iridata, quanto ardentemente sognato dal triplice fischio della sconfitta inaugurale.

Polonia-Argentina: il dentro o fuori

Argentina, Lionel Messi @ImageSport
Argentina, Lionel Messi @ImageSport

La speranza di volgere una volta ancora occhi e mani al cielo per Messi vige forte nell’animo: da capire se questa sgorgherà poi dal solito mancino e troverà effettivi riscontri sul campo del 974 di Doha. La gara con la Polonia di Robert Lewandowski è, di fatto, un dentro o fuori Mondiale: un’eventuale sconfitta spianerebbe infatti la strada verso gli ottavi a Messico ed Arabia Saudita, nel caso di una contestuale vittoria. Il pari poi, non allontanerebbe le ansie, concedendo infatti alla selezione di Herve Renard la vittoria come garanzia del pass per la fase ad eliminazione diretta. La vittoria è dunque l’unica strada percorribile, non in termini di risultati e combinazioni, bensì morali e tecnici. Per Messi è certamente l’ultima possibilità in carriera di rispondere alla telefonata della Coppa del Mondo, una di quelle irripetibili, uno di quegli appuntamenti con la storia nei quali il termine fallire non è ammesso. Argentina e Scaloni sono così in “missione per conto di Leo“, chiamati a superare il girone, convincere e concedere a colui che tanto ha dato nella propria breve storia un’ultima occasione per rispondere alla chiamata più importante. Qualificazione, prestazione e destino di Messi, tre cardini come i tre passi Mondiali: inferno, purgatorio e Polonia-Argentina.

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