Qatar 2022, focus ottavi: da Brasile e Francia alle mine vaganti del Mondiale

Focus sugli ottavi di finale di Qatar 2022: dal Brasile e la Francia dei grandi assenti Neymar e Benzema sino alle mine vaganti della rassegna Mondiale

Nicola Liberti
19 Min di lettura

Archiviata l’iniziale parentesi dei gironi della rassegna Mondiale è già tempo di passare agli ottavi di finale della competizione iridata. La prima fase di Qatar 2022 ha regalato il solito mix dato da sorprese e capovolgimenti di fronte inattesi, tipici della magia che solo il Mondiale di calcio è in grado di conferire al pubblico. Dal tanto atteso quanto non pervenuto Qatar, piegato all’esordio dall’Ecuador del sorprendente Enner Valencia, alle grandi escluse Germania e Belgio, out entrambe ad un soffio dal pass per la fase ad eliminazione diretta, sino alle potenziali sorprese smorzatesi sul nascere come l’Arabia Saudita, inatteso ostacolo per l’Argentina di Leo Messi, il Ghana di Mohamed Kudus inchinatosi sul gong del girone all’Uruguay ed un Canada più frizzante che in grado di racimolare punti. Atto I archiviato, Qatar 2022 suona la campana: il secondo round ha inizio.

Olanda-USA

Olanda durante l'inno
Olanda durante l’inno

Con 5 marcature all’attivo ed una sola rete subita da Enner Valencia, l’Olanda di Louis van Gaal si candida a potenziale sorpresa della seconda fase del girone. Con la storia dalla propria parte la formazione oranje può certamente dirsi favorita rispetto agli avversari di turno, salvo dover fare poi i conti con le cocenti delusioni delle ultime competizioni. L’undici di partenza è mutevole di gara in gara, rendendo così complessa la loro lettura da parte dei rivali, lasciando però fari accesi e perni ben saldi in ogni zona di campo. In difesa le certezze portano il nome di Noppert, tra i pali, e Virgil van Dijk nel terzetto a protezione del guardiano dell’Heerenveen. In posizione più avanti Frenkie de Jong si pone come faro ad illuminare ogni manovra, spesso finalizzata dalla grande sorpresa sin qui del Mondiale: Cody Gakpo. Con tre reti all’attivo nella sola fase a gironi, l’agile giocatore offensivo del PSV è restio nel concedere riferimenti agli avversari, riuscendo difatti spesso a beffarli in zona gol.

Quanto agli statunitensi, l’American Dream può dirsi ancora vivo grazie ad una difesa solida ed un attacco in grado di punire quando serve. Poche faville tecniche ma tanta organizzazione di gioco, la formazione di Gregg Berhalter difficilmente progredirà sino alle ultime battute della fase Mondiale ma può ugualmente dirsi più che soddisfatta del percorso fatto sin qui. Dest e Robinson danno ampiezza all’undici, ben coperto e solido nelle retrovie, lasciando così più libertà ai giocatori offensivi di agire senza preoccuparsi eccessivamente della situazione alle proprie spalle. Pulisic e Weah risultano essere gli unici marcatori delle due reti a stelle e strisce di Qatar 2022, a loro dunque onori ed oneri di cercare di fermare qua il cammino della apparentemente più attrezzata formazione oranje.

Formazione tipo:

Olanda (3-4-1-2): Noppert; Timber, van Dijk, Aké; Dumfries, Koopmeiners, de Jong, Blind; Klaasen; Gakpo, Depay CT: van Gaal

USA (4-3-3): Turner; Dest, Zimmerman, Ream, Robinson; McKennie, Adams, Musah; Weah, Sargent, Pulisic CT: Berhalter

Argentina-Australia

Qatar 2022, Argentina @ImageSport
Qatar 2022, Argentina @ImageSport

Il sogno è ancora vivo, parte della missione al limite del divino per Lionel Messi è compiuta. Dopo l’inatteso KO allo start del Mondiale per l’Argentina la strada verso gli ottavi appariva praticamente sbarrata, salvo poi riaprirsi con lo scoccare della rasoiata mancina del diez albiceleste. La Scaloneta si infrange sull’Arabia Saudita, la volontà di tenere vivo il sogno no: Lionel Scaloni si guarda dentro, comprende errori, come e dove migliorare e cambia così pelle alla Seleccion. Dentro dunque il vento nuovo, e decisivo, di Enzo Fernandez e Julian Alvarez: uomini chiave per superare Messico e Polonia, uomini potenzialmente cruciali per proseguire il cammino. Cambia infatti pelle ma non il mantra: il Last Dance di Messi al Mondiale va onorato sino all’ultimo istante disponibile, e di istanti, quantomeno sulla carta, paiono essercene ancora parecchi. L’Australia è avversaria abbordabile se si pesano i tassi tecnici delle due rose, così come anche le avversarie di un eventuale e probabile quarto di finale. Il cammino in salita dopo l’incubo saudita pare appianarsi, guai però ad abbassare nuovamente guardia ed idee di gioco.

