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Come dimostrato dalle squadre che parteciperanno a questa edizione dei Mondiali, il mondo intero si sta aprendo al calcio. In ogni continente, in ogni stato, in ogni città si trovano bambini, ragazzi, adulti che si dilettano rincorrendo un pallone per buttarlo in rete. In quella stessa rete che si poteva trovare dappertutto: dai banchi della classe, alle ciabatte infilate nella sabbia, ed è così che hanno imparato a controllare, gestire e calciare la sfera alcuni tra i campioni più importanti della storia mondiale. I giovani più talentuosi al mondo sono, indubbiamente, le leve del Brasile, tra le favorite in Qatar. Quel tocco magico e raffinato, che riesce ad incollarci allo schermo per carpire ogni singolo movimento del piede, solo loro lo hanno. E uno dei brasiliani che avrebbe potuto contribuire alla sua nazionale è sicuramente l’attaccante del Tottenham: Richarlison.
Agilità, velocità, dribbling sono le parole chiave di ogni fantasista che si rispetti. Tra le strade sterrate del Brasile ne sono passati parecchi e lo stesso vale per Richarlison, il cui mondiale è a rischio per l’infortunio rimediato nella partita vinta per 2-0 contro l’Everton. Si tratta infatti di una pedina molto importante nello scacchiere dei pentacampeões che faranno affidamento probabilmente a Gabriel Jesus come unica punta supportata dalle ali Neymar e Raphinha mentre Paquetà accompagnerà l’azione offensiva come trequartista. Un attacco formidabile destinato, secondo le quote, ad aggiudicarsi la vetta del Girone G nonostante la presenza di nazionali agguerrite come la Serbia di Milinkovic-Savic e di Vlahovic, la Svizzera di Xhaka e Shaqiri e, da non sottovalutare, il Camerun di Chupo-Moting e di Anguissa. Sarà quindi diligenza di Leonardo Bacchi non sottovalutare le avversarie per non inciampare sullo scalino dei gironi.
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Qatar 2022, Richarlison: il simbolo del nuovo Brasile
Richarlison è sempre stato un validissimo riferimento offensivo, in grado sia di svariare dalle incursioni laterali che di proporsi in taglienti verticalizzazioni centrali che gli permettevano di andare velocemente in profondità, nel cuore della difesa avversaria. Con le sue abilità è riuscito a stabilirsi definitivamente in Premier League e a trovare posto anche nel Brasile di Tite, che potrebbe dare l’addio post Mondiale in Qatar. Per questo motivo il numero 21 della nazionale sta facendo il possibile per recuperare dall’infortunio, mettersi a disposizione del tecnico il prima possibile e coronare il sogno che custodisce in cuor suo sin da quando aveva iniziato a fare i primi palleggi: giocare un torneo con la maglia verdeoro.
Richarlison de Andrade è nato il 10 maggio 1997 a Nova Venecia, non lontana da Bicas, città Natale del terzino della Juventus Danilo. I suoi genitori facevano lavori molto umili; il padre era infatti uno scalpellino mentre la madre era una gelataia che, per arrivare a fine mese, arrotondava facendo la donna delle pulizie. Aveva 5 fratelli minori e sin da piccolo fu costretto a badare a loro e a contribuire alla causa famigliare andando in giro per le strade a vendere i gelati. Prima di diventare professionista, e di giocare con il Brasile con il quale, secondo Messi, è favorito per il Mondiale, subì diverse tentazioni da parte dei coetanei. Costoro lo invogliavano a intraprendere la via della droga, ma la buona educazione morale insegnatagli dai genitori ha avuto sin da subito i propri fruttuosi riscontri.
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Sin da quando era un infante Richarlison amava il calcio e suo padre all’età di 7 anni gli fece un enorme regalo consistente in 10 palloni, affinché si allenasse e diventasse sempre più forte. Divenne un grande appassionato e seguace della Premier League e della Brasile cui diventerà parte nel mondiale in Qatar con Tite. Il tempo passò, e lui stava diventando forte davvero. Un giorno, alla giovane età di 14 anni, gli accadde un tristissimo episodio. Come ha raccontato il diretto interessato in un’intervista ad AS: “Il calcio mi ha salvato la vita. Tornavo dalla scuola calcio con i miei amici e un ragazzo, che pensava di vendere droga nella zona in cui vivevo io, mi ha puntato una pistola alla testa. Mi ha minacciato, ma gli ho spiegato che stavo rientrando in casa dalla scuola calcio, che non vendevo e non usavo droghe, e mi ha lasciato andare.”

Qatar 2022, dalle favelas alla Seleção
Superato questo triste episodio, Richarlison si allacciò subito le scarpe rovinate che possedeva e cominciò a farsi notare nelle giovanili del Real Noroeste, dove attrasse le attenzioni di quello che sarebbe diventato l’uomo che avviò definitivamente la sua carriera: si trattava di Renato Velasco. Sarebbe poi diventato il suo procuratore, che lo prese sotto la propria ala protettiva e gli regalò il suo primo paio di veri scarpini. Inoltre lo fece trasferire nell’America Mineiro, nella seconda divisione brasiliana, e poi alla Fluminense, nel Campeonato Brasileiro Série A. Con entrambe le nuove maglie segnò ben 9 goal, ma siamo ancora lontani da quel campione che conquisterà il posto nel mondiale in Qatar con il suo grande amico Neymar che potrebbe lasciare il Brasile alla fine del torneo. Ci sarebbe voluto qualche anno in Premier League prima che la squadra londinese con la quale esploderà definitivamente lo acquisisse. Infatti avrebbe accettato la proposta della squadra di North London subito dopo averla sentita, scartando altre importanti pretendenti.
Passò solo una stagione prima che le sirene europee si avventassero sul talentino di Nova Venecia e così l’Ajax e il Watford si avventarono subito su di lui. La seconda ebbe la meglio proprio perché militava in Inghilterra e, autore di 5 goal in 38 partite con gli Hornets, giocò così bene che la stagione successiva si sarebbe dovuto trasferire a Londra, più precisamente all’Everton per la cifra di 50 milioni di euro, diventando l’acquisto più costoso della storia del club dove avrebbe continuato a giocare per ben 4 anni siglando ben 43 goal in 143 partite ufficiali. In questo periodo arrivano anche le prime convocazioni con il Brasile dove gioca con Rodrygo, anche lui estimatore di Neymar. Così arrivò la proposta del Tottenham. L’offerta arrivò nell’estate 2022 e il brasiliano, amando il calcio inglese e volendo fare il salto di qualità, ha accettato subito e senza alcuna esitazione.
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È così che Richarlison ha conquistato la tanto ambita numero 9, appartenuta giocatori del calibro di Bale, Berbatov o come Anderton. Assieme al suo compagno di squadra Harry Kane sta formando una delle coppie offensive più forti della storia degli Spurs, riuscendo così a mantenere i londinesi al 4° posto dietro ad Arsenal, City ed al Newcastle. In un’edizione dove il Brasile, secondo Taffarel è la grande favorita del torneo, è arrivato il momento atteso da tutta la vita per il verde-oro di poter finalmente giocare un Mondiale con la sua Nazionale e, perché no, anche ritornare a casa con la coppa più ambita del mondo calcistico.