Giunti agli ottavi di finale tra merito e sorpresa, l’Australia non vuole spegnere un sogno che s’incupisce di nubi Albiceleste. Alla violenta sconfitta con la formazione Campione del Mondo in carica al primo assaggio di Qatar 2022 succedono due trionfi contro rose apparse ben più pronte alla vigilia del Mondiale. Così non è: Duke e Leckie piegano rispettivamente Tunisia e Danimarca e permettono una storica qualificazione a pari punti con i Bleus. Dinanzi alla selezione di Graham Arnold si ripresenta ora un avversario dalla caratura ben maggiore ed il sogno è in bilico.

Formazione tipo:

Argentina (4-2-3-1): Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Acuna; De Paul, Fernandez; Di Maria, Messi, MacAllister; Alvarez CT: Scaloni

Australia (4-4-2): Ryan; Degenek, Souttar, Rowles, Behich; Leckie, Mooy, Irvine, Goodwin; McGree, Duke CT: Arnold

Francia-Polonia

Giroud, Mbappè e Griezmann durante l'inno francese
Giroud, Mbappè e Griezmann durante l’inno francese

Les Coqs iridati si presentano a Qatar 2022 con la consapevolezza di chi, nonostante le pesanti e numerose assenze, può dire la propria sino alle ultime battute della rassegna mondiale. Fatta facile preda di Australia e Danimarca Les Bleus strappano il pass per gli ottavi in tempo per far rifiatare i titolarissimi nella gara con la Tunisia. Mbappé guida la riscossa ad una doppietta che sfida la maledizione dei vincitori, accompagnato dai rossoneri Theo Hernandez ed Olivier Giroud e dall’elevata classe spregiudicata dei connazionali. La Polonia, per quanto visto sin qui, dovrebbe essere avversario di impensierire ben poco la formazione di Didier Deschamps, ponendo così l’obiettivo quarti di finale più vicino. Il lato del tabellone non è certamente dei più felici, con anche Inghilterra e Spagna sul cammino verso la finale ma i Campioni del Mondo in carica hanno nella propria faretra diverse frecce dalle quali attingere prima di dire addio al Mondiale.

Rinunciataria, priva di idee di gioco e graziata dalla mina vagante Arabia Saudita. Così potrebbe essere riassunta la Polonia vista nel girone. Pari contro un Messico solamente ombra di quello dei giorni migliori oramai alle spalle, vittoria con i sauditi e KO netto con l’Argentina. 4 punti bastano a superare un gruppo anomalo, non a convincere per via delle proprie prestazioni. Szczesny e Lewandowski appaiono come due colonne alle quali aggrapparsi, da capire se queste reggeranno però all’armata Bleus in occasione degli ottavi. Il pronostico e quanto messo sin qui sul campo non sono certo dalla parte del CT Michniewicz, chiamato a controvertere totalmente la tendenza delle Aquile Bianche di Polonia.

Formazione tipo:

Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Konaté, Upamecano, Theo; Rabiot, Tchouameni; Dembelé, Griezmann, Mbappé; Giroud CT: Deschamps

Polonia (4-4-2): Szczesny; Cash, Glik, Kiwior, Bereszynski; Zielinski, Bielik, Krychowiak, Frankowski; Milik, Lewandowski CT: Michniewicz

Inghilterra-Senegal

Esultanza Inghilterra
Esultanza Inghilterra

Dominio ci si attendeva e dominio è stato. Il gruppo B con Stati Uniti, Galles ed Iran ha rispettato le attese con l’Inghilterra che ha di fatto cannibalizzato il girone piazzandosi in prima posizione sbrigando la pratica senza particolari problematiche. Non solo i risultati però, ciò che a volte conta di più è anche quanto viene offerto sul campo in termini di prestazioni e queste non sempre hanno convinto. Gareth Southgate non pare essersi schiarito in maniera esaustiva i dubbi di formazione, ricevendo non poche critiche per questo, in patria e non solo. Gli ottavi riservano ai Tre Leoni un Senegal ben in grado di rivelarsi ostico e porre in serio rischio la qualificazione al turno successivo. Tutto in una notte, tutto in 90 minuti più corposo recupero: se l’inno del Football’s Coming Home potrà continuare a risuonare dipenderà da una quadra tecnica da trovare al più presto e da delle prestazioni che devono iniziare ad essere poste sul campo con costanza.

Strappato in extremis il pass per gli ottavi, la formazione africana può ora giocarsi le proprie carte con la consapevolezza di chi sa di aver ben poco da perdere. L’assenza di Sadio Mané in una fase così avanzata della competizione inizierà inevitabilmente a pesare, come ha peraltro già fatto. Gli inglesi sono più pronti sotto diversi punti di vista, ma attenzione ad eventuali sorprese che il Senegal ha dimostrato più volte di essere in grado di riservare.

Formazione tipo:

Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Trippier, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Phillips; Saka, Mount, Sterling; Kane CT: Southgate

Senegal (4-3-3): Mendy; Sabaly, Koulibaly, Diallo, Jakobs; Gueye, Ciss, Gueye; Ndiaye, Dia, Sarr CT: Cissé

Giappone-Croazia

Esultanza Croazia @Image Sport
Esultanza Croazia @Image Sport

La vera sorpresa del gruppo E di Qatar 2022 porta nome e connotati del Giappone. Dopo aver stupito Germania e mondo intero all’esordio, i nipponici si sono regalati uno storico passaggio del turno con tanto di vittoria ai danni della ben più quotata Spagna. La formazione di Moriyasu si prende così ottavi e vetta di un girone che alla vigilia pareva condannarli ad eliminazione certa, nel segno di un Ritsu Doan divenuto dodicesimo uomo dei sogni d’Oriente. La possibilità di cogliere i quarti è meno remota di quanto si pensi giunti a questo punto. La fama di “ammazza grandi” ormai riecheggia nella suggestiva cornice degli stati dell’esotico Qatar, e se a questo si aggiunge un avversario più vincente che convincente si compone un quadro che non esclude a priori il passaggio del turno.

Quanto alla Croazia, i tempi migliori appaiono come oramai alle spalle, così per la selezione e così per alcuni dei loro interpreti principali. Un doppio 0-0 ed una vittoria a valanga con il meno quotato Canada non rispettano i canoni degli Scaccati degli ultimi anni, apparsi di rado in grado di imporre il proprio gioco ed impressionare come fatto a lungo nell’ultimo decennio di calcio. Modric si pone una volta ancora come faro di centrocampo e nazione, da capire se da solo, o quasi, sarà in grado di sorreggere le sorti di una rosa che, a meno presti quanto corposi ricambi generazionali, pare giunta al capolinea della stirpe di campioni che ha portato la Croazia tutta a sognare in Russia.

Formazione tipo:

Giappone (3-4-3): Gonda; Itakura, Yoshida, Taniguchi; Ito, Tanaka, Morita, Nagatomo; Kubo, Maeda, Kamada CT: Moriyasu

Croazia (4-3-3): Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa; modric, Brozovic, Kovacic; Kramaric, Livaja, Perisic CT: Dalic

Leggi anche: Qatar 2022, il viaggio ha inizio: il grido dei popoli nella festa silente

Brasile-Corea del Sud

Brasile
Brasile

Quella che con ogni probabilità sin qui è stata la nazionale ad aver impressionato di più coglie la prima posizione nel gruppo G. All’esordio con una Serbia fisica e tecnica il Brasile vince, convince e regala spettacolo degno della Selecao degli anni migliori. L’infortunio di Neymar pare poter gettare ombre sul futuro nella competizione della selezione verdeoro, ma i compagni non deludono le attese e domano in termini di gioco ogni avversario con celeri sferzate, fraseggi eleganti ed una velocità di gioco e pensiero degna del proseguo conquistato. Il possibile rientro di O’ Ney è più evocato che vociferato per una eventuale finale, Tite in ogni caso non dispera e si affida a chi, sin qui, con o senza il proprio uomo simbolo ha conseguito risultati di massimo livello.

Una vittoria all’ultimo respiro, con conseguente scontro fatale tra Ghana ed Uruguay consegna nelle mani della Corea del Sud un passaggio del turno epocale. Son sin qui non ispira manovre e gioco dei suoi, quantomeno può godersi un risultato storico per la sua nazione, prima di affrontare un Brasile ampiamente favorito per il passaggio del turno. Sulla carta quasi ogni avversaria rimasta appare più preparata, pensiero che però con scarse probabilità tangerà gli uomini di Costa, chiamati ad un’impresa ancor più importante per escludere la Selecao da Qatar 2022.

Formazione tipo:

Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Thiago Silva, Marquinhos, Alex Sandro; Casemiro, Fred; Raphinha, Paquetà, Vinicius; Richarlison CT: Tite

Corea del Sud (4-3-3): Kim; Kim, Kim, Kim, Kim; Hwang, Young Jung, Lee; Lee, Cho, Son CT: Costa

Marocco-Spagna:

Spagna durante l'inno
Spagna durante l’inno

Altro gruppo, altra corsa, altra sorpresa. Il Marocco bissa quanto fatto dal Giappone nel gruppo E. Con due europee ben più quotate come Croazia e Belgio, la selezione di Regragui non si da affatto per vinta e stupisce il girone. Il pari strappato agli Scaccati è il solo antipasto di quanto poi servito prima ai Diavoli Rossi e successivamente ai Canucks. Rosa che porta Hakim Ziyech come stella, il Marocco si porta a casa meritatamente pass per gli ottavi e primo posto nel girone. Agli ottavi l’avversaria sarà di quelle di assoluto livello, quale la Spagna. Difficile ipotizzare il passaggio del turno, anche se l’alone da sorpresa aleggia sui Leoni dell’Atlante, pronti a giocarsi le proprie carte senza aver nulla da perdere giunti a questo punto.

A pagare vittoria e imposizione totale del Giappone è più di tutte la Germania, ma anche la Spagna avrebbe qualcosa da ridire. Il secondo posto nel girone vale alle Furie Rosse un ottavo di finale agile sulla carta, fatto non estendibile però al lato di tabellone nel quale capitano. Francia, Inghilterra e Portogallo saranno con ogni probabilità le nazionali da superare per giungere sino all’atto finale. Con il duo GaviPedri ad orchestrare ed un Alvaro Morata on fire a decidere le gare nulla è precluso, ma bando a viaggi futuri, testa all’intrigante testa a testa con il Marocco per scongiurare sorprese inattese.

Formazione tipo:

Marocco (4-3-3): Bono; Hakimi, Aguerd, Saiss, Mazraoui; Ounahi, Amrabat, Sabiri; Ziyech, En-Nesyri, Boufal CT: Regragui

Spagna (4-3-3): Simon; Carvajal, Rodri, Laporte, Alba; Gavi, Busquets, Pedri; Torres, Asensio, Olmo CT: Enrique

Portogallo-Svizzera:

Portogallo-Nigeria
Portogallo-Nigeria

Il Portogallo strappa l’atteso pass per gli ottavi conquistando il primo posto nel girone H, scrollandosi contestualmente di dosso la nomea di “Ronaldo dipendenti”. Rafael Leao decide la prima gara, Bruno Fernandes illumina la scena in occasione della seconda, prima di lasciar questa alla Corea del Sud nell’ultima uscita valida, per quanto emerso, più per recuperare le energie. Una selezione forse un gradino sotto le altre pretendenti al titolo, ma non per questo meno motivata a giocarsi ogni carta a propria disposizione. Cristiano Ronaldo spronerà certamente i suoi al fine di rendere epocale il proprio ultimo ballo ai Mondiali, da capire poi quanto questo possa bastare al fine di avanzare sino alle ultime fasi di Qatar 2022. La prima avversaria sull’ultimo cammino iridato di carriera per CR7 sarà la Svizzera, alla quale con ogni probabilità seguiranno due tra Spagna, Inghilterra e Francia. Strada in salita ed a tinte europee dunque per chi sogna di alzare al cielo la coppa più prestigiosa dopo l’exploit di Euro 2016.

La Svizzera guidata da Yakin è l’ultima delle 16 squadre a conseguire l’ambito ticket per la fase cruciale del torneo, grazie alla vittoria ottenuta sulla Serbia all’ultima giornata. Catapultati nel lato di tabellone “europeo”, con 6 nazionali su 8 provenienti dal vecchio continente, i rossocrociati giungono senza pretese di dar battaglia sino all’ultima gara alle pretendenti al titolo. Le chance per stupire e far entrare il proprio cammino a Qatar 2022 ci sono, anche in questo caso il campo sarà poi giudice ultimo delle sorti di una selezione che appare inferiore a diverse altre, in primis della prima avversaria: il Portogallo.

Formazione tipo:

Portogallo (4-3-3): Costa; Cancelo, Dias, Pereira, Guerreiro; Silva, Neves, Otavio; Fernandez, Ronaldo, Felix CT: Santos

Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Widmer, Akanji, Schar, Rodriguez; Freuler, Xhaka; Shaqiri, Sow, Vargas; Embolo CT: Yakin

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